Parte del piano di valorizzazione della "Via dei Principi"
Tempo di restauri per il Re e la Regina di Tarquinia
![](http://www.arte.it/foto/600x450/be/22678-Tumulo_della_Regina_Doganaccia_-_Soprintendenza_per_i_Beni_Archeologici_dell_Etruria_Meridionale.jpg)
Uno dei tumuli della necropoli della Banditaccia a Tarquinia
E. Bramati
18/05/2014
Viterbo - A Tarquinia è tutto pronto per l'avvio delle opere di valorizzazione dei Tumuli del Re e della Regina, parte del complesso della Doganaccia.
La necropoli etrusca, entrata nel 2004 a far parte del Patrimonio Unesco, sarà restaurata dal Comune in collaborazione con l'Università di Torino a partire dalla fine di maggio 2014, e vedrà successivamente la realizzazione un parco archeologico, dedicato in particolare ai reperti rinvenuti in queste tombe.
Il Tumulo del Re, scavato nel 1928, sarà il primo ad essere interessato dai lavori. In un secondo momento gli archeologi si occuperanno di quello della Regina, riemerso solo nel 2008, e della tomba cosiddetta "dell'Aryballos Sospeso". Proprio in questa nel 2013 fu scoperta una stanza sepolcrale intatta, ancora contenente le ossa di una nobile ricamatrice, le ceneri di un uomo e un ricco corredo funerario.
Il progetto si inserisce nel più ampio piano di riqualificazione e valorizzazione della "Via dei Principi", che conduce i visitatori alla scoperta di questi tumuli e delle più note tombe dipinte delle necropoli tarquiniesi.
La necropoli etrusca, entrata nel 2004 a far parte del Patrimonio Unesco, sarà restaurata dal Comune in collaborazione con l'Università di Torino a partire dalla fine di maggio 2014, e vedrà successivamente la realizzazione un parco archeologico, dedicato in particolare ai reperti rinvenuti in queste tombe.
Il Tumulo del Re, scavato nel 1928, sarà il primo ad essere interessato dai lavori. In un secondo momento gli archeologi si occuperanno di quello della Regina, riemerso solo nel 2008, e della tomba cosiddetta "dell'Aryballos Sospeso". Proprio in questa nel 2013 fu scoperta una stanza sepolcrale intatta, ancora contenente le ossa di una nobile ricamatrice, le ceneri di un uomo e un ricco corredo funerario.
Il progetto si inserisce nel più ampio piano di riqualificazione e valorizzazione della "Via dei Principi", che conduce i visitatori alla scoperta di questi tumuli e delle più note tombe dipinte delle necropoli tarquiniesi.
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