Scala d'Oro
Naturale prosecuzione della Scala dei Giganti, la Scala d'Oro deve il suo nome ai ricchi stucchi ornamentali con foglie d'oro zecchino, realizzati da Alessandro Vittoria, che circondano affreschi e rappresentazioni simboliche. La costruzione viene avviata nel 1556 per volere del doge Lorenzo Priuli e su progetto di Jacopo Sansovino e proseguì fino quasi alla fine del secolo. Il grande arco che serve da varco alla scala è opera dello Scarpagnino. E' la scala d'onore del Palazzo e da essa si accede ai due piani superiori. Delle cinque rampe di cui è composta, la prima è dedicata a Venere, quella che conduce all'appartamento del doge invece a Nettuno, simbolo del dominio della città sul mare.
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