Al via l’8 marzo la mostra in collaborazione con le Gallerie Barberini Corsini
La Cappella Herrera di Annibale Carracci rivive al Prado

Annibale Carracci, affreschi della Cappella Herrera. Courtesy MNAC, Barcellona
Francesca Grego
10/02/2022
Mondo - Duecento anni dopo essere stati strappati dalle pareti della chiesa romana di San Giacomo degli Spagnoli e disperdersi, gli affreschi della Cappella Herrera tornano insieme in una mostra attesa da tempo. Per riunire il prezioso ciclo di Annibale Carracci sono stati necessari gli sforzi congiunti del Museo Nacional Central d’Art de Catalunya (MNAC), delle Gallerie Nazionali di Arte Antica Barberini Corsini di Roma e del Museo Nacional del Prado di Madrid che, a partire dal prossimo 8 marzo, ospiterà la prima del progetto.
Fresche di restauro, le 20 pitture murali rappresentano un documento fondamentale per conoscere un grande maestro nella sua fase matura e ricostruire un lavoro imponente - l’ultima opera pubblica di Carracci - a cui la storia ha negato la meritata valorizzazione.

Annibale Carracci, affreschi della Cappella Herrera (dettaglio). MNAC, Barcellona
In seguito alla guarigione del figlio malato, all’inizio del Seicento il banchiere Juan Enríquez de Herrera commissiona a Carracci una serie di affreschi dedicati al santo francescano Diego di Alcalà. A questo scopo, acquista una cappella nella chiesa di San Giacomo degli Spagnoli (oggi Nostra Signora del Sacro Cuore), in piazza Navona. Annibale realizza i disegni preparatori e inizia a dipingere, ma un imprevisto mette a repentaglio il suo progetto: ormai anziano, l’artista è vittima di un colpo apoplettico che gli lascia un braccio paralizzato. Saranno i suoi allievi più fidati a completare l’opera, con Francesco Albani a capo della squadra e Domenichino, Sisto Badalocchi e Giovanni Lanfranco a dargli man forte. Carracci non si riprenderà e morirà di lì a poco, il 15 luglio del 1609. Gli Herrera hanno la loro cappella, ma le vicissitudini non sono finite. Nel 1818, infatti, la chiesa di San Giacomo viene abbandonata dagli spagnoli di stanza a Roma in favore di Santa Maria in Monserrato: staccati dalle pareti e trasferiti su tela, gli affreschi si disperderanno tra Barcellona e Madrid.

Annibale Carracci, affreschi della Cappella Herrera (dettaglio). Museo Nacional del Prado, Madrid
Curata da Andrés Úbeda, la mostra riunirà le pitture murali sopravvissute e una selezione di dipinti a olio, disegni, libri e incisioni legati al ciclo di Carracci. Oltre agli affreschi, ci saranno i disegni preparatori conservati nelle collezioni del Louvre, del Castello di Windsor e alla Royal Academy of Fine Arts di San Jordi, le stampe tratte dai dipinti e la pala d’altare di Santa Maria in Monserrato con San Diego Alcalà che presenta il figlio di Juan Herrera a Gesù.

Annibale Carracci, San Diego Alcalà presenta il figlio di Juan Herrera a Gesù. Chiesa di Santa Maria in Monserrato, Roma I Public Domain via Wikimedia Commons
In programma al Museo del Prado fino al 12 giugno, a luglio la mostra Annibale Carracci. Gli affreschi della Cappella Herrera si trasferirà al MNAC di Barcellona, per approdare a Roma in novembre nella sede di Palazzo Barberini: in ciascuna delle sue tappe, il corpus si arricchirà di preziosi disegni, incisioni e libri antichi che a causa della loro fragilità possono essere esposti solo per un tempo limitato.

Annibale Carracci, affreschi della Cappella Herrera. MNAC, Barcellona
Fresche di restauro, le 20 pitture murali rappresentano un documento fondamentale per conoscere un grande maestro nella sua fase matura e ricostruire un lavoro imponente - l’ultima opera pubblica di Carracci - a cui la storia ha negato la meritata valorizzazione.

Annibale Carracci, affreschi della Cappella Herrera (dettaglio). MNAC, Barcellona
In seguito alla guarigione del figlio malato, all’inizio del Seicento il banchiere Juan Enríquez de Herrera commissiona a Carracci una serie di affreschi dedicati al santo francescano Diego di Alcalà. A questo scopo, acquista una cappella nella chiesa di San Giacomo degli Spagnoli (oggi Nostra Signora del Sacro Cuore), in piazza Navona. Annibale realizza i disegni preparatori e inizia a dipingere, ma un imprevisto mette a repentaglio il suo progetto: ormai anziano, l’artista è vittima di un colpo apoplettico che gli lascia un braccio paralizzato. Saranno i suoi allievi più fidati a completare l’opera, con Francesco Albani a capo della squadra e Domenichino, Sisto Badalocchi e Giovanni Lanfranco a dargli man forte. Carracci non si riprenderà e morirà di lì a poco, il 15 luglio del 1609. Gli Herrera hanno la loro cappella, ma le vicissitudini non sono finite. Nel 1818, infatti, la chiesa di San Giacomo viene abbandonata dagli spagnoli di stanza a Roma in favore di Santa Maria in Monserrato: staccati dalle pareti e trasferiti su tela, gli affreschi si disperderanno tra Barcellona e Madrid.

Annibale Carracci, affreschi della Cappella Herrera (dettaglio). Museo Nacional del Prado, Madrid
Curata da Andrés Úbeda, la mostra riunirà le pitture murali sopravvissute e una selezione di dipinti a olio, disegni, libri e incisioni legati al ciclo di Carracci. Oltre agli affreschi, ci saranno i disegni preparatori conservati nelle collezioni del Louvre, del Castello di Windsor e alla Royal Academy of Fine Arts di San Jordi, le stampe tratte dai dipinti e la pala d’altare di Santa Maria in Monserrato con San Diego Alcalà che presenta il figlio di Juan Herrera a Gesù.

Annibale Carracci, San Diego Alcalà presenta il figlio di Juan Herrera a Gesù. Chiesa di Santa Maria in Monserrato, Roma I Public Domain via Wikimedia Commons
In programma al Museo del Prado fino al 12 giugno, a luglio la mostra Annibale Carracci. Gli affreschi della Cappella Herrera si trasferirà al MNAC di Barcellona, per approdare a Roma in novembre nella sede di Palazzo Barberini: in ciascuna delle sue tappe, il corpus si arricchirà di preziosi disegni, incisioni e libri antichi che a causa della loro fragilità possono essere esposti solo per un tempo limitato.

Annibale Carracci, affreschi della Cappella Herrera. MNAC, Barcellona
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