#DalíMeetsDante
Dal 1 July 2015 al 27 September 2015
Firenze
Luogo: Galleria delle Carrozze - Palazzo Medici Riccardi
Indirizzo: via Camillo Cavour 5
Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 19
Curatori: Fondazione Ambrosiana
Costo del biglietto: intero 10 €, ridotto 8 €
Telefono per informazioni: +39 02 89356256
E-Mail info: info@thedaliuniverse.com
Sito ufficiale: http://www.thedaliuniverse.com/
L’esposizione si terrà fino al 27 settembre, presso la Galleria Delle Carrozze, Palazzo Medici Riccardi.
In occasione del 750° anniversario dalla nascita di Dante Alighieri, La Fondazione Ambrosiana vorrebbe rendere omaggio alla sua città natale, Firenze, esponendo la Divina Commedia illustrata da Salvador Dalí.
L’esposizione si focalizza su una serie di 100 illustrazioni che Dalí ha creato traendo ispirazione dal poema epico di Dante, La Divina Commedia.
Dalí illustra il viaggio di Dante attraverso Inferno, Purgatorio e Paradiso reinterpretandolo con sguardo psicoanalitico. Egli riesce a mantenere la sognante atmosfera Dantesca aggiungendo però il suo tocco personale attraverso i suoi simboli caratteristici: figure molli, stampelle e ossa volanti. Il soprannaturale si miscela con un’esplorazione audace della spiritualità andando a creare una versione unica della Divina Commedia.
Nel 1950, in vista della commemorazione del 700º anniversario della nascita di Dante Alighieri, il governo italiano commissiona a Salvador Dalí l’illustrazione della Divina Commedia. Dalí impiega ben nove anni per creare i numerosi acquarelli, in totale cento. Il progetto dapprima lanciato in Italia, non riscuote il successo sperato a causa delle origini spagnole dell’artista e del contenuto sfacciato delle illustrazioni. Al contrario viene accolto con entusiasmo a Parigi e affidato nelle mani di esperti incisori per la creazione delle tavole di legno necessarie al trasferimento degli acquarelli su carta, il risultato e’ un indiscusso capolavoro.
La Divina Commedia tocca e sviluppa anche un tema fondamentale del Cristianesimo, ovvero l’anima immortale dell’uomo. Da qui la scelta del secondo tema della mostra, la religione. Il rapporto di Dalí con la religione fin dall’infanzia è sempre stato molto combattuto, infatti nasce da madre devota cattolica, e padre ateo. L’artista durante l’adolescenza attraversa un periodo di rifiuto per la Chiesa, per poi riavvicinarvisi in età più adulta. In mostra saranno presenti diverse opere che affrontano la tematica religiosa, tra le quali le sculture in bronzo di San Giorgio e il Drago e Adamo ed Eva.
In occasione del 750° anniversario dalla nascita di Dante Alighieri, La Fondazione Ambrosiana vorrebbe rendere omaggio alla sua città natale, Firenze, esponendo la Divina Commedia illustrata da Salvador Dalí.
L’esposizione si focalizza su una serie di 100 illustrazioni che Dalí ha creato traendo ispirazione dal poema epico di Dante, La Divina Commedia.
Dalí illustra il viaggio di Dante attraverso Inferno, Purgatorio e Paradiso reinterpretandolo con sguardo psicoanalitico. Egli riesce a mantenere la sognante atmosfera Dantesca aggiungendo però il suo tocco personale attraverso i suoi simboli caratteristici: figure molli, stampelle e ossa volanti. Il soprannaturale si miscela con un’esplorazione audace della spiritualità andando a creare una versione unica della Divina Commedia.
Nel 1950, in vista della commemorazione del 700º anniversario della nascita di Dante Alighieri, il governo italiano commissiona a Salvador Dalí l’illustrazione della Divina Commedia. Dalí impiega ben nove anni per creare i numerosi acquarelli, in totale cento. Il progetto dapprima lanciato in Italia, non riscuote il successo sperato a causa delle origini spagnole dell’artista e del contenuto sfacciato delle illustrazioni. Al contrario viene accolto con entusiasmo a Parigi e affidato nelle mani di esperti incisori per la creazione delle tavole di legno necessarie al trasferimento degli acquarelli su carta, il risultato e’ un indiscusso capolavoro.
La Divina Commedia tocca e sviluppa anche un tema fondamentale del Cristianesimo, ovvero l’anima immortale dell’uomo. Da qui la scelta del secondo tema della mostra, la religione. Il rapporto di Dalí con la religione fin dall’infanzia è sempre stato molto combattuto, infatti nasce da madre devota cattolica, e padre ateo. L’artista durante l’adolescenza attraversa un periodo di rifiuto per la Chiesa, per poi riavvicinarvisi in età più adulta. In mostra saranno presenti diverse opere che affrontano la tematica religiosa, tra le quali le sculture in bronzo di San Giorgio e il Drago e Adamo ed Eva.
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