EMILIO GOLA. Come Falene

Emilio Gola, I can’t find the words to tell you, 2024, oil on canvas, 150 × 200 × 3,5 cm, detail
Dal 13 April 2024 al 1 June 2024
Milano
Luogo: Monica De Cardenas
Indirizzo: Via Francesco Viganò 4
Orari: Martedì - Sabato 11 - 19
Curatori: Antonio Grulli
Telefono per informazioni: +39 02 2901 0068
E-Mail info: info@monicadecardenas.com
Sito ufficiale: http://www.monicadecardenas.com
Monica De Cardenas è lieta di annunciare la prossima mostra che dal 12 aprile 2024 è dedicata a Emilio Gola, classe 1994, new entry della Galleria.
Il nuovo progetto espositivo creato proprio per questo debutto sarà ospitato nella Project Room dello spazio di via Viganò: quattro grandi tele – ognuna in una singola parete – nelle quali i protagonisti sono ragazzi suoi coetanei che l’artista racconta in una sera di fine estate, in mezzo a un bosco, come davanti a un grande falò immaginato al centro della stanza. Un insieme di opere che portano avanti e amplificano la ricerca di Gola sul tema della relazione e dello “stare insieme”. Giovani donne e uomini descritti attraverso la loro fisicità e gestualità, i loro abiti e oggetti, persino i loro animali: corpi e sguardi immersi in un complice e silenzioso dialogo tra amici raccolti davanti al fuoco, momento ancestrale di distensione, pace e scambio che appartiene alla storia della nostra convivenza.
“La pratica artistica di Emilio Gola parte sempre da una base di disegno di modelli dal vivo in studio”, spiega il critico d’arte Antonio Grulli: “Solo dopo questa fase di tracciatura delle linee di forza e di creazione della composizione viene applicata la materia pittorica. I corpi dei suoi amici creano costellazioni temporanee che si riformano continuamente e cercano un equilibrio o un centro gravitazionale. A volte la figura è singola, senza che questo si traduca mai in un ritratto. Il punto di vista è sempre anomalo, quasi rialzato, e i suoi personaggi sono generalmente raffigurati capovolti o in posizione rovesciata”.
Le tele di Gola offrono così a tutti un intenso e colorato spaccato sul vivere le relazioni da giovani nella società odierna insieme a un’indagine su un mondo che parla di affinità, connessioni, ritrovo, cura reciproca in una quotidianità fatta anche di oggetti che le appartengono: “libri (tanti), caramelle, fiori, matite, biscotti della fortuna che diventano materiale pittorico fondamentale”.
Emilio Gola è nato nel 1994 a Milano, dove vive e lavora. Dopo la laurea in Architettura presso il Politecnico di Milano, ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Brera dove ha conseguito il Diploma Accademico di secondo livello in Pittura.
Esposizioni: “Tre modi per dire la stessa cosa”, presso ArtNoble Gallery, Milano, mostra collettiva a cura di Antonio Grulli (2022); “Or three ways of putting the same thing”, presso ArtNoble Gallery, Londra, mostra collettiva a cura di Antonio Grulli (2023); “Salon Palermo”, presso Rizzuto Gallery, Palermo, mostra collettiva a cura di Antonio Grulli e Francesco De Grandi (2023); “Zitti zitti”, presso la galleria Annarumma, Napoli, mostra personale (2023). A Milano, ha esposto di recente alla Triennale nella collettiva che si è conclusa a metà dello scorso febbraio (cura di Damiano Gullì) sulla pittura italiana contemporanea con i lavori dei più interessanti artisti italiani di diverse generazioni.
Nelle sale della galleria prosegue fino all'11 maggio 2024, la mostra antologica della pittrice coreana Chung Eun-Mo che propone 20 lavori realizzati dagli inizi degli anni Novanta fino ad oggi.
Il nuovo progetto espositivo creato proprio per questo debutto sarà ospitato nella Project Room dello spazio di via Viganò: quattro grandi tele – ognuna in una singola parete – nelle quali i protagonisti sono ragazzi suoi coetanei che l’artista racconta in una sera di fine estate, in mezzo a un bosco, come davanti a un grande falò immaginato al centro della stanza. Un insieme di opere che portano avanti e amplificano la ricerca di Gola sul tema della relazione e dello “stare insieme”. Giovani donne e uomini descritti attraverso la loro fisicità e gestualità, i loro abiti e oggetti, persino i loro animali: corpi e sguardi immersi in un complice e silenzioso dialogo tra amici raccolti davanti al fuoco, momento ancestrale di distensione, pace e scambio che appartiene alla storia della nostra convivenza.
“La pratica artistica di Emilio Gola parte sempre da una base di disegno di modelli dal vivo in studio”, spiega il critico d’arte Antonio Grulli: “Solo dopo questa fase di tracciatura delle linee di forza e di creazione della composizione viene applicata la materia pittorica. I corpi dei suoi amici creano costellazioni temporanee che si riformano continuamente e cercano un equilibrio o un centro gravitazionale. A volte la figura è singola, senza che questo si traduca mai in un ritratto. Il punto di vista è sempre anomalo, quasi rialzato, e i suoi personaggi sono generalmente raffigurati capovolti o in posizione rovesciata”.
Le tele di Gola offrono così a tutti un intenso e colorato spaccato sul vivere le relazioni da giovani nella società odierna insieme a un’indagine su un mondo che parla di affinità, connessioni, ritrovo, cura reciproca in una quotidianità fatta anche di oggetti che le appartengono: “libri (tanti), caramelle, fiori, matite, biscotti della fortuna che diventano materiale pittorico fondamentale”.
Emilio Gola è nato nel 1994 a Milano, dove vive e lavora. Dopo la laurea in Architettura presso il Politecnico di Milano, ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Brera dove ha conseguito il Diploma Accademico di secondo livello in Pittura.
Esposizioni: “Tre modi per dire la stessa cosa”, presso ArtNoble Gallery, Milano, mostra collettiva a cura di Antonio Grulli (2022); “Or three ways of putting the same thing”, presso ArtNoble Gallery, Londra, mostra collettiva a cura di Antonio Grulli (2023); “Salon Palermo”, presso Rizzuto Gallery, Palermo, mostra collettiva a cura di Antonio Grulli e Francesco De Grandi (2023); “Zitti zitti”, presso la galleria Annarumma, Napoli, mostra personale (2023). A Milano, ha esposto di recente alla Triennale nella collettiva che si è conclusa a metà dello scorso febbraio (cura di Damiano Gullì) sulla pittura italiana contemporanea con i lavori dei più interessanti artisti italiani di diverse generazioni.
Nelle sale della galleria prosegue fino all'11 maggio 2024, la mostra antologica della pittrice coreana Chung Eun-Mo che propone 20 lavori realizzati dagli inizi degli anni Novanta fino ad oggi.
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