Paolo Pibi - Minimi mondi | Riccardo Nannini - Walk the Line
Paolo Pibi, Super, 2025
Dal 27 November 2025 al 24 January 2026
Milano
Luogo: Antonio Colombo Arte Contemporanea
Indirizzo: Via Solferino 44
Orari: martedì - venerdì, 10.00 / 13.30 e 15.00 / 19.00 – sabato 15.00 / 19.00
Curatori: Ivan Quaroni
Telefono per informazioni: +39 02.29060171
E-Mail info: info@colomboarte.com
Sito ufficiale: http://www.colomboarte.com
La galleria milanese Antonio Colombo Arte Contemporanea è lieta di presentare Minimi Mondi, mostra personale di Paolo Pibi, a cura di Ivan Quaroni. L’esposizione riunisce una quindicina di opere recenti, tra acrilici su tela e su tavola, che raccontano il percorso di un artista capace di coniugare rigore visivo e immaginazione visionaria, in un equilibrio raro tra lucidità analitica e percezione interiore.
Nel suo nuovo ciclo di lavori, Pibi indaga il misterioso processo attraverso cui un’immagine prende forma nella mente e diventa pittura. Rinunciando a ogni procedura tradizionale, studi, bozzetti, riferimenti iconografici, l’artista lascia che la visione emerga spontaneamente nella coscienza, per poi tradurla sulla superficie pittorica con precisione quasi cartografica. La sua pratica è un esercizio di concentrazione e di ascolto, una forma di attenzione radicale che trasforma la tela in uno spazio di apparizione, dove la realtà si coagula come un’epifania.
A rendere unico il linguaggio dell’artista è anche la relazione tra immagine e supporto: superfici ovali, telai contornati da elastici colorati, cornici realizzate con materiali industriali o oggetti di design, dove l’immagine e il suo contenitore si riflettono a vicenda, creando nuove possibilità di senso. Come scrive Ivan Quaroni nel testo che accompagna la mostra: “dalla sua attività lucida, letteralmente chiaroveggente, zampillano piccoli universi plausibili, mondi minimi distillati in uno spazio stringato e conciso, ad altissima densità immaginativa.”
Contemporaneamente nella Magic Bus Project Room, spazio della galleria dedicato alla sperimentazione e ai linguaggi emergenti, inaugura Walk the Line, mostra personale di Riccardo Nannini, anch’essa a cura di Ivan Quaroni.
L’esposizione riunisce una selezione di dipinti recenti che raccontano la visione ironica e sottile dell’artista toscano, oggi residente a Barcellona. Nannini osserva la vita quotidiana con sguardo attento e distaccato, trasformando scene apparentemente ordinarie – villette suburbane, stazioni di servizio, cortili – in microcosmi sospesi, abitati da figure e animali immobili, colti in una calma solo apparente.
Il titolo Walk the Line ispirato alla celebre canzone di Johnny Cash, allude al fragile equilibrio tra armonia e disincanto, tra razionalità e imprevisto, che percorre tutta la pittura di Nannini. Nei suoi quadri, la realtà appare ferma, come congelata nel momento in cui la normalità si incrina e lascia intravedere qualcosa di perturbante.
La tavolozza chiara e luminosa, dominata da rosa, azzurri e verdi, restituisce un’atmosfera di apparente serenità, ma sotto la superficie si muove un irrequietezza sottile, una tensione che tradisce la presenza del perturbante. In Walk the Line, Nannini esplora proprio questa soglia, dove la calma visiva si apre al mistero delle forze invisibili che abitano il reale.
Paolo Pibi è nato a Oristano nel 1987. Vive e lavora tra la Sardegna, Torino e Milano. Dopo gli studi artistici, ha sviluppato una ricerca che unisce precisione formale e tensione contemplativa. La sua pittura, caratterizzata da un linguaggio figurativo di sorprendente nitore, si muove tra immaginazione e percezione, esplorando le soglie tra realtà visibile e paesaggio mentale. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero, collaborando con gallerie e istituzioni del panorama contemporaneo
Riccardo Nannini è nato nel 1980 a Grosseto. Attualmente vive e lavora tra Barcellona e il sud della Toscana. Laureato in Disegno Industriale al Politecnico di Milano, dopo una collaborazione con lo stilista Andrea Incontri, nel 2010 si trasferisce a Barcellona, rivoluzionando la sua carriera e il suo stile di vita. Inizia a sperimentare con il disegno e la pittura e le riflessioni che accompagnano questi lavori motivano i suoi primi passi artistici. L’assurdità della natura umana e la pressione delle interazioni sociali nella definizione dell’identità sono ancora tra i temi centrali delle sue opere. Nannini si immerge nella scena underground cittadina e collabora con diverse riviste, gallerie e brand emergenti. Nel 2014 ha presentato sotto lo pseudonimo Cane la sua prima mostra personale “Tra Egitto e Indonesia”, una storia surreale basata sulla vita di Diogene. Negli anni successivi il suo stile matura e la narrazione nelle sue opere si articola attorno alla riflessione sui costrutti dell’immagine e della convenzione, basati su elementi della tradizione pittorica, dell’immaginario popolare o della cultura di massa. Dopo più di dieci anni di studio e pratica, il suo lavoro è stato esposto in numerose mostre personali e collettive negli Stati Uniti, in Europa e in Asia.
Inaugurazione 27 novembre | 18.00
Nel suo nuovo ciclo di lavori, Pibi indaga il misterioso processo attraverso cui un’immagine prende forma nella mente e diventa pittura. Rinunciando a ogni procedura tradizionale, studi, bozzetti, riferimenti iconografici, l’artista lascia che la visione emerga spontaneamente nella coscienza, per poi tradurla sulla superficie pittorica con precisione quasi cartografica. La sua pratica è un esercizio di concentrazione e di ascolto, una forma di attenzione radicale che trasforma la tela in uno spazio di apparizione, dove la realtà si coagula come un’epifania.
A rendere unico il linguaggio dell’artista è anche la relazione tra immagine e supporto: superfici ovali, telai contornati da elastici colorati, cornici realizzate con materiali industriali o oggetti di design, dove l’immagine e il suo contenitore si riflettono a vicenda, creando nuove possibilità di senso. Come scrive Ivan Quaroni nel testo che accompagna la mostra: “dalla sua attività lucida, letteralmente chiaroveggente, zampillano piccoli universi plausibili, mondi minimi distillati in uno spazio stringato e conciso, ad altissima densità immaginativa.”
Contemporaneamente nella Magic Bus Project Room, spazio della galleria dedicato alla sperimentazione e ai linguaggi emergenti, inaugura Walk the Line, mostra personale di Riccardo Nannini, anch’essa a cura di Ivan Quaroni.
L’esposizione riunisce una selezione di dipinti recenti che raccontano la visione ironica e sottile dell’artista toscano, oggi residente a Barcellona. Nannini osserva la vita quotidiana con sguardo attento e distaccato, trasformando scene apparentemente ordinarie – villette suburbane, stazioni di servizio, cortili – in microcosmi sospesi, abitati da figure e animali immobili, colti in una calma solo apparente.
Il titolo Walk the Line ispirato alla celebre canzone di Johnny Cash, allude al fragile equilibrio tra armonia e disincanto, tra razionalità e imprevisto, che percorre tutta la pittura di Nannini. Nei suoi quadri, la realtà appare ferma, come congelata nel momento in cui la normalità si incrina e lascia intravedere qualcosa di perturbante.
La tavolozza chiara e luminosa, dominata da rosa, azzurri e verdi, restituisce un’atmosfera di apparente serenità, ma sotto la superficie si muove un irrequietezza sottile, una tensione che tradisce la presenza del perturbante. In Walk the Line, Nannini esplora proprio questa soglia, dove la calma visiva si apre al mistero delle forze invisibili che abitano il reale.
Paolo Pibi è nato a Oristano nel 1987. Vive e lavora tra la Sardegna, Torino e Milano. Dopo gli studi artistici, ha sviluppato una ricerca che unisce precisione formale e tensione contemplativa. La sua pittura, caratterizzata da un linguaggio figurativo di sorprendente nitore, si muove tra immaginazione e percezione, esplorando le soglie tra realtà visibile e paesaggio mentale. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero, collaborando con gallerie e istituzioni del panorama contemporaneo
Riccardo Nannini è nato nel 1980 a Grosseto. Attualmente vive e lavora tra Barcellona e il sud della Toscana. Laureato in Disegno Industriale al Politecnico di Milano, dopo una collaborazione con lo stilista Andrea Incontri, nel 2010 si trasferisce a Barcellona, rivoluzionando la sua carriera e il suo stile di vita. Inizia a sperimentare con il disegno e la pittura e le riflessioni che accompagnano questi lavori motivano i suoi primi passi artistici. L’assurdità della natura umana e la pressione delle interazioni sociali nella definizione dell’identità sono ancora tra i temi centrali delle sue opere. Nannini si immerge nella scena underground cittadina e collabora con diverse riviste, gallerie e brand emergenti. Nel 2014 ha presentato sotto lo pseudonimo Cane la sua prima mostra personale “Tra Egitto e Indonesia”, una storia surreale basata sulla vita di Diogene. Negli anni successivi il suo stile matura e la narrazione nelle sue opere si articola attorno alla riflessione sui costrutti dell’immagine e della convenzione, basati su elementi della tradizione pittorica, dell’immaginario popolare o della cultura di massa. Dopo più di dieci anni di studio e pratica, il suo lavoro è stato esposto in numerose mostre personali e collettive negli Stati Uniti, in Europa e in Asia.
Inaugurazione 27 novembre | 18.00
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