Renata Boero. Contaminazioni

Renata Boero, Cromogramma, cm 276x122
Dal 12 February 2014 al 6 April 2014
Milano
Luogo: Museo Diocesano
Indirizzo: c.so Porta Ticinese 95
Orari: da martedì a domenica 10-18
Costo del biglietto: intero € 8, ridotto € 5,s colaresche: € 2, martedì € 4, gruppi € 6
Telefono per informazioni: +39 02 89420019
E-Mail info: info.biglietteria@museodiocesano.it
Sito ufficiale: http://www.museodiocesano.it
Dal 12 febbraio al 6 aprile 2014, il Museo Diocesano di Milano ospita la mostra “Renata Boero. Contaminazioni”. Non si tratta di una semplice esposizione delle opere dell’artista, bensì del loro inserimento (“contaminazioni”) nel percorso permanente del Museo.
Il tema è quello del dialogo tra l’antico e il moderno, tra linguaggi profondamente diversi che si confrontano alla ricerca di una possibile matrice comune, che affonda nella genesi spirituale dell’opera.
I Cromogrammi di Renata Boero rappresentano uno snodo teorico dell’intera produzione dell’artista, che fin dagli anni Settanta fonda la sua produzione su un’architettura organica che sperimenta procedimenti di trasformazione metabolica dei materiali usati – kourkoum, ratania e altre essenze – a forte valenza simbolica, tramite la partecipazione dell’elemento naturale secondo una precisa temporalità.
Le opere di Renata Boero rivelano una propensione all’infinito e un fascino ieratico in grado di trasmettere la stessa solennità e calore dell’oro che, unito alla scansione ritmica del racconto, si dipana per continuità e non per sintesi: grandi tele piegate in cui si susseguono, secondo un ordine ritmico, colori, materie e forme diverse in grado di comporre una sorta di alfabeto creativo che si condiziona e si completa vicendevolmente, rimandando ad una pratica antica e rituale che tende a creare un ponte tra cielo e terra, tra il finito e l’infinito. La piegatura della tela, il sotterramento e il suo successivo rinvenimento ne fanno delle vere e proprie tele trovate, i duchampiani objets trouvés.
In occasione della mostra “Renata Boero. Contaminazioni” è stato realizzato un volume, edito dal Museo Diocesano, a cura di Paolo Biscottini, che sarà presentato in occasione del finissage, giovedi 3 aprile, alle ore 18. Il volume approfondisce i complessi temi proposti dal progetto e si avvale dei contributi di Arturo Carlo Quintavalle, Giuseppe Marcenaro, Maria Concetta Sala, Francesco Tedeschi, Elio Carmi e Giacomo Agosti. Fotografie di Giorgio Majno.
Il tema è quello del dialogo tra l’antico e il moderno, tra linguaggi profondamente diversi che si confrontano alla ricerca di una possibile matrice comune, che affonda nella genesi spirituale dell’opera.
I Cromogrammi di Renata Boero rappresentano uno snodo teorico dell’intera produzione dell’artista, che fin dagli anni Settanta fonda la sua produzione su un’architettura organica che sperimenta procedimenti di trasformazione metabolica dei materiali usati – kourkoum, ratania e altre essenze – a forte valenza simbolica, tramite la partecipazione dell’elemento naturale secondo una precisa temporalità.
Le opere di Renata Boero rivelano una propensione all’infinito e un fascino ieratico in grado di trasmettere la stessa solennità e calore dell’oro che, unito alla scansione ritmica del racconto, si dipana per continuità e non per sintesi: grandi tele piegate in cui si susseguono, secondo un ordine ritmico, colori, materie e forme diverse in grado di comporre una sorta di alfabeto creativo che si condiziona e si completa vicendevolmente, rimandando ad una pratica antica e rituale che tende a creare un ponte tra cielo e terra, tra il finito e l’infinito. La piegatura della tela, il sotterramento e il suo successivo rinvenimento ne fanno delle vere e proprie tele trovate, i duchampiani objets trouvés.
In occasione della mostra “Renata Boero. Contaminazioni” è stato realizzato un volume, edito dal Museo Diocesano, a cura di Paolo Biscottini, che sarà presentato in occasione del finissage, giovedi 3 aprile, alle ore 18. Il volume approfondisce i complessi temi proposti dal progetto e si avvale dei contributi di Arturo Carlo Quintavalle, Giuseppe Marcenaro, Maria Concetta Sala, Francesco Tedeschi, Elio Carmi e Giacomo Agosti. Fotografie di Giorgio Majno.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI

-
Dal 24 June 2025 al 29 October 2025 Firenze | Museo Novecento
Haley Mellin. Siamo Natura
-
Dal 26 June 2025 al 18 July 2025 Firenze | Palazzo Sacrati Strozzi
Il Novecento di Catarsini. Dalla macchia alla macchina
-
Dal 26 June 2025 al 28 September 2025 Roma | Vittoriano - Sala Zanardelli
Città Aperta 2025. Roma nell’anno del Giubileo
-
Dal 25 June 2025 al 26 October 2025 Bergamo | GAMeC
Maurizio Cattelan. Seasons
-
Dal 17 June 2025 al 6 January 2026 Perugia | Palazzo Baldeschi
EXTRA. Segni antichi/Visioni contemporanee
-
Dal 22 June 2025 al 11 January 2026 Possagno | Museo Gypsotheca Antonio Canova
CARLO SCARPA E LE ARTI ALLA BIENNALE. Opere e vetri dalla Collezione Gemin