Matteo Fraterno. Femminile de Villehardouin

Dal 2 October 2014 al 8 November 2014
Napoli
Luogo: Chiostro San Domenico Maggiore
Indirizzo: piazza San Domenico Maggiore 8
Orari: tutti i giorni 10-22
Curatori: Teresa Carnevale, Rossana Macaluso, Raffaella Morra, Loredana Troise
Enti promotori:
- Forum Universale delle Culture di Napoli e Campania
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 081 459298
E-Mail info: info@em-arts.org
Sito ufficiale: http://www.em-arts.org/
Femminile de Villehardouin, di Matteo Fraterno, riflette sulle esperienze storiche della famiglia de Villehardouin che nel XIII secolo si intrecciano con le potenti dinastie Europee.
Il percorso espositivo è scandito da tre installazioni-tende in cui l'artista fonde suggestioni linguistiche, visioni e attività laboratoriali, come spazio di conoscenza da attraversare per rileggere le tracce di un passato condiviso e elaborare sentieri inesplorati.
Femminile de Villehardouin è ospitato nel Chiostro San Domenico Maggiore Napoli dal 2 ottobre al 8 novembre 2014 e rappresenta idealmente il prosieguo della mostra G. di Villehardouin & figli organizzata presso la Biblioteca del Museo Nitsch nel 2013. La ricerca sulla dinastia de Villehardouin permette di conoscere o riscoprire, attraverso il linguaggio dell’arte, la memoria culturale Europea, adoperando come fulcro Napoli. I progetti di Matteo Fraterno sono spesso incentrati sulla memoria storica che riattualizza questioni ancora oggi centrali; il suo metodo artistico presuppone un lavoro corale nel quale molti tecnici ed esperti si confrontano intorno ad un determinato tema, con l’obiettivo di democratizzare la ricerca, raccogliere esperienze differenti al servizio del fruitore in un unicum coordinato dall’artista.
Femminile de Villehardouin si sviluppa in un percorso espositivo scandito da tre grandi tende artigianali disegnate da Fraterno, ponendo sul medesimo piano regioni lontane, emozioni, ricordi e attualità per alterare le stabili coordinate del tempo e dello spazio. Dedicate a Isabelle, la prima figlia di Guillaume II de Villehardouin, Mahaut Hainaut, figlia di Isabelle e Florent d’Avesnes, eMarguerite, la seconda figlia di Guillaume II, una tenda con la cupola blu presenta la sezione storico-documentale provando a riformulare il problema dell’immissione di una dinastia in una terra straniera; una seconda tenda con la cupola verde racconta il viaggio tra le rovine delle fortezze di Chloumoutsi, Kalamata, Mistra e Kelefa nel Peloponneso attraverso un video diretto da Matteo Fraterno, con la presenza attoriale di Domenico Mennillo e filmato da Mary Zygouri; una terza tenda interamente gialla è concepita come area slow news communication / laboratorio, affidato all’associazione Aporema, strumenti innovativi per analizzare una differente visione della storia e per incoraggiare un incremento della sensibilità soggettiva, un apprendimento informale sviluppato attraverso l’alfabetizzazione culturale e la partecipazione attiva per l’attuazione di comportamenti e valori positivi.
Matteo Fraterno (Torre Annunziata, 1954) artista relazionale, co-fondatore di Osservatorio Nomade - Stalker Roma e di ilmotorediricerca, laboratori creativi fondati su pratiche relazionali e ludiche. La sua opera trova conferma nella relazione tra vari aspetti immateriali: processo, metodo, metodologia, che insieme alla relazione e l’interrelazione (preferibilmente in luoghi e situazioni, estreme) mantiene attivo quel meccanismo cooperativo che conferma l'importanza dell'aggregazione libera da riferimenti ideologici o di sistema. I suoi lavori sono spesso incentrati sulla memoria storica, e sul territorio inteso come sistema di interazione tra ambiente e abitanti. Fraterno preleva dai luoghi esplorati durante le sue frequenti peregrinazioni culturali le emozioni e le visioni di un processo creativo complesso ed articolato. Le materie sdoganate dalla loro inerte appartenenza e condotte nel territorio dell'arte, diventano elementi costruttivi di pittura, scultura, installazione e video. Matteo Fraterno lavora su queste tematiche dagli anni ’80 sia sulla scena nazionale che internazionale. Tra le opere recenti: ΤΑΞΙΔΙ ΣΤΑ ΑΝΤΙ-ΚΥΘΗΡΑ - Viaggio verso ANTI Citera (2011-2012); in-differenziati, athina 2012 (2012); Cerino Napoleone (2010-2011); La persistenza del significante (2010); RADIO EGNATIA, regia Davide Barletti. Produzione Fluid Video Crew, Istituto di Culture del Mediterraneo, Geco Produzioni, Stalker/ON (2008). Tra le mostre collettive: HEAVEN_LIVE - 2° ATHENS BIENNAL, con Cesare Pietroiusti, (Atene, 2009); L’ISOLA DI SANTO JANNI, Il mare nel mito, MARartEA, (Maratea, 2009).
Il percorso espositivo è scandito da tre installazioni-tende in cui l'artista fonde suggestioni linguistiche, visioni e attività laboratoriali, come spazio di conoscenza da attraversare per rileggere le tracce di un passato condiviso e elaborare sentieri inesplorati.
Femminile de Villehardouin è ospitato nel Chiostro San Domenico Maggiore Napoli dal 2 ottobre al 8 novembre 2014 e rappresenta idealmente il prosieguo della mostra G. di Villehardouin & figli organizzata presso la Biblioteca del Museo Nitsch nel 2013. La ricerca sulla dinastia de Villehardouin permette di conoscere o riscoprire, attraverso il linguaggio dell’arte, la memoria culturale Europea, adoperando come fulcro Napoli. I progetti di Matteo Fraterno sono spesso incentrati sulla memoria storica che riattualizza questioni ancora oggi centrali; il suo metodo artistico presuppone un lavoro corale nel quale molti tecnici ed esperti si confrontano intorno ad un determinato tema, con l’obiettivo di democratizzare la ricerca, raccogliere esperienze differenti al servizio del fruitore in un unicum coordinato dall’artista.
Femminile de Villehardouin si sviluppa in un percorso espositivo scandito da tre grandi tende artigianali disegnate da Fraterno, ponendo sul medesimo piano regioni lontane, emozioni, ricordi e attualità per alterare le stabili coordinate del tempo e dello spazio. Dedicate a Isabelle, la prima figlia di Guillaume II de Villehardouin, Mahaut Hainaut, figlia di Isabelle e Florent d’Avesnes, eMarguerite, la seconda figlia di Guillaume II, una tenda con la cupola blu presenta la sezione storico-documentale provando a riformulare il problema dell’immissione di una dinastia in una terra straniera; una seconda tenda con la cupola verde racconta il viaggio tra le rovine delle fortezze di Chloumoutsi, Kalamata, Mistra e Kelefa nel Peloponneso attraverso un video diretto da Matteo Fraterno, con la presenza attoriale di Domenico Mennillo e filmato da Mary Zygouri; una terza tenda interamente gialla è concepita come area slow news communication / laboratorio, affidato all’associazione Aporema, strumenti innovativi per analizzare una differente visione della storia e per incoraggiare un incremento della sensibilità soggettiva, un apprendimento informale sviluppato attraverso l’alfabetizzazione culturale e la partecipazione attiva per l’attuazione di comportamenti e valori positivi.
Matteo Fraterno (Torre Annunziata, 1954) artista relazionale, co-fondatore di Osservatorio Nomade - Stalker Roma e di ilmotorediricerca, laboratori creativi fondati su pratiche relazionali e ludiche. La sua opera trova conferma nella relazione tra vari aspetti immateriali: processo, metodo, metodologia, che insieme alla relazione e l’interrelazione (preferibilmente in luoghi e situazioni, estreme) mantiene attivo quel meccanismo cooperativo che conferma l'importanza dell'aggregazione libera da riferimenti ideologici o di sistema. I suoi lavori sono spesso incentrati sulla memoria storica, e sul territorio inteso come sistema di interazione tra ambiente e abitanti. Fraterno preleva dai luoghi esplorati durante le sue frequenti peregrinazioni culturali le emozioni e le visioni di un processo creativo complesso ed articolato. Le materie sdoganate dalla loro inerte appartenenza e condotte nel territorio dell'arte, diventano elementi costruttivi di pittura, scultura, installazione e video. Matteo Fraterno lavora su queste tematiche dagli anni ’80 sia sulla scena nazionale che internazionale. Tra le opere recenti: ΤΑΞΙΔΙ ΣΤΑ ΑΝΤΙ-ΚΥΘΗΡΑ - Viaggio verso ANTI Citera (2011-2012); in-differenziati, athina 2012 (2012); Cerino Napoleone (2010-2011); La persistenza del significante (2010); RADIO EGNATIA, regia Davide Barletti. Produzione Fluid Video Crew, Istituto di Culture del Mediterraneo, Geco Produzioni, Stalker/ON (2008). Tra le mostre collettive: HEAVEN_LIVE - 2° ATHENS BIENNAL, con Cesare Pietroiusti, (Atene, 2009); L’ISOLA DI SANTO JANNI, Il mare nel mito, MARartEA, (Maratea, 2009).
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