Ottavio Pinarello. Profili di un artista

Dal 16 April 2015 al 24 May 2015
Padova
Luogo: Sala Samonà
Indirizzo: via Roma 57
Orari: mar-dom 15.30-19.30
Enti promotori:
- Comune di Padova
- Assessorato alla Cultura
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 049 8204537
E-Mail info: infocultura@comune.padova.it
Sito ufficiale: http://padovacultura.padovanet.it/it
Il Comune di Padova e l’Assessorato alla Cultura presentano questa retrospettiva dedicata all’artista padovano e al suo percorso. Ottavio Pinarello, pittore e fotografo, dopo un periodo in cui realizzava dipinti tra l’astratto e l’informale con la volontà di rappresentare il flusso e il movimento della materia come richiamo ai movimenti dell’anima, ha sentito l’esigenza di inserire in questi stessi sfondi informali un elemento caratterizzante: il profilo stilizzato del volto umano, che si pone all’osservatore come chiave di lettura delle opere stesse, scaturite dalla riflessione dell’artista nel complesso ambito della ricerca interiore e dell’indagine concettuale. Oltre a lavori esclusivamente pittorici, Pinarello da diversi anni realizza opere in cui attua una commistione di pittura e fotografia, creando un gioco di scambio di ruoli tra realtà pittorica e fotografica, tra “profilo pittorico” e “profilo fotografico”: le immagini derivate dai particolari scatti dell’artista assumono il valore di analisi concettuale della complessità dell’esistenza.
Queste immagini vengono “trasferite” su parte della tela, su cui successivamente Pinarello opera un preciso intervento pittorico che, senza coprire e alterare la porzione fotografica, deve contenerla e motivarla ulteriormente, anche attraverso l’inserimento dei suoi caratteristici profili stilizzati. Le immagini fotografiche per l’artista non sono altro che la rappresentazione di una realtà interiore, di concetti e pensieri altrimenti non visibili, e che paradossalmente diventano percettibili proprio grazie all’uso dello strumento fotografico solitamente deputato alla rappresentazione del tangibile, mentre la realtà esterna è rappresentata pittoricamente dai profili stilizzati, che talvolta contengono come gusci esterni queste rappresentazioni interiori, talvolta le osservano impassibili. In altre situazioni Pinarello ribalta ulteriormente le realtà percepite, sostituendo il “profilo pittorico” con un “profilo fotografico”, quasi in una sorta di trasfigurazione, di metamorfosi, sottolineando il gioco di scambio di ruoli in cui convivono e cercano di comunicare le diverse dimensioni oggetto della rappresentazione. Recentemente, sulla scia delle opere ideate per la sua mostra personale “Women Day” (2013) al Museo MD’N, Pinarello esegue anche particolari ritratti utilizzando la sua specifica tecnica di commistione pittura-fotografia: il ritratto fotografico, trasferito su tela, con l’intervento pittorico di sfondo si carica di profondità e atmosfera peculiari, che portano il soggetto in una dimensione priva di riferimenti spaziali e temporali. I suoi lavori, pubblicati anche dalla rivista Arte Contemporanea, sono presenti in diverse collezioni private e museali. Ha esposto in numerose mostre personali, come le recenti al Museo d’Arte Moderna MUSINF e al Museo MD’N nelle Marche, e in esposizioni come Arte Padova, l’Arte Fiera di Bologna, o come Open, rassegna internazionale d’arte, collaterale della Mostra del Cinema e della Biennale di Venezia. Collabora tra l’altro con Paolo Barozzi (già assistente personale di Peggy Guggenheim e successivamentegallerista, Barozzi da molti anni segue il lavoro di Pinarello), e col critico d’arte Gillo Dorfles, con cui ha tenuto anche diverse presentazioni. Oltre alla sua principale attività di artista, ha realizzato nel corso degli anni numerosi articoli e scritti sul mondo dell’arte contemporanea, su artisti e personaggi di questo particolare ambiente.
Evento collaterale all’interno dello spazio della mostra: giovedì 07 maggio, alle ore 19.00, presentazione del libro fotografico “Paolo Barozzi, una passione per l’arte”, scritto e curato dall’artista Ottavio Pinarello in stretta collaborazione con lo stesso Barozzi, con la prefazione di Gillo Dorfles, pubblicato da Artecom Editore.
Queste immagini vengono “trasferite” su parte della tela, su cui successivamente Pinarello opera un preciso intervento pittorico che, senza coprire e alterare la porzione fotografica, deve contenerla e motivarla ulteriormente, anche attraverso l’inserimento dei suoi caratteristici profili stilizzati. Le immagini fotografiche per l’artista non sono altro che la rappresentazione di una realtà interiore, di concetti e pensieri altrimenti non visibili, e che paradossalmente diventano percettibili proprio grazie all’uso dello strumento fotografico solitamente deputato alla rappresentazione del tangibile, mentre la realtà esterna è rappresentata pittoricamente dai profili stilizzati, che talvolta contengono come gusci esterni queste rappresentazioni interiori, talvolta le osservano impassibili. In altre situazioni Pinarello ribalta ulteriormente le realtà percepite, sostituendo il “profilo pittorico” con un “profilo fotografico”, quasi in una sorta di trasfigurazione, di metamorfosi, sottolineando il gioco di scambio di ruoli in cui convivono e cercano di comunicare le diverse dimensioni oggetto della rappresentazione. Recentemente, sulla scia delle opere ideate per la sua mostra personale “Women Day” (2013) al Museo MD’N, Pinarello esegue anche particolari ritratti utilizzando la sua specifica tecnica di commistione pittura-fotografia: il ritratto fotografico, trasferito su tela, con l’intervento pittorico di sfondo si carica di profondità e atmosfera peculiari, che portano il soggetto in una dimensione priva di riferimenti spaziali e temporali. I suoi lavori, pubblicati anche dalla rivista Arte Contemporanea, sono presenti in diverse collezioni private e museali. Ha esposto in numerose mostre personali, come le recenti al Museo d’Arte Moderna MUSINF e al Museo MD’N nelle Marche, e in esposizioni come Arte Padova, l’Arte Fiera di Bologna, o come Open, rassegna internazionale d’arte, collaterale della Mostra del Cinema e della Biennale di Venezia. Collabora tra l’altro con Paolo Barozzi (già assistente personale di Peggy Guggenheim e successivamentegallerista, Barozzi da molti anni segue il lavoro di Pinarello), e col critico d’arte Gillo Dorfles, con cui ha tenuto anche diverse presentazioni. Oltre alla sua principale attività di artista, ha realizzato nel corso degli anni numerosi articoli e scritti sul mondo dell’arte contemporanea, su artisti e personaggi di questo particolare ambiente.
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