Notte molto nera

Notte molto nera, Casa della Memoria e della Storia, Roma
Dal 10 July 2012 al 21 September 2012
Roma
Luogo: Casa della Memoria e della Storia
Indirizzo: via San Francesco di Sales 5
Orari: da lunedì a venerdì 9.30-20; chiuso dal 30 luglio al 31 agosto
Curatori: Biblioteca della Casa della Memoria e della Storia
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 0608/ 06 6876543
Sito ufficiale: http://www.casadellamemoria.culturaroma.it
La mostra “Notte molto nera” – alla Casa della Memoria e della Storia dal 10 luglio al 21 settembre 2012 – nasce da un viaggio in Libano della fotografa e antropologa visiva Laura Cusano al seguito del Comitato per non dimenticare Sabra e Chatila, nato nel 2000 per volontà del giornalista scomparso Stefano Chiarini con l’intento di sottrarre il massacro dall’oblio. L’iniziativa ha permesso di rifare luce su un evento impunito e relegato ai margini della storia, non solo dalla politica locale, ma anche dalla comunità internazionale. Ogni anni il Comitato si reca sui luoghi della strage nei giorni dell’anniversario per dimostrare vicinanza e solidarietà al popolo palestinese e ribadire la necessità del rispetto della risoluzione Onu 194 sul diritto al ritorno, per mettere fine alle vessate condizioni dei profughi.
Con 20 immagini in grande formato che evidenziano lo stretto legame che intercorre tra memoria e fotografie, “Notte molto nera” offre uno spunto di riflessione su una delle pagine più drammatiche del conflitto mediorientale, a trent’anni esatti dai fatti di Sabra e Chatila, accaduti tra il 16 e il 18 settembre 1982. La strage è rimasta impunita, malgrado l’efferata uccisione di circa tremilacinquecento civili palestinesi per mano delle falangi cristiane del governo libanese sia stata riconosciuta come ‘crimine di guerra’ da parte della comunità internazionale. La mostra comprende anche immagini sulla criticità della condizione infantile, il Gaza Hospital e le cerimonie di commemorazione, mentre una parte dell’area espositiva è riservata alla documentazione storica dell’evento con immagini di repertorio, articoli e un pannello introduttivo che illustra gli intenti espositivi.
Viaggiando al seguito del Comitato, Laura Cusano si è interrogata sulla relazione che le fotografie delle vittime intrattengono con la memoria dei sopravvissuti sperimentando la centralità dell’immagine nel processo di “rimemorazione” in tutta la sua potenza simbolica e affettiva. Il titolo della mostra – “Notte molto nera” – è ispirato a una frase utilizzata da Jean Genet in quella che è stata definita la descrizione più poetica del massacro nell’immediata apertura dei campi dopo la strage.
“Notte molto nera” è a cura della Biblioteca della Casa della Memoria e della Storia in collaborazione con Zètema Progetto Cultura e Biblioteche di Roma. L’iniziativa propone anche una mostra di libri.
Laura Cusano si forma presso l’Istituto Europeo di Design di Roma dove studia fotografia. Successivamente si laurea in Lettere con una tesi in Antropologia visiva presso l’Università La Sapienza e nello stesso ateneo consegue il dottorato in Etnologia ed Etnoantropologia, ancora con una tesi sulla trasmissione della memoria attraverso le immagini fotografiche. Attualmente lavora come fotografa indipendente, si occupa di progetti culturali sulla fotografia (ha curato il progetto Familia per conto dell’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico esposto al Vittoriano di Roma nel 2009). È socio della Sisf, la Società italiana per lo studio della fotografia, e docente presso l’Istituto Europeo di design di Roma.
Con 20 immagini in grande formato che evidenziano lo stretto legame che intercorre tra memoria e fotografie, “Notte molto nera” offre uno spunto di riflessione su una delle pagine più drammatiche del conflitto mediorientale, a trent’anni esatti dai fatti di Sabra e Chatila, accaduti tra il 16 e il 18 settembre 1982. La strage è rimasta impunita, malgrado l’efferata uccisione di circa tremilacinquecento civili palestinesi per mano delle falangi cristiane del governo libanese sia stata riconosciuta come ‘crimine di guerra’ da parte della comunità internazionale. La mostra comprende anche immagini sulla criticità della condizione infantile, il Gaza Hospital e le cerimonie di commemorazione, mentre una parte dell’area espositiva è riservata alla documentazione storica dell’evento con immagini di repertorio, articoli e un pannello introduttivo che illustra gli intenti espositivi.
Viaggiando al seguito del Comitato, Laura Cusano si è interrogata sulla relazione che le fotografie delle vittime intrattengono con la memoria dei sopravvissuti sperimentando la centralità dell’immagine nel processo di “rimemorazione” in tutta la sua potenza simbolica e affettiva. Il titolo della mostra – “Notte molto nera” – è ispirato a una frase utilizzata da Jean Genet in quella che è stata definita la descrizione più poetica del massacro nell’immediata apertura dei campi dopo la strage.
“Notte molto nera” è a cura della Biblioteca della Casa della Memoria e della Storia in collaborazione con Zètema Progetto Cultura e Biblioteche di Roma. L’iniziativa propone anche una mostra di libri.
Laura Cusano si forma presso l’Istituto Europeo di Design di Roma dove studia fotografia. Successivamente si laurea in Lettere con una tesi in Antropologia visiva presso l’Università La Sapienza e nello stesso ateneo consegue il dottorato in Etnologia ed Etnoantropologia, ancora con una tesi sulla trasmissione della memoria attraverso le immagini fotografiche. Attualmente lavora come fotografa indipendente, si occupa di progetti culturali sulla fotografia (ha curato il progetto Familia per conto dell’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico esposto al Vittoriano di Roma nel 2009). È socio della Sisf, la Società italiana per lo studio della fotografia, e docente presso l’Istituto Europeo di design di Roma.
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