Oppo. Pittura, disegno, scenografia

Dal 20 May 2015 al 4 October 2015
Roma
Luogo: Musei di Villa Torlonia - Casino dei Principi
Indirizzo: via Nomentana 70
Orari: da martedì a domenica 9-19
Curatori: Francesca Romana Morelli, Valerio Rivosecchi
Enti promotori:
- Roma Capitale Assessorato alla Cultura e al Turismo - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
- Teatro dell’Opera di Roma
Costo del biglietto: Casina delle Civette, Casino Nobile + mostre € 9.50 intero, € 7.50 ridotto; residenti € 8.50 / € 6.50
Telefono per informazioni: +39 060608
E-Mail info: info@museivillatorlonia.it
Sito ufficiale: http://www.museivillatorlonia.it
La mostra (organizzata dall’Archivio Oppo in collaborazione con Museo della Scuola Romana e Archivio Storico del Teatro dell’Opera di Roma) con 50 dipinti, 20 disegni, 20 bozzetti scenografici e 4 costumi, racconta l’Oppo «artista» al di là del suo noto ruolo istituzionale.
L’esposizione attraversa mezzo secolo di storia dell’arte italiana, dalle opere giovanili legate al clima della Secessione, a quelle del secondo dopoguerra, più intimiste. Con la sua proposta artistica Oppo partecipa alla grande stagione del Novecento accanto a De Chirico, Sironi, Carrà, De Pisis. Negli anni Trenta dialoga con i giovani protagonisti della «Scuola romana», da Mafai a Scipione, sostenendo la crescita e la proiezione internazionale di tutto l’ambiente, con la Quadriennale, l’avventura della «Galleria della Cometa», e le esperienze all’estero: Esposizione Universale di Barcellona (1929) e di New York (1939).
Proposta anche la sua attività di scenografo e costumista per il Teatro dell’Opera di Roma, il Maggio Fiorentino, la Scala di Milano e la Fenice di Venezia.
Per meglio comprendere la figura di Oppo quale protagonista del suo tempo, la Fondazione Oppo ha messo a disposizione il materiale inedito del suo Archivio, ricco di corrispondenze con artisti e intellettuali dell’epoca, documenti, foto, caricature, disegni e ritratti.
L’esposizione attraversa mezzo secolo di storia dell’arte italiana, dalle opere giovanili legate al clima della Secessione, a quelle del secondo dopoguerra, più intimiste. Con la sua proposta artistica Oppo partecipa alla grande stagione del Novecento accanto a De Chirico, Sironi, Carrà, De Pisis. Negli anni Trenta dialoga con i giovani protagonisti della «Scuola romana», da Mafai a Scipione, sostenendo la crescita e la proiezione internazionale di tutto l’ambiente, con la Quadriennale, l’avventura della «Galleria della Cometa», e le esperienze all’estero: Esposizione Universale di Barcellona (1929) e di New York (1939).
Proposta anche la sua attività di scenografo e costumista per il Teatro dell’Opera di Roma, il Maggio Fiorentino, la Scala di Milano e la Fenice di Venezia.
Per meglio comprendere la figura di Oppo quale protagonista del suo tempo, la Fondazione Oppo ha messo a disposizione il materiale inedito del suo Archivio, ricco di corrispondenze con artisti e intellettuali dell’epoca, documenti, foto, caricature, disegni e ritratti.
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