La Galleria degli Uffizi amplia il piano nobile e libera alcune opere dai depositi
Wikicommons |
Galleria degli Uffizi, Firenze
24/12/2012
Firenze - Venerdì 21 dicembre è stato un giorno importante per la Galleria degli Uffizi. In questa data, infatti, sono state presentate le due nuove sale affrescate da Luigi Ademollo, situate al piano nobile dell’edificio, dove vanno a integrarsi nel percorso dedicato alla pittura fiorentina del XVI secolo. La prima delle due sale ospita, infatti, i dipinti di Giorgio Vasari e Alessandro Allori, mentre nella seconda sono esposte opere di artisti del secondo ‘500 fiorentino, alcuni dei quali attivi nello Studiolo di Francesco I de’ Medici. Le opere che hanno trovato così una nuova collocazione sono complessivamente trentadue, di cui sette provenienti dai depositi del museo.
Nella stessa giornata, ad un anno e mezzo dalla sua chiusura, ha riaperto la Sala numero 42 della Galleria degli Uffizi, la cosiddetta Sala della Niobe perché, dopo la sua realizzazione nel 1799 ad opera di Gaspare Maria Paoletti, accolse un complesso di sculture antiche raffiguranti Niobe e i suoi figli, proveniente dalla Villa Medici di Roma.
La sala è tornata agibile dopo un complesso restauro richiesto, tra l’altro da problemi relativi ad un avvallamento pavimento sul quale poggiano statue di notevole peso (2mila-3mila chilogrammi). Dopo la chiusura, nel maggio del 2011, i restauratori avevano eseguito una serie di indagini non distruttive (endoscopie e rilevamenti con laser-scanner e georadar) che avevano, infatti, messo in evidenza la necessità di intervenire sulle strutture voltate a sostegno del solaio.
Così, in tempo per il periodo natalizio, gli Uffizi recuperano una delle sale più suggestive del proprio percorso di visita. Nello stesso periodo è stata però annunciata la chiusura al pubblico della Sala del Perugino, dal 20 dicembre 2012 al 6 gennaio 2013.
Nella stessa giornata, ad un anno e mezzo dalla sua chiusura, ha riaperto la Sala numero 42 della Galleria degli Uffizi, la cosiddetta Sala della Niobe perché, dopo la sua realizzazione nel 1799 ad opera di Gaspare Maria Paoletti, accolse un complesso di sculture antiche raffiguranti Niobe e i suoi figli, proveniente dalla Villa Medici di Roma.
La sala è tornata agibile dopo un complesso restauro richiesto, tra l’altro da problemi relativi ad un avvallamento pavimento sul quale poggiano statue di notevole peso (2mila-3mila chilogrammi). Dopo la chiusura, nel maggio del 2011, i restauratori avevano eseguito una serie di indagini non distruttive (endoscopie e rilevamenti con laser-scanner e georadar) che avevano, infatti, messo in evidenza la necessità di intervenire sulle strutture voltate a sostegno del solaio.
Così, in tempo per il periodo natalizio, gli Uffizi recuperano una delle sale più suggestive del proprio percorso di visita. Nello stesso periodo è stata però annunciata la chiusura al pubblico della Sala del Perugino, dal 20 dicembre 2012 al 6 gennaio 2013.
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Perugia | A Perugia dal 14 marzo
Giotto e San Francesco, il racconto di una rivoluzione
-
Napoli | I primi risultati delle indagini in un articolo dell’e-journal degli scavi di Pompei
Maschere e pavoni affiorano dal cantiere di scavo della Villa di Poppea a Oplontis
-
Piacenza | In mostra fino al 3 maggio 2026
Piacenza, città delle Sibille. Il mito rivive a Palazzo Farnese
-
Mondo | Dal 7 febbraio negli spazi del magazzino Santos, recentemente ristrutturato
A Rotterdam, in un ex deposito del caffé, apre il Museo olandese della fotografia
-
Roma | Fino al 28 febbraio alla Galleria Continua
La primavera romana di Adel Abdessemed, tra dinamite e rose
-
Roma | Presentati i risultati degli ultimi scavi
Le rivelazioni della Villa di Sette Bassi, giacimento di storia sull’Appia Antica