Carol Rama

La Macelleria di Carol Rama
18/03/2004
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo continua le iniziative dedicate all’anno alla donna presentando la grande antologica di Carol Rama, l’ottantacinquenne artista torinese che il 14 giugno del 2003 ha ricevuto il Leone d’Oro alla carriera alla 50ª Biennale Internazionale d’Arte di Venezia.
La mostra, a cura di Guido Curto e Giorgio Verzotti, sarà proposta anche al Mart di Rovereto nel prossimo mese di settembre e ospitata negli spazi espositivi del Baltic di Newcastle (Inghilterra) nel gennaio 2005.
Per l’occasione sono esposte 130 opere pittoriche, alcune delle quali inedite e inoltre 30 incisioni, realizzate dal 1936 ad oggi. Lavori caratterizzati da un linguaggio forte, di rottura, estremamente attuale che esplora il tema dell’identità femminile, con espliciti riferimenti al corpo e alla sensualità.
”Il lavoro di Carol Rama è innovativo e giovane. Non importa l’età anagrafica, ma la qualità del suo lavoro e la puntualità rispetto al tempo che stiamo vivendo. La forza di quest’artista sta soprattutto nell’essere stata grande anticipatrice delle più attuali tendenze dell’arte contemporanea” afferma il Presidente della Fondazione Patrizia Sandretto Re Rebaudengo.
Olga Carolina Rama, in arte Carol Rama, nasce a Torino il 17 aprile del 1918. Negli anni Trenta frequenta l’atelier di Felice Casorati (1883-1963) e inizia a dipingere da autodidatta ritratti dalla fisionomia semplificata, con uno stile che prelude alla cosiddetta Bad Painting. Negli anni Quaranta esegue acquerelli su carta adottando come soggetto immagini di donne nude, legate su letti di contenzione, con corpi amputati degli arti, e intorno a loro fa volare protesi ortopediche e dentiere. Sono gli ‘objets trouvés’ che la circondano, rappresentati con una sottile ironia.
Dopo aver aderito nei primi anni Cinquanta all’astrattismo del MAC - Movimento Arte Concreta, e avere partecipato con lavori astratto-concreti alla Biennale di Venezia del 1948 e del’50, negli anni Sessanta Carol Rama si riavvicina alla figuratività con i Bricolage; composizioni in cui troviamo occhi di vetro, denti e unghie incollate su tele dipinte con segni e macchie di stile informale.
Conclusa anche questa stagione, negli anni Settanta utilizza camere d’aria di bicicletta per “dipingere” tele in apparenza astratte e costruire installazioni dove c’è sempre un subliminale riferimento al corpo e alla sessualità: le camere d’aria rosa sono pelle, carne, budella, falli. Tra gli anni Ottanta e Novanta l’immaginario di Carol Rama si popola di nuovi protagonisti: la Mucca Pazza, Birnam e Buster Keaton. Soggetti dipinti o disegnati sopra mappe catastali e fogli “usati” con disegni di macchinari industriali.
Carol Rama
Dal 9 marzo al 6 giugno 2004
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Via Modane, 16 Torino
Orario: dal martedì alla domenica ore 12.00-20.00, giovedì ore 12.00-23.00.
Ingresso: intero € 5,00, gruppi € 4,00, ridotto € 3,00
Info: 011 19831600
www.fondsrr.org
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