Regalo agli appassionati di arte
I 12 cavalli di Kounellis per la prima volta in America

: "Untitled (12 horses)" nella galleria di Gavin Brown a New York
Ludovica Sanfelice
29/06/2015
Correva l’ann0 1969 quando con “Senza Titolo (12 cavalli)”, Jannis Kounellis assestò un colpo all’arte nel cuore di Roma per inaugurare i nuovi spazi della Galleria Attico.
Dodici cavalli vivi in carne ed ossa venivano trasformati in opere d’arte per il semplice fatto che erano legati dentro gli spazi espositivi. Un progetto allora concettualmente dirompente, che oggi assume nuovi contorni nel primo allestimento in suolo americano.
Il mercante Gavin Brown che presto aprirà uno spazio anche a Trastevere, ha infatti voluto presentare proprio quest’installazione in occasione dell’addio alla storica sede della sua galleria nel West Village di New York prima dell'annunciato trasferimento ad Harlem, e il risultato è riscontrabile nelle proteste degli animalisti e nel prolungarsi dell’attesa all’ingresso.
La replica di un'opera tanto singolare, se da un lato ha urtato la sensibilità di chi si batte per i diritti degli animali, è stata accolta dagli appassionati d'arte come un vero e proprio regalo, perchè nel fondo dell'iconica performance riempita pacificamente dalla presenza delle 12 maestose creature, si agita una forte suggestione che è quella di contemplare la vita come la più nobile delle opere d'arte.
Dodici cavalli vivi in carne ed ossa venivano trasformati in opere d’arte per il semplice fatto che erano legati dentro gli spazi espositivi. Un progetto allora concettualmente dirompente, che oggi assume nuovi contorni nel primo allestimento in suolo americano.
Il mercante Gavin Brown che presto aprirà uno spazio anche a Trastevere, ha infatti voluto presentare proprio quest’installazione in occasione dell’addio alla storica sede della sua galleria nel West Village di New York prima dell'annunciato trasferimento ad Harlem, e il risultato è riscontrabile nelle proteste degli animalisti e nel prolungarsi dell’attesa all’ingresso.
La replica di un'opera tanto singolare, se da un lato ha urtato la sensibilità di chi si batte per i diritti degli animali, è stata accolta dagli appassionati d'arte come un vero e proprio regalo, perchè nel fondo dell'iconica performance riempita pacificamente dalla presenza delle 12 maestose creature, si agita una forte suggestione che è quella di contemplare la vita come la più nobile delle opere d'arte.
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