Dal 6 settembre una grande mostra e un itinerario in città
Viaggio a Livorno per i 200 anni di Giovanni Fattori

Giovanni Fattori, Mandrie maremmane, 1893. Olio su tela, 200×300 cm. Museo Civico Giovanni Fattori, Livorno
Francesca Grego
01/07/2025
Livorno - Cavalli, campi e contadine, nuvole, buoi e tamerici inondate dal sole, e poi l’avventura del Risorgimento vista da uno dei principali pittori dell’Ottocento italiano. A 200 anni dalla nascita di Giovanni Fattori, la sua città, Livorno, gli rende omaggio con una grande mostra e un programma culturale dedicato. L’appuntamento è per il 6 settembre, giorno del compleanno dell’artista, quando Villa Mambelli - Museo Civico Giovanni Fattori riaprirà dopo i lavori di restauro con oltre 200 opere da ammirare in un progetto curato da Vincenzo Farinella e realizzato in collaborazione con l’Istituto Matteucci di Viareggio. Dipinti, disegni e acqueforti, tra cui lavori mai esposti e poco noti, racconteranno l’universo del pittore, che per tutta la vita si dichiarò orgoglioso di avere nelle vene quel suo “sangue livornese strafottente”. In programma dal 6 settembre 2025 all’11 gennaio 2026, Giovanni Fattori. Una rivoluzione in pittura evidenzierà il carattere innovativo e la libertà di ricerca del maestro macchiaiolo, il suo perseguire sempre una via personale e autentica, lontana dai clamori e dalla retorica, perché, come amava dire, “l’arte libera soddisfa e consola e distrae”.
“La parola ‘rivoluzione’, collegata nel titolo della mostra al nome di Fattori, potrebbe a prima vista sorprendere gli appassionati e i conoscitori d'arte”, osserva il curatore Vincenzo Farinella: “In realtà Fattori fu un pittore doppiamente rivoluzionario: sia negli anni eroici della ‘macchia’ e della scuola di Castiglioncello, quando fu uno dei maggiori protagonisti del radicale rinnovamento dell'arte italiana che avviene nel settimo decennio dell'Ottocento, sia negli anni della maturità e della vecchiaia, quando la rottura delle regole accademiche e dello spazio prospettico, apprezzabile in molti suoi dipinti e nelle memorabili acqueforti, lo propone come un maestro decisivo per i giovani artisti che si affacciavano al Novecento”.

Giovanni Fattori, Autoritratto, 1894. Olio su tela, Istituto Matteucci, Viareggio
Ma non finisce qui. La mostra è parte di un ambizioso progetto dal titolo W Fattori promosso dal Comune di Livorno, che ha il suo fulcro in Villa Mambelli, custode della più completa collezione dedicata all’artista. La villa e il suo parco saranno trasformati in un centro culturale in dialogo con la città, con un punto di ristoro nel verde, un variegato programma di eventi al Piccolo Teatro Storico, anch’esso in fase di rinnovamento, la valorizzazione dei Granai, sede del Museo Mediceo, della Biblioteca d’Arte, di un bookshop e di una ludoteca.
Un nuovo itinerario inviterà il pubblico a visitare Livorno sulle orme di Fattori, per scoprire piazze, strade, edifici storici e scorci cari al maestro macchiaiolo: la Casa natale, per esempio, ma anche il Duomo, il Teatro San Marco o i paesaggi protagonisti dei suoi dipinti, come la Tamerice d’Antignano o i Bagni Palmieri. Per immergersi nella vita dell’artista e nel contesto della sua opera, si potrà scegliere tra i tour guidati disponibili per ogni fascia di età e le passeggiate in autonomia, grazie a QR Code disseminati nei luoghi chiave dell’itinerario, che permetteranno di accedere ad approfondimenti testuali e audio.
“Continua il percorso di valorizzazione dei grandi talenti di Livorno, da Modigliani a Mascagni, da Caproni a Piero Ciampi - ha detto il sindaco Luca Salvetti - per arrivare oggi a Giovanni Fattori, il ‘maestro’ dei Macchiaioli, nel bicentenario della nascita. Un artista che è rimasto legato alla propria città, pur avendo operato anche altrove, e che ha saputo immortalarla in indimenticabili scorci visibili dal vivo anche oggi (penso ai tratti di lungomare, alla tamerice di Antignano...). Con la mostra, e con la riqualificazione del polo museale civico dedicato a Giovanni Fattori, intendiamo valorizzare uno degli artisti più importanti dell'Ottocento italiano e rilanciarlo a livello internazionale”.

Giovanni Fattori, Un episodio della battaglia di Montebello. Carica di cavalleria a Montebello, 1862. Olio su tela, 204× 290 cm. Museo Civico Giovanni Fattori, Livorno
“La parola ‘rivoluzione’, collegata nel titolo della mostra al nome di Fattori, potrebbe a prima vista sorprendere gli appassionati e i conoscitori d'arte”, osserva il curatore Vincenzo Farinella: “In realtà Fattori fu un pittore doppiamente rivoluzionario: sia negli anni eroici della ‘macchia’ e della scuola di Castiglioncello, quando fu uno dei maggiori protagonisti del radicale rinnovamento dell'arte italiana che avviene nel settimo decennio dell'Ottocento, sia negli anni della maturità e della vecchiaia, quando la rottura delle regole accademiche e dello spazio prospettico, apprezzabile in molti suoi dipinti e nelle memorabili acqueforti, lo propone come un maestro decisivo per i giovani artisti che si affacciavano al Novecento”.

Giovanni Fattori, Autoritratto, 1894. Olio su tela, Istituto Matteucci, Viareggio
Ma non finisce qui. La mostra è parte di un ambizioso progetto dal titolo W Fattori promosso dal Comune di Livorno, che ha il suo fulcro in Villa Mambelli, custode della più completa collezione dedicata all’artista. La villa e il suo parco saranno trasformati in un centro culturale in dialogo con la città, con un punto di ristoro nel verde, un variegato programma di eventi al Piccolo Teatro Storico, anch’esso in fase di rinnovamento, la valorizzazione dei Granai, sede del Museo Mediceo, della Biblioteca d’Arte, di un bookshop e di una ludoteca.
Un nuovo itinerario inviterà il pubblico a visitare Livorno sulle orme di Fattori, per scoprire piazze, strade, edifici storici e scorci cari al maestro macchiaiolo: la Casa natale, per esempio, ma anche il Duomo, il Teatro San Marco o i paesaggi protagonisti dei suoi dipinti, come la Tamerice d’Antignano o i Bagni Palmieri. Per immergersi nella vita dell’artista e nel contesto della sua opera, si potrà scegliere tra i tour guidati disponibili per ogni fascia di età e le passeggiate in autonomia, grazie a QR Code disseminati nei luoghi chiave dell’itinerario, che permetteranno di accedere ad approfondimenti testuali e audio.
“Continua il percorso di valorizzazione dei grandi talenti di Livorno, da Modigliani a Mascagni, da Caproni a Piero Ciampi - ha detto il sindaco Luca Salvetti - per arrivare oggi a Giovanni Fattori, il ‘maestro’ dei Macchiaioli, nel bicentenario della nascita. Un artista che è rimasto legato alla propria città, pur avendo operato anche altrove, e che ha saputo immortalarla in indimenticabili scorci visibili dal vivo anche oggi (penso ai tratti di lungomare, alla tamerice di Antignano...). Con la mostra, e con la riqualificazione del polo museale civico dedicato a Giovanni Fattori, intendiamo valorizzare uno degli artisti più importanti dell'Ottocento italiano e rilanciarlo a livello internazionale”.

Giovanni Fattori, Un episodio della battaglia di Montebello. Carica di cavalleria a Montebello, 1862. Olio su tela, 204× 290 cm. Museo Civico Giovanni Fattori, Livorno
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