Dal 27 sttembre 2025 al 2027 a Torino
Italia e Francia insieme nel segno dell’arte. Alla Reggia di Venaria un viaggio da Léger e Yves Klein a Matisse

Henri Matisse, Katia à la chemise jaune, Lione, Musée des Beaux Arts © Lyon MBA – Photo Martial Couderette
Samantha De Martin
15/09/2025
Roma - Tra gli ospiti più attesi ci sarà, in arrivo da Lione, anche Katia à la chemise jaune, l’ultimo dipinto di Henri Matisse.
Sarà lei la testimonial del vivace calendario museale della Reggia di Venaria, un biennio, quello dal 2025 al 2027, all’insegna del dialogo culturale e di una viva e fruttuosa attività di valorizzazione e cooperazione Italia-Francia.
A presentare il programma di collaborazione biennale del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude che gestisce la Reggia di Venaria con prestigiose istituzioni d’Oltralpe, nell’affascinante cornice di Palazzo Farnese a Roma, sede dell’Ambasciata di Francia, sono stati Martin Briens, ambasciatore di Francia in Italia, Chiara Teolato, direttrice Generale del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude; Simone Todorow di San Giorgio, amministratore delegato di MondoMostre e Alexandre Colliex, direttore generale di Manifesto Expo.
Si comincia sabato 27 settembre con la mostra dedicata a Fernand Léger e all’influenza che il lavoro dell’artista ha avuto sul movimento del Nuovo Realismo. Co-organizzata da CRRS, Torino, il Grand Palais Rmn, i musées nationaux du XXème siècle des Alpes-Maritimes, Musée national Fernand Léger, Biot, e il Musée d’Art Moderne et d’Art Contemporain, (MAMAC), Nizza, la mostra intitolata Fernand Léger! Yves Klein, Niki de Saint Phalle, Keith Haring si potrà visitare alla Reggia di Venaria fino a domenica 1° febbraio 2026.
Il confronto tra l’opera di Léger, tra i pionieri dell’arte moderna, e le poetiche delle avanguardie europee e americane, dagli anni Sessanta a oggi, metterà in luce tutta la modernità, multidisciplinarietà e atteggiamento visionario dell’artista francese. I visitatori saranno invitati a cogliere e riannodare quei legami storici e artistici che uniscono il lavoro del maestro francese alla generazione di colleghi a lui immediatamente successiva, tra i quali gli esponenti del Nouveau Réalisme, della Pop Art e dell’emergente Street Art.
Dufy Raoul, Le Cargo noir, 1952, Lione, Musée des Beaux Arts © Lyon MBA - Photo Alain Basset
L’esposizione ruoterà intorno a tematiche differenti, dal rapporto con gli oggetti, la rappresentazione della società del tempo libero al ruolo dell’arte pubblica e all’importanza della sua accessibilità collettiva. Precursore delle istanze concettuali e formali della Pop Art americana, poi approfondite da artisti come Roy Lichtenstein, Robert Indiana, May Wilson, Keith Haring, ma anche della scena francese degli anni Sessanta rappresentata dal movimento del Nouveau Réalisme, Léger ha saputo assorbire, attraverso la sua opera, tutta l’energia quotidiana per trasformarla in un linguaggio universale.
“È un piacere - ha detto nel corso della conferenza stampa l'ambasciatore Martin Briens - accogliere a Palazzo Farnese la presentazione del programma 2025-27, che rende omaggio a grandi nomi dell'arte e contribuisce a rafforzare la conoscenza degli artisti francesi del XX secolo, come Fernand Léger in Italia. Questa, come anche la mostra Da Matisse a Bacon, non sono solo eventi artistici, ma rappresentano il simbolo di una cooperazione culturale viva tra Francia e Italia e i loro musei consentono ai giovani di confrontarsi con opere straordinarie e di lasciarsi ispirare dalla creatività dei grandi maestri. Il dialogo italo francese trova nell’arte fonte infinita di ispirazione”.
Il secondo appuntamento di questa avventura di cultura bilaterale è atteso invece da ottobre 2026 a febbraio 2027, sempre alla Reggia di Venaria dove la mostra Da Matisse a Bacon presenterà una selezione di una settantina di capolavori provenienti dal prestigioso Museo di Belle Arti di Lione. L’itinerario ripercorrerà la storia dell’arte del XX e XXI secolo attraverso capolavori di artisti che hanno segnato la modernità e le avanguardie, dal Cubismo di Pablo Picasso e Georges Braque alle sperimentazioni cromatiche di Alexej von Jawlensky, fino alle atmosfere liriche di Nicolas de Staël e Simon Hantaï, oltre alle opere di Henri Matisse, Fernand Léger, Joan Miró, Jean Dubuffet e Francis Bacon.
Il progetto nasce dalla collaborazione con uno dei più importanti musei europei, situato nel cuore di Lione in un’ex abbazia benedettina del XVII secolo e oggi conosciuto per l’ampiezza delle sue collezioni che spaziano dall’antichità al contemporaneo. Da Matisse a Bacon sarà un contesto ghiotto per ammirare opere raramente concesse in prestito, testimoniando l’evoluzione dei linguaggi artistici che hanno attraversato e trasformato l’arte moderna e contemporanea.
“Sono grata di presentare questa collaborazione che ci vede partner di un impegno culturale importante con due mostre che saranno accompagnate da eventi collaterali che parleranno di Italia e Francia per far conoscere il nostro patrimonio - ha ribadito Chiara Teolato, direttrice del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude -. Stiamo organizzando eventi in territorio francese e stiamo facendo della Venaria un luogo accessibile. In questo siamo anche in linea con Léger che proclamava un’arte accessibile a tutti. Crediamo molto nella diversificazione dell’offerta, sempre più internazionale”.
Keith Haring, Untitled (n° 2557), Nizza, MAMAC © Keith Haring artwork © Keith Haring Foundation
L’iniziativa conferma la volontà del Consorzio che coordina la valorizzazione delle Residenze Reali Sabaude del Piemonte, già Patrimonio Mondiale dell’Umanità – Unesco e parte dell’Associazione delle Residenze Reali Europee (ARRE), di farsi promotore di una rete europea di scambi, con azioni di promozione incrociata che toccheranno Torino, Parigi e Lione con l’intento di costruire una rete europea di scambio e di collaborazione che nel biennio 2025-2026 si estenderà dall’Italia alla Francia, con attività di comunicazione e di promozione sul territorio.
“In occasione di questa che segna la nostra prima collaborazione con Mondomostre e con la Reggia di Venaria – commenta Alexandre Colliex, direttore Generale di Manifesto – vedremo le opere di Niki in prestito dal museo di Nizza, al quale l’artista ha lasciato i suoi lavori al momento della morte. Sono lavori rari che ci parlano di arte moderna e contemporanea”.
Un carosello di bellezza, insomma, quello che si attiverà tra pochi giorni, esito della diplomazia culturale della Reggia di Venaria e, come ha sottolineato l’amministratore delegato di MondoMostre Simone Todorow di San Giorgio, “dell'esperienza e dell'expertise che MondoMostre ha acquisito in oltre 25 anni di attività, sia in ambito nazionale che internazionale”.
Sarà lei la testimonial del vivace calendario museale della Reggia di Venaria, un biennio, quello dal 2025 al 2027, all’insegna del dialogo culturale e di una viva e fruttuosa attività di valorizzazione e cooperazione Italia-Francia.
A presentare il programma di collaborazione biennale del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude che gestisce la Reggia di Venaria con prestigiose istituzioni d’Oltralpe, nell’affascinante cornice di Palazzo Farnese a Roma, sede dell’Ambasciata di Francia, sono stati Martin Briens, ambasciatore di Francia in Italia, Chiara Teolato, direttrice Generale del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude; Simone Todorow di San Giorgio, amministratore delegato di MondoMostre e Alexandre Colliex, direttore generale di Manifesto Expo.
Si comincia sabato 27 settembre con la mostra dedicata a Fernand Léger e all’influenza che il lavoro dell’artista ha avuto sul movimento del Nuovo Realismo. Co-organizzata da CRRS, Torino, il Grand Palais Rmn, i musées nationaux du XXème siècle des Alpes-Maritimes, Musée national Fernand Léger, Biot, e il Musée d’Art Moderne et d’Art Contemporain, (MAMAC), Nizza, la mostra intitolata Fernand Léger! Yves Klein, Niki de Saint Phalle, Keith Haring si potrà visitare alla Reggia di Venaria fino a domenica 1° febbraio 2026.
Il confronto tra l’opera di Léger, tra i pionieri dell’arte moderna, e le poetiche delle avanguardie europee e americane, dagli anni Sessanta a oggi, metterà in luce tutta la modernità, multidisciplinarietà e atteggiamento visionario dell’artista francese. I visitatori saranno invitati a cogliere e riannodare quei legami storici e artistici che uniscono il lavoro del maestro francese alla generazione di colleghi a lui immediatamente successiva, tra i quali gli esponenti del Nouveau Réalisme, della Pop Art e dell’emergente Street Art.

Dufy Raoul, Le Cargo noir, 1952, Lione, Musée des Beaux Arts © Lyon MBA - Photo Alain Basset
L’esposizione ruoterà intorno a tematiche differenti, dal rapporto con gli oggetti, la rappresentazione della società del tempo libero al ruolo dell’arte pubblica e all’importanza della sua accessibilità collettiva. Precursore delle istanze concettuali e formali della Pop Art americana, poi approfondite da artisti come Roy Lichtenstein, Robert Indiana, May Wilson, Keith Haring, ma anche della scena francese degli anni Sessanta rappresentata dal movimento del Nouveau Réalisme, Léger ha saputo assorbire, attraverso la sua opera, tutta l’energia quotidiana per trasformarla in un linguaggio universale.
“È un piacere - ha detto nel corso della conferenza stampa l'ambasciatore Martin Briens - accogliere a Palazzo Farnese la presentazione del programma 2025-27, che rende omaggio a grandi nomi dell'arte e contribuisce a rafforzare la conoscenza degli artisti francesi del XX secolo, come Fernand Léger in Italia. Questa, come anche la mostra Da Matisse a Bacon, non sono solo eventi artistici, ma rappresentano il simbolo di una cooperazione culturale viva tra Francia e Italia e i loro musei consentono ai giovani di confrontarsi con opere straordinarie e di lasciarsi ispirare dalla creatività dei grandi maestri. Il dialogo italo francese trova nell’arte fonte infinita di ispirazione”.
Il secondo appuntamento di questa avventura di cultura bilaterale è atteso invece da ottobre 2026 a febbraio 2027, sempre alla Reggia di Venaria dove la mostra Da Matisse a Bacon presenterà una selezione di una settantina di capolavori provenienti dal prestigioso Museo di Belle Arti di Lione. L’itinerario ripercorrerà la storia dell’arte del XX e XXI secolo attraverso capolavori di artisti che hanno segnato la modernità e le avanguardie, dal Cubismo di Pablo Picasso e Georges Braque alle sperimentazioni cromatiche di Alexej von Jawlensky, fino alle atmosfere liriche di Nicolas de Staël e Simon Hantaï, oltre alle opere di Henri Matisse, Fernand Léger, Joan Miró, Jean Dubuffet e Francis Bacon.
Il progetto nasce dalla collaborazione con uno dei più importanti musei europei, situato nel cuore di Lione in un’ex abbazia benedettina del XVII secolo e oggi conosciuto per l’ampiezza delle sue collezioni che spaziano dall’antichità al contemporaneo. Da Matisse a Bacon sarà un contesto ghiotto per ammirare opere raramente concesse in prestito, testimoniando l’evoluzione dei linguaggi artistici che hanno attraversato e trasformato l’arte moderna e contemporanea.
“Sono grata di presentare questa collaborazione che ci vede partner di un impegno culturale importante con due mostre che saranno accompagnate da eventi collaterali che parleranno di Italia e Francia per far conoscere il nostro patrimonio - ha ribadito Chiara Teolato, direttrice del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude -. Stiamo organizzando eventi in territorio francese e stiamo facendo della Venaria un luogo accessibile. In questo siamo anche in linea con Léger che proclamava un’arte accessibile a tutti. Crediamo molto nella diversificazione dell’offerta, sempre più internazionale”.

Keith Haring, Untitled (n° 2557), Nizza, MAMAC © Keith Haring artwork © Keith Haring Foundation
L’iniziativa conferma la volontà del Consorzio che coordina la valorizzazione delle Residenze Reali Sabaude del Piemonte, già Patrimonio Mondiale dell’Umanità – Unesco e parte dell’Associazione delle Residenze Reali Europee (ARRE), di farsi promotore di una rete europea di scambi, con azioni di promozione incrociata che toccheranno Torino, Parigi e Lione con l’intento di costruire una rete europea di scambio e di collaborazione che nel biennio 2025-2026 si estenderà dall’Italia alla Francia, con attività di comunicazione e di promozione sul territorio.
“In occasione di questa che segna la nostra prima collaborazione con Mondomostre e con la Reggia di Venaria – commenta Alexandre Colliex, direttore Generale di Manifesto – vedremo le opere di Niki in prestito dal museo di Nizza, al quale l’artista ha lasciato i suoi lavori al momento della morte. Sono lavori rari che ci parlano di arte moderna e contemporanea”.
Un carosello di bellezza, insomma, quello che si attiverà tra pochi giorni, esito della diplomazia culturale della Reggia di Venaria e, come ha sottolineato l’amministratore delegato di MondoMostre Simone Todorow di San Giorgio, “dell'esperienza e dell'expertise che MondoMostre ha acquisito in oltre 25 anni di attività, sia in ambito nazionale che internazionale”.
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