A Torino dal 20 dicembre al 6 gennaio
Bellini Ospite Illustre nel grattacielo di Intesa Sanpaolo
Giovanni Bellini, Madonna col Bambino (detta Madonna di Alzano, o Madonna Morelli, o Madonna Agliardi), 1487 circa. Tempera e olio su tavola, 84,3 x 65 cm. Accademia Carrara, Bergamo
Francesca Grego
06/12/2019
Torino - Sono numerosi i capolavori che quest'anno lasciano le proprie sedi in occasione delle festività per brillare, come preziosi doni natalizi, in mostre di cui sono assoluti protagonisti davanti a pubblici nuovi e appassionati. È il caso dell'Annunciazione di Filippino Lippi e dell'Adorazione dei Magi di Artemisia Gentileschi, oggi rispettivamente a Palazzo Marino e al Museo Diocesano di Milano, o dell'Annunciazione del Doge Grimani di Tintoretto, arrivata ieri al Palazzo delle Paure di Lecco ed esposta solo quattro volte negli ultimi 100 anni.
È legata al tema del Natale anche la Madonna con il Bambino o Madonna di Alzano, la perla rinascimentale di Giovanni Bellini che raggiungerà presto il Grattacielo di Intesa Sanpaolo a Torino per la rassegna L'Ospite Illustre (20 dicembre-6 gennaio).
Al 36mo piano dell'edificio progettato da Renzo Piano, la tavola dell'Accademia Carrara di Bergamo troverà posto in un allestimento inusuale: nella serra bioclimatica del grattacielo l'antico dialogherà con il moderno, esaltando la bellezza del gioiello quattrocentesco. Il dipinto, che a causa dell'eccezionale valore ha lasciato la sua sede in rarissime occasioni, ben rappresenta la straordinaria resa della luce e del colore raggiunta da Bellini, nonché la fusione tra scena e paesaggio caratteristica del maestro veneziano, ma è soprattutto esempio di un nuovo modo di rappresentare la Maternità: un'atmosfera di intimità e dolcezza avvolge insieme il Bambino e la Vergine, uniti in un sapiente gioco di gesti e sguardi.
La Madonna di Alzano non è l'unico capolavoro attualmente in trasferta da Bergamo a Torino: in occasione della mostra Mantegna. Rivivere l'antico, costruire il moderno sono giunti a Palazzo Madama dall'Accademia Carrara anche il Ritratto di giovane di Bellini, il San Bernardino da Siena e la Resurrezione di Cristo di Andrea Mantegna, protagonista nel 2018 di una avvincente storia di riattribuzione e ricongiungimento alla sua metà creduta perduta. Una nuova occasione per approfondire i rapporti tra i due maestri del Rinascimento veneto, legati tra loro anche da rapporti di parentela, dopo il successo della mostra Mantegna e Bellini alla National Gallery di Londra.
Leggi anche:
• A Torino protagonista Andrea Mantegna, tra antico e moderno
• Il Mantegna ritrovato: dai depositi dell'Accademia Carrara un capolavoro del maestro veneto
• Mantegna e Bellini: artisti allo specchio
È legata al tema del Natale anche la Madonna con il Bambino o Madonna di Alzano, la perla rinascimentale di Giovanni Bellini che raggiungerà presto il Grattacielo di Intesa Sanpaolo a Torino per la rassegna L'Ospite Illustre (20 dicembre-6 gennaio).
Al 36mo piano dell'edificio progettato da Renzo Piano, la tavola dell'Accademia Carrara di Bergamo troverà posto in un allestimento inusuale: nella serra bioclimatica del grattacielo l'antico dialogherà con il moderno, esaltando la bellezza del gioiello quattrocentesco. Il dipinto, che a causa dell'eccezionale valore ha lasciato la sua sede in rarissime occasioni, ben rappresenta la straordinaria resa della luce e del colore raggiunta da Bellini, nonché la fusione tra scena e paesaggio caratteristica del maestro veneziano, ma è soprattutto esempio di un nuovo modo di rappresentare la Maternità: un'atmosfera di intimità e dolcezza avvolge insieme il Bambino e la Vergine, uniti in un sapiente gioco di gesti e sguardi.
La Madonna di Alzano non è l'unico capolavoro attualmente in trasferta da Bergamo a Torino: in occasione della mostra Mantegna. Rivivere l'antico, costruire il moderno sono giunti a Palazzo Madama dall'Accademia Carrara anche il Ritratto di giovane di Bellini, il San Bernardino da Siena e la Resurrezione di Cristo di Andrea Mantegna, protagonista nel 2018 di una avvincente storia di riattribuzione e ricongiungimento alla sua metà creduta perduta. Una nuova occasione per approfondire i rapporti tra i due maestri del Rinascimento veneto, legati tra loro anche da rapporti di parentela, dopo il successo della mostra Mantegna e Bellini alla National Gallery di Londra.
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