Augusta Cyrillo Gomes. Pigmenti di Cactus

Augusta Cyrillo Gomes. Pigmenti di Cactus, Zadig, Roma
Dal 7 May 2014 al 7 June 2014
Roma
Luogo: Zadig
Indirizzo: via del Pellegrino 136
Orari: 10-13.30 / 15.30-19.30; chiuso domenica e lunedì mattina
Telefono per informazioni: +39 06 68134435
E-Mail info: info@zadigstore.it
Sito ufficiale: http://www.zadigstore.it/
Zadig presenta la mostra di Augusta Cyrillo Gomes. I suoi cactus dai colori vivaci e dalle forme scultoree, svelano la ricerca naturalistica dell’architetto-artista che esprime il bisogno e l’esigenza attuale di liberazione dell’uomo moderno da un mondo ostile e oppressivo che non lascia più spazio ai ritmi e movimenti naturali.
“E’ una liberazione mentale” come la definisce Maria Giovanna Sessa, quella celebrata dai 35 vivaci acrilici su carta di Augusta Cyrillo Gomes, architetto e artista brasiliana che da anni è impegnata nella sperimentazione di vari linguaggi figurativi, dall’incisione, alla pittura, alla grafica.
“C’è la pianta grassa con la sua struttura vegetale, con i suoi colori e le sue spine, e quello che l’osservatore capta di essa, il suo noumeno. Anche la riduzione dei colori, dalle accese tonalità dei blu, dei porpora, dei verdi, dei gialli che ammiccano alle origini sudamericane della Gomes, condensati in una scarna radiografia, esprime fino in fondo lo sviluppo di questa azione artista: prima gli occhi vedono un colore e una forma, l’olfatto sente l’odore acre della pianta, e le mani il suo peso e la ruvidezza i suoi aculei, quindi l’artista riesce a raggiungere la sintesi della sostanza percepita.”
Augusta Cyrillo Gomes, nell’evocare le piante autentiche a cui queste cromatiche architetture sono ispirate, dimostra come l’opera rappresenta l’essenza percepita dell’oggetto in natura.
Augusta Cyrillo Gomes è nata a Rio de Janeiro, dove nel 1981 si è laureata in architettura ed urbanistica nella UFRJ Universidade Federal.
Nel 1987 si è specializzata a Roma in “Restauro dei Monumenti “alla Università degli Studi La Sapienza.
Ha elaborato la tesi a Rio sul restauro dei monumenti del barocco brasiliano; trasferitasi a Roma nel 1988 ha condotto importanti restauri sui maggiori monumenti italiani, da Rainaldi a Borromini, da Peruzzi a Juvarra e Sangallo. Dopo questa fortunata carriera ha deciso di dedicarsi alla ricerca artistica di soggetti naturali e di tecniche di esecuzione più immediate dell’architettura.
Ha partecipato con le sue prime incisioni a diverse collettive: nel 2011 “A cara do Rio” a Rio de Janeiro, presso il Centro Cultural dos Correios; nel 2012 a “25 x 25” nello Spazio 23 e a “Pink is red” a Roma. Nel 2011 ha presentato altre opere grafiche a Roma, alla Casa dell’Architettura, nella mostra “Biostrutture” quindi ha esposto a Seoul, alla MOA Gallery nella mostra monografica promossa dall’Istituto di Cultura Italiano. Attualmente è impegnata nella sperimentazione di vari linguaggi figurativi, dall’incisione, alla pittura, alla grafica. ?
“E’ una liberazione mentale” come la definisce Maria Giovanna Sessa, quella celebrata dai 35 vivaci acrilici su carta di Augusta Cyrillo Gomes, architetto e artista brasiliana che da anni è impegnata nella sperimentazione di vari linguaggi figurativi, dall’incisione, alla pittura, alla grafica.
“C’è la pianta grassa con la sua struttura vegetale, con i suoi colori e le sue spine, e quello che l’osservatore capta di essa, il suo noumeno. Anche la riduzione dei colori, dalle accese tonalità dei blu, dei porpora, dei verdi, dei gialli che ammiccano alle origini sudamericane della Gomes, condensati in una scarna radiografia, esprime fino in fondo lo sviluppo di questa azione artista: prima gli occhi vedono un colore e una forma, l’olfatto sente l’odore acre della pianta, e le mani il suo peso e la ruvidezza i suoi aculei, quindi l’artista riesce a raggiungere la sintesi della sostanza percepita.”
Augusta Cyrillo Gomes, nell’evocare le piante autentiche a cui queste cromatiche architetture sono ispirate, dimostra come l’opera rappresenta l’essenza percepita dell’oggetto in natura.
Augusta Cyrillo Gomes è nata a Rio de Janeiro, dove nel 1981 si è laureata in architettura ed urbanistica nella UFRJ Universidade Federal.
Nel 1987 si è specializzata a Roma in “Restauro dei Monumenti “alla Università degli Studi La Sapienza.
Ha elaborato la tesi a Rio sul restauro dei monumenti del barocco brasiliano; trasferitasi a Roma nel 1988 ha condotto importanti restauri sui maggiori monumenti italiani, da Rainaldi a Borromini, da Peruzzi a Juvarra e Sangallo. Dopo questa fortunata carriera ha deciso di dedicarsi alla ricerca artistica di soggetti naturali e di tecniche di esecuzione più immediate dell’architettura.
Ha partecipato con le sue prime incisioni a diverse collettive: nel 2011 “A cara do Rio” a Rio de Janeiro, presso il Centro Cultural dos Correios; nel 2012 a “25 x 25” nello Spazio 23 e a “Pink is red” a Roma. Nel 2011 ha presentato altre opere grafiche a Roma, alla Casa dell’Architettura, nella mostra “Biostrutture” quindi ha esposto a Seoul, alla MOA Gallery nella mostra monografica promossa dall’Istituto di Cultura Italiano. Attualmente è impegnata nella sperimentazione di vari linguaggi figurativi, dall’incisione, alla pittura, alla grafica. ?
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