Partenogenesi

Partenogenesi, DAI Studio Architettura e Ingegneria, Roma
Dal 8 December 2012 al 31 January 2013
Roma
Luogo: DAI Studio Architettura e Ingegneria
Indirizzo: viale di Trastevere 143
Orari: da lunedì a venerdì 16-20 e su appuntamento; chiuso dal 24 dicembre 2012 al 6 gennaio 2013
Curatori: Claudio Crescentini
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 64561239
E-Mail info: info@daistudio.it
Sito ufficiale: http://www.daistudio.it
La mostra, a cura di Claudio Crescentini, con coordinamento scientifico di Massimo Domenicucci e l’allestimento di Chiara Domenicucci, è un’autonoma produzione di DAI Studio e Roma Centro Mostre, tramite la quale s’intende dare continuità a un nuovo spazio espositivo romano, centro di creazione e appunto di produzione di mostre, eventi, anche “esportabili”, e incontri, a partire da PARTENOGENESI.
16 artisti + 1 poeta + 1 video-installazione + 1 ambiente sonoro sono gli ingredienti artistici per rendere omaggio a Giorgio de Chirico e all’ossessione della sua vita: il volto. Principalmente il suo. Lungo quasi tutto il Novecento abbiamo conosciuto di de Chirico le sue continue sperimentazioni stilistiche e tecniche, passando dal de Chirico Secessionista a quello Metafisico e Surrealista, dal neo-romantico a quello neo-barocco, anti-modernista e ancora, negli anni Sessanta-Settanta, neo-metafisico.
E se de Chirico quindi racchiude in sé tanti pittori, stili e tecniche diverse per uno stesso metodo di invenzione artistica, guardando ai suoi autoritratti, la lunga e concettuale serie dei se ipsum, de Chirico diventa mille se stesso, clonato e riprodotto infinite volte ma con un medesimo viso, per tante differenti versioni che il pittore ha voluto lasciare di sé ai posteri, in pose, atteggiamenti e costumi che ne hanno fatto un’icona visuale fortemente post-moderna.
Nel concetto e nell’intendimento degli artisti contemporanei in esposizione, Giorgio de Chirico e la sua effigie diventano invece “oggetti metafisici”, estrapolati dal tempo e dal contesto, segni di una nuova contemporaneità «(…) che guarda al passato – come la definirebbe Umberto Galimberti – non con un occhio della nostalgia ma con uno sguardo percorso dall’intenzione futura».
A una sezione storica della mostra, affidata alla fotografia intima e personale di Corrado Cagli e Raissa Gurievich, e a quella artistica e sperimentale di Irving Penn, Man Ray e Carl Van Vechten, è contrappuntato il “volto contemporaneo di Giorgio de Chirico” nelle versioni di Ennio Calabria, Candy Candy, Daniele Contavalli, Marcello Di Donato, Rosa Foschi, IF italian feel, Vincenzo Maugeri, MIH – Made in Heaven, Luca Maria Patella e Natale Platania.
Dal punto di vista del linguaggio mediale le opere in mostra spaziano dalla pittura alla fotografia, dall’installazione all’ambiente sonoro, sono per lo più inedite o realizzate appositamente per tale occasione, così come per quello che riguarda il sentito e colto testo poetico di Italo Benedetti mai pubblicato in precedenza.
A definire l’evento è esposta anche una caricatura di de Chirico degli anni Venti, realizzata da Ivo Pannaggi, come testimonianza della deformazione di un volto e di un atteggiamento che ormai iniziava a fare tendenza, a divenire appunto icona.
Al centro fisico e spaziale dell’esposizione verrà inserita la video-installazione >>DE CHIRICO ON DEMAND, con la quale sarà possibile vedere e analizzare il “volto vero” di Giorgio de Chirico o almeno quello ancora riproducibile attraverso il media cine-televisivo.
16 artisti + 1 poeta + 1 video-installazione + 1 ambiente sonoro sono gli ingredienti artistici per rendere omaggio a Giorgio de Chirico e all’ossessione della sua vita: il volto. Principalmente il suo. Lungo quasi tutto il Novecento abbiamo conosciuto di de Chirico le sue continue sperimentazioni stilistiche e tecniche, passando dal de Chirico Secessionista a quello Metafisico e Surrealista, dal neo-romantico a quello neo-barocco, anti-modernista e ancora, negli anni Sessanta-Settanta, neo-metafisico.
E se de Chirico quindi racchiude in sé tanti pittori, stili e tecniche diverse per uno stesso metodo di invenzione artistica, guardando ai suoi autoritratti, la lunga e concettuale serie dei se ipsum, de Chirico diventa mille se stesso, clonato e riprodotto infinite volte ma con un medesimo viso, per tante differenti versioni che il pittore ha voluto lasciare di sé ai posteri, in pose, atteggiamenti e costumi che ne hanno fatto un’icona visuale fortemente post-moderna.
Nel concetto e nell’intendimento degli artisti contemporanei in esposizione, Giorgio de Chirico e la sua effigie diventano invece “oggetti metafisici”, estrapolati dal tempo e dal contesto, segni di una nuova contemporaneità «(…) che guarda al passato – come la definirebbe Umberto Galimberti – non con un occhio della nostalgia ma con uno sguardo percorso dall’intenzione futura».
A una sezione storica della mostra, affidata alla fotografia intima e personale di Corrado Cagli e Raissa Gurievich, e a quella artistica e sperimentale di Irving Penn, Man Ray e Carl Van Vechten, è contrappuntato il “volto contemporaneo di Giorgio de Chirico” nelle versioni di Ennio Calabria, Candy Candy, Daniele Contavalli, Marcello Di Donato, Rosa Foschi, IF italian feel, Vincenzo Maugeri, MIH – Made in Heaven, Luca Maria Patella e Natale Platania.
Dal punto di vista del linguaggio mediale le opere in mostra spaziano dalla pittura alla fotografia, dall’installazione all’ambiente sonoro, sono per lo più inedite o realizzate appositamente per tale occasione, così come per quello che riguarda il sentito e colto testo poetico di Italo Benedetti mai pubblicato in precedenza.
A definire l’evento è esposta anche una caricatura di de Chirico degli anni Venti, realizzata da Ivo Pannaggi, come testimonianza della deformazione di un volto e di un atteggiamento che ormai iniziava a fare tendenza, a divenire appunto icona.
Al centro fisico e spaziale dell’esposizione verrà inserita la video-installazione >>DE CHIRICO ON DEMAND, con la quale sarà possibile vedere e analizzare il “volto vero” di Giorgio de Chirico o almeno quello ancora riproducibile attraverso il media cine-televisivo.
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