Sgarbi: il dipinto vale tra i 5 e i 6 milioni di euro
Modena a caccia del Guercino trafugato

Madonna con i santi Giovanni Evangelista e Gregorio Taumaturgo
La Redazione
14/08/2014
Modena - “Madonna con i santi Giovanni Evangelista e Gregorio Taumaturgo”, olio su tela di tre metri di altezza e circa due di larghezza, dipinto dal Guercino, è stato trafugato nella chiesa di San Vincenzo a Modena. L’allarme, lanciato dal parroco, ha aperto la caccia ai ladri che secondo gli inquirenti avrebbero agito su commissione.
Vittorio Sgarbi, intervenuto sulla questione, ha attribuito al monumentale dipinto un valore compreso tra i cinque e i sei milioni di euro, escludendo dal canto suo le prime ipotesi investigative: “non ci può essere un committente, nessun museo e nessun privato la comprerebbe mai. Secondo me questo furto può essere solo opera di una banda di stranieri inconsapevoli, gente che non sa nulla delle leggi di mercato”.
Negli ultimi mesi, la diocesi di Modena aveva tuttavia denunciato numerosi furti di oggetti sacri all’interno di chiese parrocchiali della zona, premendo per intensificare le misure di sicurezza.
Il maxi furto del Guercino, rientrato a luglio da Torino dove era stato ospite della Venaria Reale in occasione della mostra “Splendori delle corti italiane: gli Este”, era però inimmaginabile e oggi risveglia nella memoria il colpo organizzato dal boss della mala del Brenta, Felice Maniero, che negli anni Novanta riuscì a rubare e poi fece ritrovare quattro opere (tra cui un Velasquez) alla Galleria Civica di Modena.
Vittorio Sgarbi, intervenuto sulla questione, ha attribuito al monumentale dipinto un valore compreso tra i cinque e i sei milioni di euro, escludendo dal canto suo le prime ipotesi investigative: “non ci può essere un committente, nessun museo e nessun privato la comprerebbe mai. Secondo me questo furto può essere solo opera di una banda di stranieri inconsapevoli, gente che non sa nulla delle leggi di mercato”.
Negli ultimi mesi, la diocesi di Modena aveva tuttavia denunciato numerosi furti di oggetti sacri all’interno di chiese parrocchiali della zona, premendo per intensificare le misure di sicurezza.
Il maxi furto del Guercino, rientrato a luglio da Torino dove era stato ospite della Venaria Reale in occasione della mostra “Splendori delle corti italiane: gli Este”, era però inimmaginabile e oggi risveglia nella memoria il colpo organizzato dal boss della mala del Brenta, Felice Maniero, che negli anni Novanta riuscì a rubare e poi fece ritrovare quattro opere (tra cui un Velasquez) alla Galleria Civica di Modena.
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