Risale al IV secolo il patrimonio residente
Quattro passi nel Medioevo con Luca Villa
Cripta degli Affreschi presso la Basilica di Aquileia | Foto: © Gianluca Baronchelli
Samantha De Martin
10/07/2017
È un itinerario cucito tra tappe sorprendenti quello descritto dall'archeologo Luca Villa, che spellando Aquileia dei suoi diversi strati, ci emoziona offrendoci un esclusivo affaccio sul Medioevo di una città decisamente unica nel suo genere.
Galoppa tra scavi ancora in corso e rinvenimenti affascinanti la storia della raffinata metropoli della chiesa cristiana, che accoglie uno dei più antichi e meglio conservati complessi vescovili del IV secolo, scrigno dei primissimi mosaici cristiani e di architetture esclusive.
Rannicchiata tra le vestigia delle sue differenti epoche, Aquileia fruga nel IV secolo - forse il più florido per la città - e vi ritrova buona parte del suo patrimonio e del suo originale palinsesto architettonico.
«L'itinerario medievale di Aquileia - spiega Villa - non può che avere inizio dalla basilica di Santa Maria Assunta che offre uno spaccato importantissimo di tutta la storia della città. All'ombra del campanile, la Cripta degli scavi, mostra tracce della città romana sulla quale, a partire dagli inizi del IV secolo, si è sviluppato il complesso basilicale. Il complesso vescovile, che conserva i resti di un impianto culturale del primo periodo cristiano, rappresenta uno dei più antichi e meglio conservati di questo periodo». L'area archeologica è infatti dominata dai resti del complesso teodoriano e anche i mosaici paleocristiani ricordano il nome del vescovo Teodoro.
«Accanto ai mosaici pavimentali ancora visibili in situ - spiega Villa - è possibile apprezzare la decorazione ad affresco delle pareti e dei soffitti, tipica delle chiese del IV secolo, caratterizzata da una vivacità cromatica importante».
Ma la grande novità di questo importante complesso sta nella sua struttura. «L'edificio cristiano aveva un'aula rettangolare non absidata con terminazione rettilinea, caratteristica architettonica talmente diffusa in tanti edifici di culto ad Aquileia da gettare le basi di un vero stile aquileiese che ha connotato la prima architettura cristiana in città» spiega l'archeologo.
Modifiche, aggiunte, demolizioni hanno interessato la basilica, sorta tra il IV e il V secolo, nelle sue fasi successive. Del periodo romanico è conservato, ad esempio, all'interno dell'abside, «un ciclo di affreschi eccezionale, recentemente restaurato e che riconduce alla committenza imperiale, essendovi rappresentato l'imperatore Corrado II».
La chiesa romanica si è, inoltre, arricchita di una nuova cripta che, dal XII secolo, accoglie un ciclo di affreschi molto noto, con storie della passione di Cristo e tracce di influssi bizantini.
Pezzi importanti di questa straordinaria basilica sono, nella cappella meridionale di San Pietro, il Polittico di Pellegrino da San Daniele, e, nella navata sinistra, una delle più antiche copie del Santo Sepolcro di Gerusalemme, realizzato con cocci di marmo intorno all'XI secolo.
La chiacchierata con Luca Villa - il cui curriculum, particolarmente ricco di studi e ricerche intorno all'arte paleocristiana e altomedievale, conta numerose campagne di scavo in territorio friulano - è un appassionato ed inarrestabile viaggio alla scoperta dei primi secoli cristiani attraverso un emozionante scrigno di sorprese. Come il campanile, costruito dal patriarca Poppone probabilmente in concomitanza con la basilica o subito dopo, che svetta, massiccio, sulla pianura friulana, avvolto dai suoi cocci in pietra calcarea provenienti da alcuni monumenti romani della città, o il battistero, datato alla fine del IV secolo.
Ma la vera Mecca degli appassionati di arte medievale, come spiega Villa, è il Museo Paleocristiano che sorge nella piccola borgata di Monastero.
La basilica paleocristiana realizzata extra muros, divenuta poi la chiesa di un monastero di Benedettine, dismessa nel 1782 per dar vita a un ambiente produttivo destinato alla vinificazione, è stata letteralmente inglobata, con i suoi straordinari mosaici, all'interno del museo.
«Il complesso museale di Monastero - spiega Villa - conserva importanti resti di epoca paleocristiana, altomedievale e medievale della cittá». Ci sono mosaici provenienti da altre chiese cittadine, epigrafi funerarie di epoca paleocristiana che raccontano la vita della società cristiana del tempo, e ancora i graffiti figurativi con al centro defunti, una bella scultura che ritrae l'abbraccio tra gli apostoli Pietro e Paolo, un ricco repertorio di arredi liturgici in marmo e pietra di epoca alto medievale e tardo longobarda, oltre a elementi di epoca carolingia.
«L'ambientazione è fantastica - assicura Villa -. In quest'area possiamo osservare due livelli: quello superiore ospita una balconata che permette di affacciarsi sui resti della basilica, ammirandoli dall'alto».
Eppure un segreto ci dev'essere dietro questi gioielli perfettamente conservatisi a distanza di secoli, probabilmente come in nessun'altra parte d'Italia.
«Quello di Aquileia - spiega l'archeologo - è un caso molto particolare. Se pensiamo alla basilica, la rapida evoluzione del primo complesso cristiano, a partire dalla metà del IV secolo, è avvenuta sul piano d'uso degli edifici precedenti. Ciò significa che il complesso originario non è stato demolito. Tra il pavimento del IV secolo e quello di fine IV secolo c'è stato salto di quota di un metro che ha permesso ai muri di conservarsi con i loro affreschi. Il rialzo è stato riutilizzato, ricolmato con detriti provenienti dalla demolizione della chiesa di inizio IV secolo. Quando la struttura è stata demolita, i frammenti dei soffitti sono caduti sul pavimento in mosaico, consentendone la perfetta conservazione».
La passeggiata medievale prosegue alla volta delle Mura bizantine, «che speriamo - si auspica Villa - di poter rendere visitabili al più presto». I loro andamento particolare, detto “a dente di sega” o “a zig zag” è il prodotto di una tecnica fortificatoria molto evoluta, che avrebbe consentito all'imponente struttura di resistere agli assalti con macchine da guerra. Sviluppandosi in senso Est-Ovest, quest'opera fortificatoria, una delle meglio conservate di quel periodo, taglia a metà la città. Sebbene non sia possibile seguire le Mura nel loro intero percorso, è possibile ammirarle, nella loro terminazione orientale, lungo il percorso della Via Sacra.
E poi ci sono la Domus del I secolo d.C e il Palazzo Episcopale, dove si possono scrutare i preziosi mosaici del pavimento di quella che nel V secolo era la residenza del vescovo di Aquileia, parte della struttura di valorizzazione dell'area archeologica realizzata in Piazza Capitolo dalla Fondazione Aquileia. O ancora Casa Bertoli, con un impianto risalente al XIII secolo, e con i suoi affreschi rinascimentali.
E l'itinerario potrebbe continuare ancora, in questa fucina di arte e storia, che il tempo ha generosamente conservato e che l'archeologia ha restituito, quasi intatta, bellissima.
Vedi anche:
• Volti di Palmira ad Aquileia
• Volti di Palmira ad Aquileia: in mostra le meraviglie della "sposa del deserto"
• FOTO: Echi dalla "Porta d'Oriente"
• Sguardi su Palmira. Fotografie di Elio Ciol
• Guida di Aquileia
Galoppa tra scavi ancora in corso e rinvenimenti affascinanti la storia della raffinata metropoli della chiesa cristiana, che accoglie uno dei più antichi e meglio conservati complessi vescovili del IV secolo, scrigno dei primissimi mosaici cristiani e di architetture esclusive.
Rannicchiata tra le vestigia delle sue differenti epoche, Aquileia fruga nel IV secolo - forse il più florido per la città - e vi ritrova buona parte del suo patrimonio e del suo originale palinsesto architettonico.
«L'itinerario medievale di Aquileia - spiega Villa - non può che avere inizio dalla basilica di Santa Maria Assunta che offre uno spaccato importantissimo di tutta la storia della città. All'ombra del campanile, la Cripta degli scavi, mostra tracce della città romana sulla quale, a partire dagli inizi del IV secolo, si è sviluppato il complesso basilicale. Il complesso vescovile, che conserva i resti di un impianto culturale del primo periodo cristiano, rappresenta uno dei più antichi e meglio conservati di questo periodo». L'area archeologica è infatti dominata dai resti del complesso teodoriano e anche i mosaici paleocristiani ricordano il nome del vescovo Teodoro.
«Accanto ai mosaici pavimentali ancora visibili in situ - spiega Villa - è possibile apprezzare la decorazione ad affresco delle pareti e dei soffitti, tipica delle chiese del IV secolo, caratterizzata da una vivacità cromatica importante».
Ma la grande novità di questo importante complesso sta nella sua struttura. «L'edificio cristiano aveva un'aula rettangolare non absidata con terminazione rettilinea, caratteristica architettonica talmente diffusa in tanti edifici di culto ad Aquileia da gettare le basi di un vero stile aquileiese che ha connotato la prima architettura cristiana in città» spiega l'archeologo.
Modifiche, aggiunte, demolizioni hanno interessato la basilica, sorta tra il IV e il V secolo, nelle sue fasi successive. Del periodo romanico è conservato, ad esempio, all'interno dell'abside, «un ciclo di affreschi eccezionale, recentemente restaurato e che riconduce alla committenza imperiale, essendovi rappresentato l'imperatore Corrado II».
La chiesa romanica si è, inoltre, arricchita di una nuova cripta che, dal XII secolo, accoglie un ciclo di affreschi molto noto, con storie della passione di Cristo e tracce di influssi bizantini.
Pezzi importanti di questa straordinaria basilica sono, nella cappella meridionale di San Pietro, il Polittico di Pellegrino da San Daniele, e, nella navata sinistra, una delle più antiche copie del Santo Sepolcro di Gerusalemme, realizzato con cocci di marmo intorno all'XI secolo.
La chiacchierata con Luca Villa - il cui curriculum, particolarmente ricco di studi e ricerche intorno all'arte paleocristiana e altomedievale, conta numerose campagne di scavo in territorio friulano - è un appassionato ed inarrestabile viaggio alla scoperta dei primi secoli cristiani attraverso un emozionante scrigno di sorprese. Come il campanile, costruito dal patriarca Poppone probabilmente in concomitanza con la basilica o subito dopo, che svetta, massiccio, sulla pianura friulana, avvolto dai suoi cocci in pietra calcarea provenienti da alcuni monumenti romani della città, o il battistero, datato alla fine del IV secolo.
Ma la vera Mecca degli appassionati di arte medievale, come spiega Villa, è il Museo Paleocristiano che sorge nella piccola borgata di Monastero.
La basilica paleocristiana realizzata extra muros, divenuta poi la chiesa di un monastero di Benedettine, dismessa nel 1782 per dar vita a un ambiente produttivo destinato alla vinificazione, è stata letteralmente inglobata, con i suoi straordinari mosaici, all'interno del museo.
«Il complesso museale di Monastero - spiega Villa - conserva importanti resti di epoca paleocristiana, altomedievale e medievale della cittá». Ci sono mosaici provenienti da altre chiese cittadine, epigrafi funerarie di epoca paleocristiana che raccontano la vita della società cristiana del tempo, e ancora i graffiti figurativi con al centro defunti, una bella scultura che ritrae l'abbraccio tra gli apostoli Pietro e Paolo, un ricco repertorio di arredi liturgici in marmo e pietra di epoca alto medievale e tardo longobarda, oltre a elementi di epoca carolingia.
«L'ambientazione è fantastica - assicura Villa -. In quest'area possiamo osservare due livelli: quello superiore ospita una balconata che permette di affacciarsi sui resti della basilica, ammirandoli dall'alto».
Eppure un segreto ci dev'essere dietro questi gioielli perfettamente conservatisi a distanza di secoli, probabilmente come in nessun'altra parte d'Italia.
«Quello di Aquileia - spiega l'archeologo - è un caso molto particolare. Se pensiamo alla basilica, la rapida evoluzione del primo complesso cristiano, a partire dalla metà del IV secolo, è avvenuta sul piano d'uso degli edifici precedenti. Ciò significa che il complesso originario non è stato demolito. Tra il pavimento del IV secolo e quello di fine IV secolo c'è stato salto di quota di un metro che ha permesso ai muri di conservarsi con i loro affreschi. Il rialzo è stato riutilizzato, ricolmato con detriti provenienti dalla demolizione della chiesa di inizio IV secolo. Quando la struttura è stata demolita, i frammenti dei soffitti sono caduti sul pavimento in mosaico, consentendone la perfetta conservazione».
La passeggiata medievale prosegue alla volta delle Mura bizantine, «che speriamo - si auspica Villa - di poter rendere visitabili al più presto». I loro andamento particolare, detto “a dente di sega” o “a zig zag” è il prodotto di una tecnica fortificatoria molto evoluta, che avrebbe consentito all'imponente struttura di resistere agli assalti con macchine da guerra. Sviluppandosi in senso Est-Ovest, quest'opera fortificatoria, una delle meglio conservate di quel periodo, taglia a metà la città. Sebbene non sia possibile seguire le Mura nel loro intero percorso, è possibile ammirarle, nella loro terminazione orientale, lungo il percorso della Via Sacra.
E poi ci sono la Domus del I secolo d.C e il Palazzo Episcopale, dove si possono scrutare i preziosi mosaici del pavimento di quella che nel V secolo era la residenza del vescovo di Aquileia, parte della struttura di valorizzazione dell'area archeologica realizzata in Piazza Capitolo dalla Fondazione Aquileia. O ancora Casa Bertoli, con un impianto risalente al XIII secolo, e con i suoi affreschi rinascimentali.
E l'itinerario potrebbe continuare ancora, in questa fucina di arte e storia, che il tempo ha generosamente conservato e che l'archeologia ha restituito, quasi intatta, bellissima.
Vedi anche:
• Volti di Palmira ad Aquileia
• Volti di Palmira ad Aquileia: in mostra le meraviglie della "sposa del deserto"
• FOTO: Echi dalla "Porta d'Oriente"
• Sguardi su Palmira. Fotografie di Elio Ciol
• Guida di Aquileia
Notizie
- Udine - Rinvenimenti archeologici gettano nuova luce sulla storia della città
Nuove scoperte ad Aquileia: riemergono reperti legati ad attività produttive e un edificio residenziale di epoca romana
Udine - A partire dal 19 ottobreAd Aquileia la storia dà spettacolo con “Ri/vivere in Domus”
Trieste - A Trieste dal 4 al 13 ottobreI tesori di Aquileia si raccontano alla Barcolana
Udine - Aquileia si accende per le Giornate Europee del PatrimonioAquileia si accende per le Giornate Europee del Patrimonio
Udine - Dal 30 luglio al 6 agosto 2024Cinema, storia, archeologia sotto le stelle. Tutto pronto per l'Aquileia Film Festival 2024
Udine - Il 13 luglio, 31 agosto, 28 settembreAlla scoperta di Aquileia romana grazie alle visite teatralizzate per bambini e ragazzi
Udine - Appuntamento per il 14 giugnoAd Aquileia con Riccardo Muti. Un concerto per la pace nella Basilica dei Patriarchi
Udine - Segreti e splendori del sito Unesco“Viaggia con noi nella storia di Aquileia”, il nuovo tour guidato per scoprire l’antica città
Udine - Nuovi tour guidati dal 16 marzo nella città friulanaTra i tesori di Aquileia. Ripartono le visite guidate alla perla patrimonio Unesco
Udine - Un anno da record per il sito UNESCO del FriuliIl futuro è di Aquileia
Udine - Tre giorni di incontri per disegnare le strategie del futuroAquileia: 25 anni di Unesco. Le conclusioni del convegno
Udine - Le celebrazioni dal 5 al 7 dicembreIl sito Unesco di Aquileia compie 25 anni e guarda al futuro
Udine - 22-23-24 settembre 2023 e le Giornate Europee del PatrimonioUn lungo weekend alla scoperta di Aquileia
Udine - Dal 1 al 8 Agosto la rassegna dedicata a cinema e archeologiaTutto pronto per l'Aquileia Film Festival 2023
Udine - L'archeologo Cristiano Tiussi, direttore della Fondazione Aquileia, ci racconta la Domus e il Palazzo Episcopale.Il Palazzo e la Domus Episcopale
Udine - Giornate europee dell'archeologia 2023Tre giorni di archeologia e divertimento ad Aquileia
Udine - L'archeologo Cristiano Tiussi, direttore della Fondazione Aquileia, ci porta alla scoperta della Domus di Tito MacroLe meraviglie della domus di Tito Macro
Udine - La storica dell'arte Elena Menon ci conduce alla scoperta del Cimitero degli Eroi.Aquileia, luogo della memoria
Udine - Il racconto di Cristiano Tiussi, direttore della Fondazione AquileiaAquileia, il sito Unesco dalle mille vite attraverso 2200 anni di storia
Udine - Gli eventi all’ombra della BasilicaAd Aquileia per la 94° Adunata degli Alpini
Dal 29 marzo in libreriaQuattro passi nel mito di Aquileia con la guida "slow" di Elena Commessatti
Udine - Dal 29 marzo 2023 in libreriaUna guida slow per scoprire il mito di Aquileia
Udine - L'antica strada romana di Aquileia, un percorso da scoprireRiscoprire il decumano di Aratria Galla
Udine - L’archeologia si anima con il progetto “Aquileia Lab”A tu per tu con la storia: al via le visite teatralizzate al sito Unesco di Aquileia
Udine - Dal 1° febbraio visite quotidianeApre al pubblico la Domus di Tito Macro, gioiello di Aquileia romana
Udine - Presentato il programma 2023 del sito UnescoAd Aquileia, per un anno di archeologia
Udine - Chiude con il tutto esaurito la XIII edizioneCinema e archeologia: il successo internazionale dell'Aquileia Film Festival
Udine - Dal 26 luglio al 2 agosto nella città friulanaCinema, archeologia, incontri sotto le stelle: torna l'Aquileia Film Festival
Udine - Intervista a Cristiano TiussiDai Romani al Medioevo. Alla scoperta di Aquileia in una nuova passeggiata archeologica
Udine - Tesori al Museo Archeologico Nazionale di AquileiaLa città dell’ambra
Udine - I tempi d'oro di Aquileia imperialeAugusto cittadino illustre: cambia il volto di Aquileia
Un docufilm da scoprire su RaiPlayLa scelta di Maria: da Aquileia a Roma, sulle tracce del Milite Ignoto
Udine - Un monumento da riscoprire nel centenario del Milite IgnotoAd Aquileia, per il restauro del Cimitero degli Eroi
Udine - Sabato 25 e domenica 26 settembre in città e nel sito archeologico friulanoAd Aquileia per le Giornate Europee del Patrimonio, tra percorsi ed esperienze inedite
Udine - Intervista all’archeologo Luca VillaAttila, il distruttore? Chissà. Ad Aquileia la storia torna sui suoi passi
Udine - Tra gli ospiti Paolo Mieli e Alberto Angela in collagamentoCinema e archeologia sotto le stelle: al via l'Aquileia Film Festival
Udine - Mostre, passeggiate archeologiche, tour al tramonto: tutti gli appuntamentiLa lunga estate di Aquileia tra arte, cultura e intrattenimento
Udine - Visite guidate e serali su prenotazioneAd Aquileia brilla la domus di Tito Macro: cinque secoli di storia in una dimora senza precedenti
Un viaggio attraverso 2200 anni grazie a 3D Produzioni e Sky ArteUn docufilm per raccontare le tre vite di Aquileia
Udine - Percorsi di archeologia nel sito UNESCOAlla scoperta di Aquileia con Cristiano Tiussi
Udine - Arte, cultura e svago nella perla del Friuli10 cose da fare ad Aquileia e dintorni
FOTO
MOSTRE
- DAL 09/10/2024 AL 13/10/2024 Udine | Villa Manin
L’Accademia Tiepolo in trasferta a Villa Manin: due workshop per riflettere sul rapporto arte-design-territorio
- DAL 13/04/2024 AL 29/09/2024 Gorizia | Museo di Santa Chiara
Tullio Crali. Una vita per il Futurismo
- DAL 11/07/2024 AL 14/07/2024 Buttrio | Villa di Toppo Florio
TreeArt Festival
- DAL 21/06/2024 AL 23/06/2024 Aquileia | Accampamento romano
Un viaggio nel tempo e nella storia con centinaia di rievocatori celti e romani
- DAL 21/06/2024 AL 21/06/2024 Aquileia | Antico porto fluviale di Aquileia
Invenzioni a due voci all’antico Porto Fluviale di Aquileia
- DAL 27/10/2023 AL 27/10/2023 Aquileia | Corso Gramsci
Parco CREAttivo #4 Aquileia
- DAL 11/07/2021 AL 30/09/2021 Aquileia | Palazzo Meizlik
Da Aquileia a Betlemme: un mosaico di fede e bellezza
- DAL 02/07/2017 AL 03/10/2017 Aquileia | Domus e Palazzo Episcopale
Sguardi su Palmira. Fotografie di Elio Ciol
- DAL 02/07/2017 AL 03/10/2017 Aquileia | Museo Archeologico Nazionale di Aquileia
Volti di Palmira ad Aquileia