Allievo di Antonio Valeri, ottenne i primi riconoscimenti a Roma vincendo il primo premio nel concorso di disegno dell’Accademia di San Luca nel 1703. Nel 1713 entrò a far parte della Congregazione dei Virtuosi del Pantheon e due anni dopo divenne Architetto Ufficiale dell’Accademia dell’Arcadia. Tra il 1727 e il 1732 soggiornò a Lisbona, dove fu impegnato nella realizzazione del Palazzo Reale (completamente distrutto nel terremoto del 1755) e nella direzione dei lavori per l’acquedotto Aguas Livres destinato alla fornitura di acqua per la città lusitana. Giunse a Napoli poichè chiamato da Carlo di Borbone, e lavorò insieme a illustri architetti, come Ferdinando Fuga e Luigi Vanvitelli, nell’ambito dell’ambizioso piano di riqualificazione urbana voluto dal re per elevare Napoli al rango di grande capitale europea. In quest’ottica vanno letti i progetti da lui realizzati per la Reggia di Capodimonte (1734-38) e per il Palazzo Reale di Portici (1742-1759).
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