Toscano di nascita e di formazione, prima di giungere a Napoli, lavorò tra Livorno, Pisa e Firenze. Fu il protagonista assoluto di una splendida stagione artistica che dominò il primo Ottocento napoletano, prima alla corte di Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat, poi dei Borbone. La sua arte fu il risultato della fusione degli ultimi echi di un Rococò declinante con le raffinatezze formali del nascente gusto neoclassico. Il primo progetto napoletano è quello per la riedificazione del Teatro San Carlo, distrutto da un incendio nel 1816 e ricostruito da Niccolini in soli nove mesi. Si occupò inoltre della realizzazione di Villa Floridiana, commissionatagli da Ferdinando I di Borbone per la moglie Lucia Migliaccio, duchessa di Floridia, e della ristrutturazione di alcune residenze nobiliari come Villa Ruffo a Capodimonte (1819 ca) e Villa Genzano all’Infrascata.