Egon Schiele nacque nel 1890 in una stazione ferroviaria a Tulln, non lontano da Vienna.
La malattia mentale del padre e la sua precoce morte furono un’esperienza traumatica che segnò profondamente tutta la pittura dell’artista conferendole un'immagine del mondo tetra e malinconica.
Nel 1906 Egon entrò all'Accademia di belle arti di Vienna, ma continuò a cercare i suoi modelli al di fuori, specie nei Cafè, dove si legò ad artisti molto vicini alla sua sensibilità. In uno di questi avvenne, nel 1907, l'incontro con Gustav Klimt, decisivo per tutto il suo percorso artistico.
Ad avvicinare i due artisti fu soprattutto l'interesse per la raffigurazione del corpo nudo e della sessualità maschile.
Klimt aiutò l'amico attraverso l'acquisto di disegni, procurandogli modelle e presentandolo ad alcuni ricchi mecenati.
La sessualità divenne presto per Schiele un’ossessione erotica, assieme al tema della solitudine angosciosa e inquieta. I suoi contemporanei trovarono troppo scioccanti i suoi lavori e ne denigrarono lo stile.
Nel 1909 espose quattro delle sue opere alla Kunstschau e, abbandonata l'Accademia, fondò il Neukunstgruppe scrivendone il manifesto: «L'artista del Neukunstgruppe è e deve necessariamente essere se stesso, deve essere un creatore, deve saper creare i propri fondamenti artistici, senza utilizzare tutto il patrimonio del passato e della tradizione».
Attratto dalle figure femminili, soprattutto infantili, invitò la sorella Gerti a diventare una delle sue modelle. Inoltre Schiele ospitava nei suoi atelier bambine che ritraeva nude o semivestite, modelle alle soglie dell'adolescenza.
Trascorse un breve periodo in prigione con l'accusa di avere traviato una minorenne, di aver avuto rapporti con lei e di averla rapita. Alla fine del processo fu ritenuto responsabile soltanto di aver esibito le sue opere, considerate pornografiche.
A Vienna grazie al suo amico Klimt, riuscì a ottenere diverse commissioni, riacquistando il suo posto nella scena artistica. Nell'autunno del 1918 l'epidemia di influenza spagnola raggiunse Vienna. Colpì anche Edith, la moglie di Egon, incinta di sei mesi. Durante l'agonia Schiele la ritrasse più volte. Ma morirà anche lui il 31 ottobre a 28 anni.
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