La formazione del pittore, nato in un comune del comasco, deve essere avvenuta con ogni probabilità in Lombardia, nei territori allora dominati dai Visconti. Dal 1346 è documentato tra i forestieri di Firenze: qui risedette stabilmente, salvo alcuni brevi periodi di lavoro in territorio lombardo. Fu tra i più importanti artisti fiorentini della prima metà del Trecento, affermatosi grazie ad uno stile in cui la lezione giottesca si fondeva con elementi del gotico francese. Nel 1354 fu attivo a Prato dove firmò il polittico con la Madonna e santi, oggi alla Pinacoteca civica. Negli anni Sessanta eseguì le opere più famose: il polittico per la chiesa di Ognissanti, gli affreschi della Cappella Rinuccini nella sacrestia di Santa Croce e la Pietà della Galleria dell’Accademia. Nel 1366 gli fu concessa la cittadinanza fiorentina; le ultime notizie risalgono al 1369 a Roma, dove era stato chiamato da papa Urbano V, insieme a Taddeo Gaddi e Giottino, per alcuni lavori in Vaticano.
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