Considerato fra i maggiori esponenti dell’architettura e dell’urbanistica del secolo scorso, riprende le tesi di Le Corbusier, conosciuto a Londra nel 1951, prediligendo l’uso diretto del ferro e del cemento armato affiancato alla reinterpretazione dell’architettura tradizionale giapponese.
Tra i suoi lavori più importanti si ricordano: il Centro della pace a Hiroshima (1956); il Centro culturale Nichinan a Miyazaki (1962); il Piano per la ricostruzione di Skopje in Macedonia (1966);  le Torri del Fiera-district a Bologna (1972); il  Centro della Società di Belle Arti a Minneapolis (1974); il Grand Ecran (Place d'Italie) a Parigi (1991);  il Centro Direzionale della città di Napoli (1995); l’Edificio Fuji a Tokyo (1996). È stato il primo architetto giapponese a ricevere il prestigioso premio Pritzker nel 1987.