Fu tra i più importanti esponenti del neoclassicismo napoletano. Studiò architettura a Parigi insieme al fratello Luigi, con il quale soggiornò anche a Roma prima di rientrare a Napoli nel 1802. Sfruttando le opportunità offerte dal piano di rinnovamento edilizio portato avanti durante il Decennio francese, riuscì ad ottenere le prime committenze importanti, partecipando anche alla progettazione di quattro mercati (“piazze di commestibili”) e alla realizzazione dell’Osservatorio astronomico di Capodimonte voluto da Gioacchino Murat e terminato nel 1820, in sostituzione del Belvedere di San Gaudioso. Il rientro a Napoli dei Borbone garantì a Gasse nuove e prestigiose commesse, nonché la nomina a docente di architettura presso la Reale Accademia di Belle Arti di Napoli. Nel 1825 partecipò al progetto più importante della sua carriera, ovvero la realizzazione di Palazzo san Giacomo, una delle fabbriche più imponenti del periodo, destinato a divenire dopo il 1860 sede del Municipio. Rilevanti furono inoltre i progetti per alcuni edifici privati come Villa Rosebery e Villa Sofia a Posillipo.
Biografia
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Antonio Canal