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Berthe Morisot, Jeune femme au divan, 1885, Olio su tela, 50.2 x 61 cm, Londra, Tate | Bequeathed by the Hon. Mrs A.E. Pleydell-Bouverie through the Friends of the Tate Gallery 1968 | Foto: © Tate

DAL 19/09/2021 AL 02/01/2022

Basilea

LUOGO: Basilea - Baselstrasse 101 | Museo Fondazione Beyeler

ORARI: Tutti i giorni 10 - 18 | Mer 10 - 20

COSTO DEL BIGLIETTO: Intero CHF 25 | Gratuito fino a 25 anni

TELEFONO PER INFORMAZIONI: +41 61645 97 00

E-MAIL: info@fondationbeyeler.ch

SITO UFFICIALE: www.fondationbeyeler.ch

ARTISTI: Berthe Morisot, Mary Cassatt, Paula Modersohn-Becker, Lotte Laserstein, Frida Kahlo, Alice Neel, Marlene Dumas, Cindy Sherman, Elizabeth Peyton

La mostra espone opere di artiste il cui lavoro rappresenta posizioni di spicco nella storia del Modernismo dal 1870 ai giorni nostri. È il periodo a partire dal quale è diventato possibile per le artiste in Europa e in America essere attive per la prima volta professionalmente su vasta scala.

Al centro dell'esposizione ci sono nove artiste donne che si concentrano tutte sulla raffigurazione di persone, ritratti e autoritratti La francese Berthe Morisot e l'americana Mary Cassatt, entrambe attive negli anni Settanta e Ottanta dell'Ottocento a Parigi, all'epoca metropoli dell'arte contemporanea; la tedesca Paula Modersohn-Becker intorno al 1900-1907 tra la provincia tedesca settentrionale di Worpswede e la cosmopolita città di Parigi; la tedesca Lotte Laserstein intorno al 1925-1933 nella Berlino metropolitana durante la Repubblica di Weimar; la messicana Frida Kahlo dalla fine degli anni '20 al 1950 circa a Città del Messico; l'americana Alice Neel dalla fine degli anni '20 all'inizio degli anni '80, prima a Cuba, poi a Manhattan, dal Greenwich Village allo Spanish Harlem all'Upper West Side; Marlene Dumas, cresciuta in Sud Africa durante il periodo dell'apartheid, ad Amsterdam dal 1976; nello stesso periodo l'americana Cindy Sherman a New York, fulcro occidentale dell'arte contemporanea plasmata da una nuova generazione; e infine l'americana Elizabeth Peyton dagli anni '90, tra New York e l'Europa occidentale.


La mostra è incentrata sulla visione specifica che le artiste hanno del proprio ambiente, che si esprime nei ritratti e nelle immagini di se stesse e degli altri.


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