Antonio Freiles. La ripetizione differente. Opere dagli anni ’70 ad oggi

Antonio Freiles, Situazione 454, 1977, olio su tela
Dal 03 Giugno 2016 al 17 Luglio 2016
Agrigento
Luogo: FAM Fabbriche Chiaramontane di Agrigento
Indirizzo: piazza San Francesco 1
Curatori: Franco Fanelli, Willy Montini
Costo del biglietto: € 1
Telefono per informazioni: +39 0922 27729
E-Mail info: segreteria@fabbrichechiaramontane.com%20
Sito ufficiale: http://www.fabbrichechiaramontane.com/
S’intitola “La ripetizione differente. Opere dagli anni ’70 ad oggi” ed è l’omaggio all’arte del pittore messinese Antonio Freiles in programma alle Fabbriche Chiaramontane di Agrigento (FAM) dal 4 giugno e fino al 17 luglio 2016.
Organizzata dall’associazione Amici della Pittura Siciliana dell’Ottocento per il calendario 2016 delle Fabbriche Chiaramontane, la mostra – a cura di Franco Fanelli e Willy Montini – propone una nutrita panoramica delle creazioni più significative di Antonio Freiles (Messina, 1943): dai grandi oli su tela apparentemente monocromatici degli anni Settanta, dalle tonalità brillanti e profonde del rosso, del giallo e dell’arancio; alle Chartae realizzate a mano in polpa di cellulosa amalgamata a coloranti industriali; fino agli Eminentia, che trasformano l’integrità percettiva dell’opera murale nella rivelazione sequenziale del libro; infine il ritorno alla tela, dove alla pittura ad olio si aggiunge la grafite che disegna strutture, geometrie, architetture definite ed al contempo lontane.
“La ripetizione differente – spiega Franco Fanelli - è uno dei principali stilemi della pittura aniconica: individuato un segno, un grafema, una cifra, esso riappare, tela dopo tela, carta dopo carta, in molteplici varianti, in infinite combinazioni, simili ma mai uguali, secondo la percezione e la coscienza dell’artista. Così è l’arte di Antonio Freiles, in un continuo e serrato dialogo tra la fisicità dei materiali e delle tecniche, e l’immaterialità dell’elaborazione concettuale di ritmi e forme”.
Willy Montini, nella sua introduzione al catalogo traccia un puntuale e appassionato ritratto dell’artista. “’Lavoro semplicemente per poter respirare E’ un desiderio, come il desiderio di amare’. Me lo ha confessato anni fa Freiles al telefono – ricorda Montini - e quando l’ho conosciuto, ho capito che questa frase gli appartiene davvero, e lo rappresenta. Dipingere, fare pittura, come qualcosa di ineluttabile ed ineludibile. E questo suo costante “continuum” nel passaggio fra tele e carte lo aveva già annotato a metà degli anni '80 Enrico Crispolti. Un “unicum” quello di Freiles – continua Montini – che nei decenni si distingue, si frammenta, si declina in forme a modi differenti ma resta sempre solido, definito e personale".
Alla mostra – realizzata dagli Amici della Pittura Siciliana dell’Ottocento in collaborazione con ArtCOM - è dedicato un catalogo (Allemandi Editore) con il saggio critico di Fanelli e Montini.
Le FAM sono aperte al pubblico secondo i seguenti orari: dal martedì alla domenica dalle 17 alle 21.30. Chiuse tutti i lunedì.
Inaugurazione venerdì 3 giugno ore 19
Antonio Freiles nasce a Messina, nel 1943. Fin dagli anni Sessanta in fervido contatto e confronto con personalità della scena artistica internazionale come Alberto Burri, Michelangelo Pistoletto, Joe Tilson e Joseph Kosuth, Freiles dimostra tuttavia nelle sue opere un’interpretazione e una riflessione sull’arte del tutto personale, silenziosa ed interiorizzata, muovendosi all’interno di una ricerca intellettuale che indaga i limiti dei mezzi artistici amplificandone le possibilità in originali ed innovative formule espressive. Dai primi anni Settanta l’artista partecipa a numerose rassegne internazionali quali le Biennali di Ibiza, Cracovia, Lubiana, Bradford, Baden Baden e la XL Biennale Internazionale d’Arte di Venezia nel 1982; la X Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma e la Biennale di Grafica a Giza in Egitto. Espone in numerosissime mostre, personali e collettive, in Italia e all’estero tra le quali Palazzo dei Diamanti a Ferrara, Palazzo Sormani a Milano, Palazzo Zanca a Messina; sue opere si trovano in importanti istituzioni e musei quali la Tate Gallery di Londra e il Leopold Hoesch Museum di Düren. Attivo inoltre come operatore culturale nel far progredire gli scambi di informazioni fra la Sicilia e numerosi centri artistici nazionali e internazionali, Freiles è stato consulente artistico della Provincia Regionale di Messina ed ha organizzato presso il Museo Regionale di Messina le grandi rassegne di “Grafica Internazionale” collaborando con il British Council di Londra, con la Biennale di Grafica di Lubiana, con la Fondazione Maeght di Parigi, con il World Print Council di San Francisco. Ha organizzato a Palazzo Zanca di Messina nel 1983, una grande rassegna del Libro d’Artista insieme a Vanni Scheiwiller. Di lui hanno scritto, tra gli altri, Guido Ballo, Lucio Barbera, Enrico Crispolti, Vittorio Fagone, Anna Guillot, Giovanni Iovane, Leslie Luebbers, Gianfranco Mantegna, Sandro Parmiggiani, Francesco Poli e Tommaso Trini.
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