Riapertura Museo della Fiducia e del Dialogo per il Mediterraneo
Dal 03 Luglio 2020 al 03 Luglio 2020
Lampedusa e Linosa | Agrigento
Luogo: Museo della Fiducia e del Dialogo per il Mediterraneo
Indirizzo: via Roma 3
Curatori: Romina Guidelli
Enti promotori:
- Comune di Lampedusa e Linosa
- Comitato 3 ottobre
- Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra
Telefono per informazioni: +39 380.7968748
E-Mail info: comitato3ottobre@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.comitatotreottobre.it
Il 3 luglio, grazie alla collaborazione tra il Comune di Lampedusa e Linosa, il Comitato 3 ottobre e l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, è stato riaperto al pubblico il Museo della Fiducia e del Dialogo per il Mediterraneo. Il Museo, sito a Lampedusa, è stato inaugurato nell’estate del 2016 alla presenza del Presidente Mattarella ed ospita un’esposizione permanente di fotografie, dipinti, testi e altri oggetti recuperati in mare e appartenenti ai migranti che hanno affrontato il Mediterraneo per fuggire dai loro paesi di origine. Il Museo ospita anche una “stanza del naufragio” , allestita dal Comitato 3 ottobre, che propone ai visitatori un itinerario multimediale fatto di immagini e suoni per far vivere in prima persona le esperienze della traversata in mare, e alcuni reperti storici forniti dall'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra che ricordano i tanti profughi causati dalla Seconda Guerra Mondiale nel nostro paese, le cui sofferenze sono ora rivissute da tutti coloro che nel mondo fuggono per cercare una terra più sicura. Oltre a ciò, nel Museo vengono esposte temporaneamente anche delle opere d’arte collegate al tema della migrazione forzata. Quest’anno, avvalendosi della curatela di Romina Guidelli, il Museo ha promosso l'installazione di tre importanti tele del maestro Pietro Perrone provenienti dalla serie Macerie, eseguite dall'artista tra il 2018 e il 2019: L’origine, che ritrae lo sguardo smarrito e profondo di una madre, Mare Nostrum e Mare Nostrum 2 che ritraggono invece prue di imbarcazioni come violenti simboli di naufragio. Nelle intenzioni degli organizzatori, attraverso questo connubio tra arte e reperti documentari si vuole stimolare nei visitatori una comprensione del fenomeno migratorio di ieri e di oggi, che sia basata al tempo stesso sulla conoscenza dei fatti e sulla adesione emozionale. Il Museo rimarrà aperto fino al 31 ottobre e fa parte delle tante iniziative organizzate sull’isola per ricordare le migliaia di migranti che muoiono nella disperata ricerca di un destino migliore. Le iniziative avranno il loro culmine il 3 ottobre, durante la celebrazione della “Giornata Nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione”, istituita dalla legge n.45/2016, per ricordare e commemorare tutte le vittime dell’immigrazione e promuovere iniziative di sensibilizzazione e solidarietà.
Il Comitato 3 Ottobre è un’organizzazione senza scopo di lucro che ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi dell’integrazione e dell’accoglienza attraverso il dialogo con cittadini, studenti e istituzioni. Prende il nome dal giorno in cui, nel 2013, hanno perso la vita 368 migranti in un naufragio al largo delle coste di Lampedusa.
L’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra è l’ente che, per legge, ha la rappresentanza delle vittime civili di guerra in Italia. Oggi l'Associazione, oltre ai tradizionali compiti di tutela della categoria, è particolarmente attiva nella promozione della cultura della pace, attraverso la valorizzazione del ricordo dei caduti e il rafforzamento della solidarietà nei confronti di tutti i civili colpiti dalle vicende belliche.
Pietro Perrone nasce il 20 Luglio 1956 a Diamante (Cosenza) e si trasferisce a Roma nel 1974 dove completa gli studi all’Accademia di Belle Arti del corso di scultura. Nel 2000/2001 viene invitato alla Mostra Immagini Interiori, organizzata dal Ministero degli Affari esteri, Direzione per la Promozione e Cooperazione Culturale, mostra itinerante a Rabat, Tunisi, il Cairo, Beirut, Asmara, Madrid, Lisbona. Nel 2006 suoi lavori di grandi dimensioni vengono esposti all’Accademia d’Ungheria a Roma e alla Centrale Elettrica di Imst/Austria. Tra le tappe più importanti dell'artista merita menzione la mostra personale Travaso realizzata nel 2016 presso le Officine Farneto, Roma.
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