Pietro Francesco Guala. Sei dipinti dalle collezioni private casalesi Museo Civico e Gipsoteca Bistolfi
Dal 10 Maggio 2015 al 10 Maggio 2016
Casale Monferrato | Alessandria
Luogo: Museo Civico e Gipsoteca Bistolfi
Indirizzo: via Cavour 5
Orari: sabato, domenica e festivi 10.30-13 / 15-18.30; mercoledì e giovedì 8.30-12.30 / 14.30-16.30
Costo del biglietto: intero € 4, ridotto € 2,50
Telefono per informazioni: +39 0142444309 / 800329329
E-Mail info: cultura@comune.casale-monferrato.al.it
Sito ufficiale: http://www.comune.casale-monferrato.al.it/
Sei dipinti – mai esposti al pubblico - di Pietro Francesco Guala (Casale Monferrato, 1698 – Milano, 1757), protagonista indiscusso della cultura figurativa casalese nella prima metà del Settecento, potranno essere ammirati presso la Pinacoteca del Museo Civico di Casale Monferrato.
Cedute generosamente in deposito temporaneo per iniziativa di alcuni privati casalesi, tali opere andranno ad arricchire il percorso museale che già presenta diverse tele dello stesso pittore che, seppur molto prolifico in vita, cadde nell’oblio della critica e trovò la giusta valorizzazione soltanto a partire dal secolo scorso, con i pioneristici studi sull’arte casalese di Noemi Gabrielli (1935) e poi con la prima monografia a lui dedicata redatta da Roberto Carità (1949).
Tali opere verranno inserite nell’allestimento museale che già presenta numerose e notevoli opere di Guala, frutto perlopiù di donazioni, in grado di illustrare significativamente il percorso artistico dell’artista e il suo rapporto con la città e il territorio.
Guala realizzò dipinti di soggetto religioso di grande drammaticità, dedicandosi occasionalmente a soggetti storici e dando prova della propria abilità pittorica soprattutto nei ritratti, encomiastici e mistici.
Di origine casalese, la sua ricca produzione artistica, che abbraccia generi e tecniche diverse, dalla pittura ad olio all’affresco e spazia tra committenze religiose e laiche, si lega specialmente al territorio d’origine, pur inserendosi in un contesto culturale di riferimento più ampio.
La città stessa e il territorio casalese sono diretti testimoni dell’attività pittorica di Guala e ne conservano ancora innumerevoli testimonianze in loco. Palazzi pubblici e privati, chiese cittadine e e dei dintorni vantano cicli pittorici ad affresco di grande impatto scenografico e notevoli pale d’altare.
Numerosi saranno gli appuntamenti che verranno promossi e che permetteranno di conoscere il percorso artistico di Guala e di visionare patrimoni che ordinariamente rimangono celati al nostro sguardo.
Cedute generosamente in deposito temporaneo per iniziativa di alcuni privati casalesi, tali opere andranno ad arricchire il percorso museale che già presenta diverse tele dello stesso pittore che, seppur molto prolifico in vita, cadde nell’oblio della critica e trovò la giusta valorizzazione soltanto a partire dal secolo scorso, con i pioneristici studi sull’arte casalese di Noemi Gabrielli (1935) e poi con la prima monografia a lui dedicata redatta da Roberto Carità (1949).
Tali opere verranno inserite nell’allestimento museale che già presenta numerose e notevoli opere di Guala, frutto perlopiù di donazioni, in grado di illustrare significativamente il percorso artistico dell’artista e il suo rapporto con la città e il territorio.
Guala realizzò dipinti di soggetto religioso di grande drammaticità, dedicandosi occasionalmente a soggetti storici e dando prova della propria abilità pittorica soprattutto nei ritratti, encomiastici e mistici.
Di origine casalese, la sua ricca produzione artistica, che abbraccia generi e tecniche diverse, dalla pittura ad olio all’affresco e spazia tra committenze religiose e laiche, si lega specialmente al territorio d’origine, pur inserendosi in un contesto culturale di riferimento più ampio.
La città stessa e il territorio casalese sono diretti testimoni dell’attività pittorica di Guala e ne conservano ancora innumerevoli testimonianze in loco. Palazzi pubblici e privati, chiese cittadine e e dei dintorni vantano cicli pittorici ad affresco di grande impatto scenografico e notevoli pale d’altare.
Numerosi saranno gli appuntamenti che verranno promossi e che permetteranno di conoscere il percorso artistico di Guala e di visionare patrimoni che ordinariamente rimangono celati al nostro sguardo.
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