Federico Bambini. Appunti di viaggio di un ragazzo speciale e della sua Arteterapeuta
Dal 28 Febbraio 2015 al 14 Marzo 2015
Arezzo
Luogo: Spazi di Via Cavour 85
Indirizzo: via Cavour 85
Curatori: Benedetta Piantini
Enti promotori:
- Comune di Arezzo
Telefono per informazioni: +39 348 852 5813
E-Mail info: benedettapiantini@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.OmbilicoArezzo.wordpress.com
Negli spazi di Via Cavour 85, ad Arezzo, inaugura sabato 28 febbraio 2015, alle ore 18, la mostra personale di Federico Bambini dal titolo Appunti di viaggio di un ragazzo speciale e della sua Arteterapeuta a cura diBenedetta Piantini. Il vernissage “La gabbianella e il gatto” sarà accompagnato dalla presentazione del libro “Un piccolo principe di nome Federico,” di Benedetta Piantini, edito da Libriliberi, 2014. Interverranno l’autrice, la Maestra in Arteterapia Lucilla Carucci e la Socia Fondatrice della casa editrice Libriliberi Elisabetta Olobardi.
L’esposizione, che gode del patrocinio del Comune di Arezzo, è organizzata da l’Associazione L’Ombelico in collaborazione con l’Associazione All Stars, la casa editrice LibriLiberi di Firenze, Vaegas Ideas development e Villa Margherita a Paradise for Artists in Tuscany.La mostra proseguirà, a ingresso gratuito, fino a sabato 14 marzo 2014 con il seguente orario: sabato dalle ore 16:30 alle ore 20:30 e dietro appuntamento chiamando 348 852 5813.
Tra gli eventi collaterali si segnala, sabato 7 marzo ore 18, “Educazione al talento”, tavola rotonda con: Psicologo Psicoterapeuta, Presidente dell’Associazione L’Ombelico, giudice onorario del Tribunale dei Minori Dott. Francesco Zarro, Presidente dell’Associazione All Stars Social Paolo Lucattini eVicepresidente dell’Associazione Autismo Toscana Andrea Laurenzi e sabato 14 marzo ore 18.00, “Arte plurale…arte partecipata”, quattro chiacchiere tra arte ed educazioneconArtista e Inventore dell’arte al plurale Giustino Caposciutti, Artista e Curatrice Danielle Villicana D’Annibale e Arteterapeuta Benedetta Piantini.
La loro storia inizia nel 2011, quando Benedetta incontra Federico a scuola e insieme iniziano un percorso di terapia utilizzando le immagini. Ben presto, le doti artistiche del ragazzo vengono allo scoperto e in un anno di lavoro completa le illustrazioni de “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupéry, rielaborandone gli originali.
La bellezza dei disegni, la forza, il colore, convincono Benedetta a proporre un secondo lavoro su “La Gabbianella e il gatto che le insegnò a volare” di Luis Sepulveda e Federico si impegna sul testo originale, privo di illustrazioni, creando le sue personali interpretazioni visive dei personaggi del libro e della storia.
Il risultato è ogni oltre aspettativa: non solo Federico trova un canale di comunicazione e di espressione che lo aiutano in modo sostanziale a infrangere la barriera della sua disabilità, ma scopre anche le sue ottime doti di artista in erba.
È un’esperienza umanamente emozionante e professionalmente vincente che Benedetta Piantini ha deciso di raccontare in un libro dal titolo “Un piccolo principe di nome Federico”.
Il cammino che Benedetta ha intrapreso con Federico è stato un cammino silenzioso fatto di una gestualità attenta e misurata che nel tempo ha reso la loro relazione così forte e rispettosa da dare la possibilità a Federico di essere sempre più presente nelle sue proprie opere, di prendere gradualmente il controllo della situazione fino a diventare totalmente autonomo.
Gli incontri di arteterapia sono diventati incontri d’arte dove si sviluppano capacità tecniche e si sperimentano nuovi linguaggi. Ad oggi Federico ha il suo spazio personale dove dipingere e raccontarsi dove godere di questo suo incredibile talento.
Scrive di lui Miguel Fabruccini, critico d’arte ed artista internazionale:
“La presentazione dei personaggi, lo sviluppo della trama ci appaiono in uno spazio frontale dove i piani orizzontale e verticale sono ricchi di variazioni cromatiche e posseggono la compiutezza materica del colore, illustrando gli stati d’animo nello svolgersi del percorso iniziatico.”
Federico Bambini è il ragazzo speciale. Oggi 19 anni, iscritto al Liceo Artistico di Arezzo, lui è amante dei libri e dei colori ed è autistico.
Benedetta Piantini, la terapeuta di Federico Bambini, ha una laurea in Lettere, specializzazione in Arteterapia al Centro Ricerche Europeo Terapie Espressive di Firenze e ha una passione per l’arte e una lunga esperienza da educatore di ragazzi con difficoltà. Svolge la sua attività all’interno de L’Ombelico, centro di ascolto e di aiuto alla persona con sede ad Arezzo, che lavora da anni con bambini e ragazzi che presentano difficoltà di apprendimento, di comportamento o disagi emotivi, genitori che si trovano in difficoltà nel gestire aspetti educativi o relazionali con i propri figli, adolescenti e adulti con problemi di dipendenze.
L’esposizione, che gode del patrocinio del Comune di Arezzo, è organizzata da l’Associazione L’Ombelico in collaborazione con l’Associazione All Stars, la casa editrice LibriLiberi di Firenze, Vaegas Ideas development e Villa Margherita a Paradise for Artists in Tuscany.La mostra proseguirà, a ingresso gratuito, fino a sabato 14 marzo 2014 con il seguente orario: sabato dalle ore 16:30 alle ore 20:30 e dietro appuntamento chiamando 348 852 5813.
Tra gli eventi collaterali si segnala, sabato 7 marzo ore 18, “Educazione al talento”, tavola rotonda con: Psicologo Psicoterapeuta, Presidente dell’Associazione L’Ombelico, giudice onorario del Tribunale dei Minori Dott. Francesco Zarro, Presidente dell’Associazione All Stars Social Paolo Lucattini eVicepresidente dell’Associazione Autismo Toscana Andrea Laurenzi e sabato 14 marzo ore 18.00, “Arte plurale…arte partecipata”, quattro chiacchiere tra arte ed educazioneconArtista e Inventore dell’arte al plurale Giustino Caposciutti, Artista e Curatrice Danielle Villicana D’Annibale e Arteterapeuta Benedetta Piantini.
La loro storia inizia nel 2011, quando Benedetta incontra Federico a scuola e insieme iniziano un percorso di terapia utilizzando le immagini. Ben presto, le doti artistiche del ragazzo vengono allo scoperto e in un anno di lavoro completa le illustrazioni de “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupéry, rielaborandone gli originali.
La bellezza dei disegni, la forza, il colore, convincono Benedetta a proporre un secondo lavoro su “La Gabbianella e il gatto che le insegnò a volare” di Luis Sepulveda e Federico si impegna sul testo originale, privo di illustrazioni, creando le sue personali interpretazioni visive dei personaggi del libro e della storia.
Il risultato è ogni oltre aspettativa: non solo Federico trova un canale di comunicazione e di espressione che lo aiutano in modo sostanziale a infrangere la barriera della sua disabilità, ma scopre anche le sue ottime doti di artista in erba.
È un’esperienza umanamente emozionante e professionalmente vincente che Benedetta Piantini ha deciso di raccontare in un libro dal titolo “Un piccolo principe di nome Federico”.
Il cammino che Benedetta ha intrapreso con Federico è stato un cammino silenzioso fatto di una gestualità attenta e misurata che nel tempo ha reso la loro relazione così forte e rispettosa da dare la possibilità a Federico di essere sempre più presente nelle sue proprie opere, di prendere gradualmente il controllo della situazione fino a diventare totalmente autonomo.
Gli incontri di arteterapia sono diventati incontri d’arte dove si sviluppano capacità tecniche e si sperimentano nuovi linguaggi. Ad oggi Federico ha il suo spazio personale dove dipingere e raccontarsi dove godere di questo suo incredibile talento.
Scrive di lui Miguel Fabruccini, critico d’arte ed artista internazionale:
“La presentazione dei personaggi, lo sviluppo della trama ci appaiono in uno spazio frontale dove i piani orizzontale e verticale sono ricchi di variazioni cromatiche e posseggono la compiutezza materica del colore, illustrando gli stati d’animo nello svolgersi del percorso iniziatico.”
Federico Bambini è il ragazzo speciale. Oggi 19 anni, iscritto al Liceo Artistico di Arezzo, lui è amante dei libri e dei colori ed è autistico.
Benedetta Piantini, la terapeuta di Federico Bambini, ha una laurea in Lettere, specializzazione in Arteterapia al Centro Ricerche Europeo Terapie Espressive di Firenze e ha una passione per l’arte e una lunga esperienza da educatore di ragazzi con difficoltà. Svolge la sua attività all’interno de L’Ombelico, centro di ascolto e di aiuto alla persona con sede ad Arezzo, che lavora da anni con bambini e ragazzi che presentano difficoltà di apprendimento, di comportamento o disagi emotivi, genitori che si trovano in difficoltà nel gestire aspetti educativi o relazionali con i propri figli, adolescenti e adulti con problemi di dipendenze.
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