Punti Cardinali Emozionali. Valeria Patrizi e Davide Dall'Osso

Punti Cardinali Emozionali. Valeria Patrizi e Davide Dall'Osso
Dal 16 Luglio 2021 al 25 Luglio 2021
Cortona | Arezzo
Luogo: Palazzo Ferretti
Indirizzo: Via Nazionale 47
Orari: mattina 10.00 alle 13.00; pomeriggio 17.00 alle 22.00
Curatori: Maria Vittorio Gozio
E-Mail info: atelier@davidedallosso.it
Dal 16 al 25 luglio 2021, nelle sale di Palazzo Ferretti, Cortona, (Arezzo), si tiene la mostra bipersonale di Valeria Patrizi e Davide Dall'Osso "Punti Cardinali Emozionali", a cura di Maria Vittorio Gozio.
L’hanno definito l’annus terribilis, questo 2020 che si è allungato fino alla primavera di quest’anno. Forse in questi lunghi mesi, la privazione più grande che abbiamo dovuto sopportare è stata quella di non poter viaggiare; dal piccolo viaggio fuori porta, al lungo viaggio alla ‘scoperta del mondo’. Noi tutti siamo figli di popoli di viaggiatori; da quando siamo comparsi sulla terra, l’essere in viaggio è stato una delle caratteristiche principali che ha definito la nostra specie.
Definiamo la nostra esistenza come ‘l’essere in viaggio’; ‘il cammino’ definisce la nostra vita lungo ‘il sentiero’ che mappa i luoghi emozionali che lo definiscono. ‘Compagni di viaggio’ sono le persone che incontriamo nel cammino e con i quali percorriamo tratti di quel cammino.
Siamo sempre in viaggio nel tempo e nelle emozioni; e come gli antichi viaggiatori avevano nel sole, la luna e nelle stelle i loro punti di navigazione astronomica, noi troviamo nell’arte quei punti di riferimento che ci permettono di mantenere la rotta, di non smarrirci lungo il cammino che è il viaggio della vita. È attraverso l’arte che definiamo i punti cardinali delle nostre mappe emozionali. Visitare i musei, frequentare i teatri, ascoltare la musica più diversa, andare nelle sale di cinema d’essai; le ‘costellazioni d’arte’ che appaiono questi luoghi, ci guidano per il mondo e ci aiutano a comprendere le nostre idee di giustizia, dolore, amore, svelandoci come i comportamenti emotivi influenzano il corso dell’interazione sociale e la costruzione di relazioni con l’insieme e con la natura e come danno significato alla nostra quotidianità.
Davide Dall’Osso e Valeria Patrizi unendo le loro opere in questa esposizione, non tracciano nuove rotte o mappe da farci seguire; le loro figure tra presenza e assenza sembrano mostrarci per un istante un cammino possibile tra le nostre emozioni, mostrandoci forse un’alternativa, la prospettiva che esistono infinite possibilità di scelta, di destino, in ogni uno di noi. E così le figure pittoriche femminili evanescenti della Patrizi accompagnate dai loro spiriti guida, che nelle sue grandi tele si rivelano a noi in forme animali, si uniscono alle ‘dissolvenze’ delle sculture umane pervase ‘dall’energia del femminile’ di Dall’osso, come le parti di una strada inconscia. Questo sentiero non si svela attraversando le camere che ospitano la mostra ma viene sussurrato, deve essere intuito. Qui il visitatore-viaggiatore, potrà perdersi per ritrovarsi, ignorare per riconoscere e riconoscersi improvvisamente.
Nel percorso della mostra la comunione tra le opere in continuo divenire di questi due artisti, ci racconta che per essere nel cammino dobbiamo essere nel cambiamento, nella condivisione, nella accettazione; perché solo accettando ciò che è differente da noi che ritroveremo noi stessi lungo il cammino.
Inaugurazione venerdì 16 luglio ore 18
L’hanno definito l’annus terribilis, questo 2020 che si è allungato fino alla primavera di quest’anno. Forse in questi lunghi mesi, la privazione più grande che abbiamo dovuto sopportare è stata quella di non poter viaggiare; dal piccolo viaggio fuori porta, al lungo viaggio alla ‘scoperta del mondo’. Noi tutti siamo figli di popoli di viaggiatori; da quando siamo comparsi sulla terra, l’essere in viaggio è stato una delle caratteristiche principali che ha definito la nostra specie.
Definiamo la nostra esistenza come ‘l’essere in viaggio’; ‘il cammino’ definisce la nostra vita lungo ‘il sentiero’ che mappa i luoghi emozionali che lo definiscono. ‘Compagni di viaggio’ sono le persone che incontriamo nel cammino e con i quali percorriamo tratti di quel cammino.
Siamo sempre in viaggio nel tempo e nelle emozioni; e come gli antichi viaggiatori avevano nel sole, la luna e nelle stelle i loro punti di navigazione astronomica, noi troviamo nell’arte quei punti di riferimento che ci permettono di mantenere la rotta, di non smarrirci lungo il cammino che è il viaggio della vita. È attraverso l’arte che definiamo i punti cardinali delle nostre mappe emozionali. Visitare i musei, frequentare i teatri, ascoltare la musica più diversa, andare nelle sale di cinema d’essai; le ‘costellazioni d’arte’ che appaiono questi luoghi, ci guidano per il mondo e ci aiutano a comprendere le nostre idee di giustizia, dolore, amore, svelandoci come i comportamenti emotivi influenzano il corso dell’interazione sociale e la costruzione di relazioni con l’insieme e con la natura e come danno significato alla nostra quotidianità.
Davide Dall’Osso e Valeria Patrizi unendo le loro opere in questa esposizione, non tracciano nuove rotte o mappe da farci seguire; le loro figure tra presenza e assenza sembrano mostrarci per un istante un cammino possibile tra le nostre emozioni, mostrandoci forse un’alternativa, la prospettiva che esistono infinite possibilità di scelta, di destino, in ogni uno di noi. E così le figure pittoriche femminili evanescenti della Patrizi accompagnate dai loro spiriti guida, che nelle sue grandi tele si rivelano a noi in forme animali, si uniscono alle ‘dissolvenze’ delle sculture umane pervase ‘dall’energia del femminile’ di Dall’osso, come le parti di una strada inconscia. Questo sentiero non si svela attraversando le camere che ospitano la mostra ma viene sussurrato, deve essere intuito. Qui il visitatore-viaggiatore, potrà perdersi per ritrovarsi, ignorare per riconoscere e riconoscersi improvvisamente.
Nel percorso della mostra la comunione tra le opere in continuo divenire di questi due artisti, ci racconta che per essere nel cammino dobbiamo essere nel cambiamento, nella condivisione, nella accettazione; perché solo accettando ciò che è differente da noi che ritroveremo noi stessi lungo il cammino.
Inaugurazione venerdì 16 luglio ore 18
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