Marco Neri
Dal 04 Dicembre 2021 al 27 Febbraio 2022
Ascoli Piceno
Luogo: Galleria d’Arte Contemporanea Osvaldo Licini
Indirizzo: Corso Giuseppe Mazzini 90
Orari: venerdì 15-18; sabato e domenica (festivi e prefestivi) 10-13 / 15-18 (La biglietteria chiude mezz'ora prima del museo)
Curatori: Alessandro Zechini
Costo del biglietto: intero 4 euro, ridotto 2 euro
Telefono per informazioni: +39 0736 298213
Sito ufficiale: http://galleriartecontemporanea.it
La Galleria d’Arte Contemporanea Osvaldo Licini di Ascoli Piceno, presenta la mostra dell’artista Marco Neri, vincitore della prima edizione del Premio Osvaldo Licini by Fainplast, il premio dedicato alla pittura italiana.
La mostra si compone di oltre quaranta opere, che variano per tecnica e tema: dalla tempera su carta del 2007 (Magna Carta), alla serie dei padiglioni del 2010 esposta nella sua interezza, formata da 26 tempere su carta e fino alla prima serie composta da 3 opere realizzate con lo scotch.
Il percorso prosegue con un altro tema fondamentale per l’artista, le bandiere. In mostra ce ne sono 12 rosse, omaggio all’opera Comizio di Giulio Turcato, realizzate nel 2012 con la tecnica del collage e 3 realizzate ad acrilico (Botswana, Micronesia, Estonia) nel 2016.
Il fulcro dell’esposizione è al secondo piano del Museo che ospita una serie inedita prodotta dall’artista per il Premio Osvaldo Licini by Fainplast, composta da 12 opere dal titolo Corso Magenta quasi a simboleggiare una via dell’arte che si sviluppa tra i dodici padiglioni nazionali della Biennale di Venezia ritratti con questo colore. Il rosso magenta non è soltanto un colore primario, che non deriva dalla mescolanza di altri colori, ma è anche il colore della camicia di Harald Szeemann che indossava aggirandosi all’interno dei giardini della Biennale di Venezia del 2001 da lui curata - dove Neri ha esposto sulla facciata del padiglione centrale (ex padiglione Italia) – e che diventava un punto di riferimento, una figura di contatto tra l’artista e il suo pubblico.
Il catalogo della mostra ruota intorno alla Biennale di Venezia, evento fondamentale sia per Licini che ha vinto il premio alla pittura nell’edizione del 1958 che per lo stesso Neri che, a distanza di 20 anni, rielabora un tema già affrontato. La serie intitolata Corso Magentapresente in mostra, all’interno del catalogo viene messa in relazione al tema delle bandiere e ad altri padiglioni prodotti in precedenza al fine di generare nel fruitore una visione unitaria e più completa dell’opera di Neri.
Il focus del Premio Osvaldo Licini by Fainplast, ispirato dall’opera del grande maestro marchigiano, è la pittura, medium d’elezione per Marco Neri che è stato decretato vincitore grazie alla segnalazione operata da parte di 34 esperti del mondo dell’arte che hanno avuto il compito di menzionare ognuno un singolo artista.
La scelta doveva essere fatta tenendo conto delle seguenti indicazioni: l’artista doveva essere nato in Italia o risiedervi, avere meno di sessantaquattro anni, occuparsi principalmente di pittura e aver fatto almeno due mostre di levatura internazionale.
Il vincitore è risultato l’artista con il maggior numero di segnalazioni ottenute.
Il premio è nato dalla volontà della Galleria d’Arte Contemporanea Osvaldo Licini, dall’azienda Fainplast, main sponsor dell’iniziativa, e dall’associazione Arte Contemporanea Picena di valorizzare la ricerca pittorica contemporanea in Italia all’interno dello spazio museale dedicato proprio al Maestro Licini.
Il curatore della mostra Alessandro Zechini ha così commentato la vittoria di Marco Neri: “Siamo molto lieti che questa scelta fatta da esperti del settore abbia messo in luce un artista di enorme talento che ha iniziato il suo percorso negli anni Novanta distinguendosi per una ricerca pittorica volta all'essenzialità, svincolandosi dagli eccessivi virtuosismi pittorici, tipici di quegli anni e dalle ricerche verso altre forme di espressione artistica. Marco Neri è un protagonista della pittura europea, che è riuscito a superare attraverso la sua personale visione, fatta di sottrazioni cromatiche e formali, la distinzione tra figurazione e astrazione. Sarà interessante vedere la sua pittura esposta all’interno della Galleria d’Arte Contemporanea Osvaldo Licini, che per Neri è un autore di riferimento del ‘900, insieme a Morandi, Sironi e Guidi”.
Anche Roberta Faraotti, alla guida insieme al fratello Daniele e al padre Battista di Fainplast, main sponsor del Premio e azienda ascolana leader mondiale nella produzione di compound, che da sempre sostiene e valorizza l’arte, la storia e la cultura del territorio, afferma: “Siamo felici che sia Marco Neri il vincitore di questa prima edizione del Premio Osvaldo Licini by Fainplast che siamo onorati di poter sostenere, perché è nato con l’obiettivo condiviso da tutti i soggetti convolti di creare un’iniziativa che possa crescere nel corso degli anni e richiamare visitatori e turisti in città. Dedicare un premio ad un artista come Osvaldo Licini esprime la volontà di far diventare Ascoli Piceno anche un centro di promozione dell’arte contemporanea e ci auguriamo che possa contribuire a supportare la sua candidatura a Capitale della Cultura 2024”.
In occasione della mostra di Marco Neri e della prima edizione del Premio saranno presentate una serie di conferenze e incontri, che si terranno durante i tre mesi di apertura, in cui verrà coinvolto anche l’artista per raccontare i temi della sua poetica e insieme alcune significative opere della storia dell’arte.
All’interno della Galleria d’Arte Contemporanea Osvaldo Licini è possibile visitare oltre la mostra del Premio Osvaldo Licini by Fainplast, la collezione permanente del Museo composta da 40 dipinti e 38 disegni del Maestro Osvaldo Licini e dalla collezione d’arte moderna e contemporanea Celi Hellstrom con opere di Fontana, Matta, Hartung, Morandi, De Pisis e Severini.
Marco Neri diplomato all'Istituto d'Arte di Forlì e all'Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1992, inizia ad esporre alla fine degli anni '80. Fin dagli esordi l'atteggiamento dell'artista è marcatamente improntato al recupero della pittura.
Nel 1987 debutta tra i giovani artisti italiani di "Indagine '87" a Palazzo Re Enzo, Bologna. Partecipa successivamente a numerose esposizioni in Italia e all'estero, tra le quali "Intercity Uno" alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia (1990), "Cambio di guardia" allo Studio d'Arte Cannaviello di Milano (1995), "Martiri e Santi" alla Galleria L'Attico di Roma (1996) e "Pittura" al Castello di Rivara di Torino (1997). Seguono "Figuration" al Rupertinum Museum di Salisburgo e al Museion di Bolzano (1999/2000), "Futurama" al Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato (2000) e "Premio Michetti-Differenti prospettive in Pittura" al Museo Michetti di Francavilla (2000). Nel 2001 tiene una personale (con A. Salvino) allo Spazio Aperto della Galleria d'Arte Moderna di Bologna e nello stesso anno, su invito di Harald Szeemann, partecipa alla 49° Edizione della Biennale di Venezia "Platea dell'Umanità". Nel 2020 espone nella
mostra “Distanziamenti” alla Galleria d’Arte Contemporanea Osvaldo Licini di Ascoli Piceno, segue EX4 nel 2021 alla Pinacoteca Nazionale di Bologna, con Pierpaolo Campanini, Andrea Facco, Alessandro Pessoli e Leonardo Pivi. Dal 2001 unisce all'attività artistica quella di Docente, prima di Pittura all'Accademia di Belle Arti di Ravenna, poi di Cromatologia e di Tecniche e Tecnologie della Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Foggia e nuovamente di Pittura al Biennio Specialistico dell'Accademia di Belle Arti di Lecce. Tra le principali mostre personali: "Rinverdire il classico" e "Sostenere lo sguardo" alla Galleria Fabjbasaglia di Rimini (nel 1995 e 1998); "Skyline" alla Galleria Haus-Schneider di Karlsruhe (1998); "Windows 99" alla Galleria dell'Immagine dei Musei Comunali di Rimini e alla Galleria Hubner di Francoforte (1999); "Come into my room" alla Galleria Hil- ger/Artlab di Vienna (2000);"Io spazio" alla Galleria Alberto Peola di Torino (2002); "Malerei" al DiozesanMuseum di Monaco di Baviera (2002); "Nessun Dogma" alla Galleria Emilio Mazzoli di Modena (2004); "Mars Black" alla Lucas Schoormans Gallery di New York (2006); "Omissis" al Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato (2006); "Underworld" alla Galleria Alfonso Artiaco di Napoli (2010); "Giardini" alla Galleria Pack di Milano (2011); "Passante incrociato" al Centro Arti Visive della Fondazione Pescheria di Pesaro (2012); "Marcobaleno" alla Galleria Alfonso Ar- tiaco di Napoli (2014); "I giardini di marco" al MuseoLaboratorio di Città Sant'Angelo (2015); "#studiolacittà" (con L. Pancrazzi) a Studio la Città di Verona (2016); “Marco Neri / DUCT TAPE” al Palazzo Tupputi, Bisceglie (2018); “Di scooter de pictura” alla A+B Gallery (2021).
Vive e lavora a Lecce.
Inaugurazione 4 dicembre 2021 ore 18
La mostra si compone di oltre quaranta opere, che variano per tecnica e tema: dalla tempera su carta del 2007 (Magna Carta), alla serie dei padiglioni del 2010 esposta nella sua interezza, formata da 26 tempere su carta e fino alla prima serie composta da 3 opere realizzate con lo scotch.
Il percorso prosegue con un altro tema fondamentale per l’artista, le bandiere. In mostra ce ne sono 12 rosse, omaggio all’opera Comizio di Giulio Turcato, realizzate nel 2012 con la tecnica del collage e 3 realizzate ad acrilico (Botswana, Micronesia, Estonia) nel 2016.
Il fulcro dell’esposizione è al secondo piano del Museo che ospita una serie inedita prodotta dall’artista per il Premio Osvaldo Licini by Fainplast, composta da 12 opere dal titolo Corso Magenta quasi a simboleggiare una via dell’arte che si sviluppa tra i dodici padiglioni nazionali della Biennale di Venezia ritratti con questo colore. Il rosso magenta non è soltanto un colore primario, che non deriva dalla mescolanza di altri colori, ma è anche il colore della camicia di Harald Szeemann che indossava aggirandosi all’interno dei giardini della Biennale di Venezia del 2001 da lui curata - dove Neri ha esposto sulla facciata del padiglione centrale (ex padiglione Italia) – e che diventava un punto di riferimento, una figura di contatto tra l’artista e il suo pubblico.
Il catalogo della mostra ruota intorno alla Biennale di Venezia, evento fondamentale sia per Licini che ha vinto il premio alla pittura nell’edizione del 1958 che per lo stesso Neri che, a distanza di 20 anni, rielabora un tema già affrontato. La serie intitolata Corso Magentapresente in mostra, all’interno del catalogo viene messa in relazione al tema delle bandiere e ad altri padiglioni prodotti in precedenza al fine di generare nel fruitore una visione unitaria e più completa dell’opera di Neri.
Il focus del Premio Osvaldo Licini by Fainplast, ispirato dall’opera del grande maestro marchigiano, è la pittura, medium d’elezione per Marco Neri che è stato decretato vincitore grazie alla segnalazione operata da parte di 34 esperti del mondo dell’arte che hanno avuto il compito di menzionare ognuno un singolo artista.
La scelta doveva essere fatta tenendo conto delle seguenti indicazioni: l’artista doveva essere nato in Italia o risiedervi, avere meno di sessantaquattro anni, occuparsi principalmente di pittura e aver fatto almeno due mostre di levatura internazionale.
Il vincitore è risultato l’artista con il maggior numero di segnalazioni ottenute.
Il premio è nato dalla volontà della Galleria d’Arte Contemporanea Osvaldo Licini, dall’azienda Fainplast, main sponsor dell’iniziativa, e dall’associazione Arte Contemporanea Picena di valorizzare la ricerca pittorica contemporanea in Italia all’interno dello spazio museale dedicato proprio al Maestro Licini.
Il curatore della mostra Alessandro Zechini ha così commentato la vittoria di Marco Neri: “Siamo molto lieti che questa scelta fatta da esperti del settore abbia messo in luce un artista di enorme talento che ha iniziato il suo percorso negli anni Novanta distinguendosi per una ricerca pittorica volta all'essenzialità, svincolandosi dagli eccessivi virtuosismi pittorici, tipici di quegli anni e dalle ricerche verso altre forme di espressione artistica. Marco Neri è un protagonista della pittura europea, che è riuscito a superare attraverso la sua personale visione, fatta di sottrazioni cromatiche e formali, la distinzione tra figurazione e astrazione. Sarà interessante vedere la sua pittura esposta all’interno della Galleria d’Arte Contemporanea Osvaldo Licini, che per Neri è un autore di riferimento del ‘900, insieme a Morandi, Sironi e Guidi”.
Anche Roberta Faraotti, alla guida insieme al fratello Daniele e al padre Battista di Fainplast, main sponsor del Premio e azienda ascolana leader mondiale nella produzione di compound, che da sempre sostiene e valorizza l’arte, la storia e la cultura del territorio, afferma: “Siamo felici che sia Marco Neri il vincitore di questa prima edizione del Premio Osvaldo Licini by Fainplast che siamo onorati di poter sostenere, perché è nato con l’obiettivo condiviso da tutti i soggetti convolti di creare un’iniziativa che possa crescere nel corso degli anni e richiamare visitatori e turisti in città. Dedicare un premio ad un artista come Osvaldo Licini esprime la volontà di far diventare Ascoli Piceno anche un centro di promozione dell’arte contemporanea e ci auguriamo che possa contribuire a supportare la sua candidatura a Capitale della Cultura 2024”.
In occasione della mostra di Marco Neri e della prima edizione del Premio saranno presentate una serie di conferenze e incontri, che si terranno durante i tre mesi di apertura, in cui verrà coinvolto anche l’artista per raccontare i temi della sua poetica e insieme alcune significative opere della storia dell’arte.
All’interno della Galleria d’Arte Contemporanea Osvaldo Licini è possibile visitare oltre la mostra del Premio Osvaldo Licini by Fainplast, la collezione permanente del Museo composta da 40 dipinti e 38 disegni del Maestro Osvaldo Licini e dalla collezione d’arte moderna e contemporanea Celi Hellstrom con opere di Fontana, Matta, Hartung, Morandi, De Pisis e Severini.
Marco Neri diplomato all'Istituto d'Arte di Forlì e all'Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1992, inizia ad esporre alla fine degli anni '80. Fin dagli esordi l'atteggiamento dell'artista è marcatamente improntato al recupero della pittura.
Nel 1987 debutta tra i giovani artisti italiani di "Indagine '87" a Palazzo Re Enzo, Bologna. Partecipa successivamente a numerose esposizioni in Italia e all'estero, tra le quali "Intercity Uno" alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia (1990), "Cambio di guardia" allo Studio d'Arte Cannaviello di Milano (1995), "Martiri e Santi" alla Galleria L'Attico di Roma (1996) e "Pittura" al Castello di Rivara di Torino (1997). Seguono "Figuration" al Rupertinum Museum di Salisburgo e al Museion di Bolzano (1999/2000), "Futurama" al Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato (2000) e "Premio Michetti-Differenti prospettive in Pittura" al Museo Michetti di Francavilla (2000). Nel 2001 tiene una personale (con A. Salvino) allo Spazio Aperto della Galleria d'Arte Moderna di Bologna e nello stesso anno, su invito di Harald Szeemann, partecipa alla 49° Edizione della Biennale di Venezia "Platea dell'Umanità". Nel 2020 espone nella
mostra “Distanziamenti” alla Galleria d’Arte Contemporanea Osvaldo Licini di Ascoli Piceno, segue EX4 nel 2021 alla Pinacoteca Nazionale di Bologna, con Pierpaolo Campanini, Andrea Facco, Alessandro Pessoli e Leonardo Pivi. Dal 2001 unisce all'attività artistica quella di Docente, prima di Pittura all'Accademia di Belle Arti di Ravenna, poi di Cromatologia e di Tecniche e Tecnologie della Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Foggia e nuovamente di Pittura al Biennio Specialistico dell'Accademia di Belle Arti di Lecce. Tra le principali mostre personali: "Rinverdire il classico" e "Sostenere lo sguardo" alla Galleria Fabjbasaglia di Rimini (nel 1995 e 1998); "Skyline" alla Galleria Haus-Schneider di Karlsruhe (1998); "Windows 99" alla Galleria dell'Immagine dei Musei Comunali di Rimini e alla Galleria Hubner di Francoforte (1999); "Come into my room" alla Galleria Hil- ger/Artlab di Vienna (2000);"Io spazio" alla Galleria Alberto Peola di Torino (2002); "Malerei" al DiozesanMuseum di Monaco di Baviera (2002); "Nessun Dogma" alla Galleria Emilio Mazzoli di Modena (2004); "Mars Black" alla Lucas Schoormans Gallery di New York (2006); "Omissis" al Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato (2006); "Underworld" alla Galleria Alfonso Artiaco di Napoli (2010); "Giardini" alla Galleria Pack di Milano (2011); "Passante incrociato" al Centro Arti Visive della Fondazione Pescheria di Pesaro (2012); "Marcobaleno" alla Galleria Alfonso Ar- tiaco di Napoli (2014); "I giardini di marco" al MuseoLaboratorio di Città Sant'Angelo (2015); "#studiolacittà" (con L. Pancrazzi) a Studio la Città di Verona (2016); “Marco Neri / DUCT TAPE” al Palazzo Tupputi, Bisceglie (2018); “Di scooter de pictura” alla A+B Gallery (2021).
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