Fuori Luogo di Aurora Avvantaggiato

Aurora Avvantaggiato, Fuori Luogo, 2022, grafite su pietra di muretto a secco
Dal 7 December 2022 al 18 December 2022
Locorotondo | Bari
Luogo: 1m2 (Un Metro Quadro)
Indirizzo: Via Dura 4
Curatori: Graziella Melania Geraci
Sito ufficiale: http://www.1m2.it
Ultimo appuntamento per il 2022 con l’arte contemporanea per 1m2 (Un Metro Quadro) che mercoledì 7 dicembre dalle ore 19.30, presenta Fuori Luogo di Aurora Avvantaggiato a cura di Graziella Melania Geraci. Le opere dell’artista tarantina saranno visibili contemporaneamente negli spazi di Martino Pezzolla, Giordano Santoro e Michele D’Amico, nei centri storici di Martina Franca e di Locorotondo portando l’arte contemporanea nel quotidiano andirivieni cittadino. Attraverso le vetrine, aperte su strada 24 ore su 24, saranno visibili le pietre di un muretto a secco sulle quali è disegnato un edificio enorme abbandonato, il Gran Hotel Castello, una realtà dell’incompiuto presente nella periferia di Martina Franca. La presenza ingombrante sembra aver assunto la valenza di un paesaggio inconsapevole e atavico, non più percepito come estraneo alla visione del passante. Il lavoro raccoglie le riflessioni dell’artista sulle diverse modalità costruttive e i relativi materiali, la pietra ancora viva e resistente delle costruzioni a secco e il cemento dell’abusivismo, dell’abbandono e dell’incompiuto, un artificio che la stessa natura del luogo sembra rifiutare. Le immagini dell’edificio e la pietra naturale coesistono, sono in simbiosi e contemporaneamente in antitesi in un racconto che sottilmente inganna e rapisce.
La mostra di Aurora Avvataggiato rimarrà visibile dal 7 al 18 dicembre.
L’opening si terrà a 1m2 di Locorotondo in Via Dura 4, mercoledì 7 dicembre dalle ore 19.30 con brindisi offerti dalla cantina Giustini.
Aurora Avvantaggiato (Taranto 1994) scultrice ed artista visiva, vive e lavora tra Taranto e Grottaglie, dove è co-fondatrice di Cave Contemporary, studio di coworking e ceramica artistica contemporanea. Nel 2018 lavora a Bruxelles presso lo studio di Hans Op de Beeck, artista visuale, vincitore del premio Pino Pascali 2017. Tra le esperienze artistiche di rilievo nel 2021 la bi-personale “Geostruzione” a cura di Nicola Zito, spazio Microba (Bari), la collettiva Paratissima Nice & Fair, Liquid Reality- Nuovi Immaginari nell’Era dell’Antropocene, a cura di Eleni Kosmidou, Benedetta Nassini, Jennifer Regalia, Ex Artiglieria, Torino, della quale vincitrice del premio paratissima, e la XXIV EDIZIONE Simposio Internazionale di Scultura su Pietra del Friuli Venezia Giulia, curata da Circolo Culturale Il Faro, Vergnacco, Reana del Rojale (Udine). Tema centrale della sua ricerca è l’abbandono declinato in spreco (di spazio, risorse ed economia), in decadenza (culturale, intellettuale e della qualità della vita), in nome di un progresso che distorce e disconosce il senso autentico di concetti come bene comune, di progettazione e utilizzo sostenibile delle risorse del nostro micro e macro cosmo di riferimento.
La mostra di Aurora Avvataggiato rimarrà visibile dal 7 al 18 dicembre.
L’opening si terrà a 1m2 di Locorotondo in Via Dura 4, mercoledì 7 dicembre dalle ore 19.30 con brindisi offerti dalla cantina Giustini.
Aurora Avvantaggiato (Taranto 1994) scultrice ed artista visiva, vive e lavora tra Taranto e Grottaglie, dove è co-fondatrice di Cave Contemporary, studio di coworking e ceramica artistica contemporanea. Nel 2018 lavora a Bruxelles presso lo studio di Hans Op de Beeck, artista visuale, vincitore del premio Pino Pascali 2017. Tra le esperienze artistiche di rilievo nel 2021 la bi-personale “Geostruzione” a cura di Nicola Zito, spazio Microba (Bari), la collettiva Paratissima Nice & Fair, Liquid Reality- Nuovi Immaginari nell’Era dell’Antropocene, a cura di Eleni Kosmidou, Benedetta Nassini, Jennifer Regalia, Ex Artiglieria, Torino, della quale vincitrice del premio paratissima, e la XXIV EDIZIONE Simposio Internazionale di Scultura su Pietra del Friuli Venezia Giulia, curata da Circolo Culturale Il Faro, Vergnacco, Reana del Rojale (Udine). Tema centrale della sua ricerca è l’abbandono declinato in spreco (di spazio, risorse ed economia), in decadenza (culturale, intellettuale e della qualità della vita), in nome di un progresso che distorce e disconosce il senso autentico di concetti come bene comune, di progettazione e utilizzo sostenibile delle risorse del nostro micro e macro cosmo di riferimento.
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