Il Novecento di Catarsini. Dalla macchia alla macchina

Il Novecento di Catarsini. Dalla macchia alla macchina
Dal 26 June 2025 al 18 July 2025
Firenze
Luogo: Palazzo Sacrati Strozzi
Indirizzo: Piazza del Duomo 10
Orari: da LU a VE ore 10-12.30 e 14-16.30, SA ore 10-12.30 Visite guidate il giorno dell’inaugurazione
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per prevendita: +39 342 1684031
Telefono per informazioni: +39 055.4385616
E-Mail info: info@fondazionecatarsini.com
Sito ufficiale: http://www.fondazionecatarsini.com
La Fondazione Alfredo Catarsini 1899 compie cinque anni e per celebrare l’avvenimento organizza una mostra d’arte itinerante dedicata ad Alfredo Catarsini che parte proprio da Firenze, città che vanta il più alto numero di esposizioni dell’Artista dopo la natia Viareggio. L’esposizione presenta caratteristiche innovative per rendere i luoghi di cultura più inclusivi e l'arte sempre più accessibile. La metodica originale messa a punto dalla Fondazione Catarsini, in particolare rivolta alle persone con disabilità visiva e applicata per la prima volta proprio in questa mostra e al suo percorso, sarà svelata in anteprima in occasione dell'inaugurazione, quando sarà possibile effettuare anche una esercitazione "al buio".
Il Novecento di Catarsini. Dalla macchia alla macchina, questo il titolo dell’esposizione, sarà inaugurata giovedì 26 giugno alle 16, nella sede della Giunta Regionale della Toscana, a Palazzo Sacrati Strozzi, in Piazza del Duomo a Firenze; poi nell'estate 2025 toccherà altre importanti città della Toscana con lo scopo di riscoprire, attraverso l'arte di Catarsini, il patrimonio artistico della regione del Novecento creando così occasioni per conoscere luoghi, arte, storia della nostra terra.
Al taglio del nastro saranno presenti Eugenio Giani (Presidente della Regione Toscana), Elena Martinelli (Presidente della Fondazione Alfredo Catarsini 1899 ETS), Cristina Acidini (Presidente dell’Accademia delle arti del disegno di Firenze) e gli storici dell’arte Lucia Mannini e Rodolfo Bona; all’inaugurazione farà seguito una visita guidata anche per persone con disabilità visiva.
«La proposta espositiva itinerante che presentiamo – dice Giani - è caratterizzata e resa più preziosa dal suo essere interamente inclusiva e accessibile, in ognuna delle sue sedi, anche ad un pubblico con disabilità visive; arricchita da un laboratorio esperienziale messo a disposizione dei visitatori e realizzato con il supporto della Stamperia Braille della Regione, grazie alla collaborazione da tempo avviata con la Fondazione Catarsini. L’Artista ci ha lasciato un’opera che ha attraversato il Novecento, a partire dai primi fertili incontri con protagonisti quali Amedeo Modigliani e Filippo Tommaso Marinetti, nelle inquietudini del Futurismo e delle altre avanguardie. E di sicuro ha saputo dare sostanza a una frase di Lorenzo Viani, di cui ha fatto tesoro fin dagli anni del Regio Istituto d’Arte di Lucca: ‘Non si diventa artisti andando dentro le accademie, ma l’arte va vissuta totalmente’».
Arricchita e completata dal catalogo con i testi di Giani, Martinelli, Acidini, Mannini, Bona, Gloria Chiarini, Elena Pontiggia, Sandro Gorra e Claudia Menichini, la mostra itinerante propone una selezione di 53 opere - fra dipinti e disegni – raffiguranti paesaggi, darsene, marine, cantieri, ritratti, nature morte – realizzate tra gli anni ’30 e gli anni ’80 del Novecento per raccontare il cammino artistico di Alfredo Catarsini (Viareggio 1899-1993), partito da dipinti di derivazione macchiaiola e postimpressionista e proseguito attraverso esperienze segnate dal gusto dei primitivi e dal richiamo all’ordine, per approdare alle forme volumetriche e plastiche degli anni Trenta e alle grandi composizioni a soggetto storico e religioso realizzate fra 1936 e 1948.
Nel secondo dopoguerra il suo percorso è caratterizzato da sperimentazioni, con le opere del periodo del suo Riflessismo, da rotture formali e dalla temperatura espressiva in cui si è incubato il realismo esistenziale italiano degli anni Cinquanta.
Quindi a partire dal 1948, Catarsini sviluppa una nuova forma espressiva incentrata sul difficile rapporto tra natura, uomo e macchina - ribattezzato Simbolismo meccanico e caratterizzato da pitture che raffigurano complessi ingranaggi -, un tema divenuto sempre più urgente nel secondo dopoguerra e oggi di grande attualità.
Da segnalare che tra le opere di Catarsini a Palazzo Sacrati Strozzi, vi sarà anche Il grano della bonifica lucchese, il grande dipinto su tela (cm 233 x 300) con cui l’Artista prese parte nel 1940 alla seconda edizione del "Premio Cremona" e che normalmente lo si può ammirare a Villa Bertelli di Forte dei Marmi.
Tra le novità presenti in mostra, anche tre dipinti – Mare agitato del 1969, Ritratto di un allievo del 1951 e Capanni sul mare del 1936 – che sono stati ritrovati recentemente sul mercato e vengono qui proposti per la prima volta dopo molto tempo.
Nata alla fine di giugno del 2020, con l’intento di studiare e valorizzare l’opera di Alfredo Catarsini, la Fondazione che porta il suo nome «si è ritrovata presto "in cammino", alzando continuamente l’asticella dei propri obiettivi, puntando dritta all’abbattimento di quelle barriere che ancora impediscono la piena accessibilità ai luoghi dell’arte, soprattutto alle persone con disabilità visiva» scrive Elena Martinelli nella prefazione del catalogo.
Infatti, dopo i primi due anni trascorsi tra mostre e convegni dedicati all’artista viareggino, alla fine di marzo 2023, in collaborazione con il Touring Club Italiano, è nato il Cammino i luoghi di Catarsini, percorso che abbraccia Lucchesia e Versilia, percorribile in autonomia, con qualsiasi mezzo, che attualmente comprende 8 tappe con 10 sedi espositive dove si incontrano le testimonianze dell’opera dell’Artista. La particolarità del Cammino è che si tratta dell’unico in Italia interamente accessibile anche a persone con disabilità visiva, recentemente presentato al Giubileo delle persone con disabilità.
Inoltre, in cinque delle tappe del Cammino sono allestiti dei Laboratori esperienziali per persone con disabilità visive, ognuno con un’opera tattilmente esplorabile che reinterpreta un’opera esposta di Catarsini allestiti con elaborati realizzati dagli studenti partecipanti al XXII e XXIII premio Catarsini. In definitiva, il Cammino I luoghi di Catarsini è una grande mostra diffusa permanente di una cinquantina di opere dell’Artista, oggi fruibili da un pubblico più vasto che in passato.
Inaugurazione GI 26.06.2025 ore 16
Il Novecento di Catarsini. Dalla macchia alla macchina, questo il titolo dell’esposizione, sarà inaugurata giovedì 26 giugno alle 16, nella sede della Giunta Regionale della Toscana, a Palazzo Sacrati Strozzi, in Piazza del Duomo a Firenze; poi nell'estate 2025 toccherà altre importanti città della Toscana con lo scopo di riscoprire, attraverso l'arte di Catarsini, il patrimonio artistico della regione del Novecento creando così occasioni per conoscere luoghi, arte, storia della nostra terra.
Al taglio del nastro saranno presenti Eugenio Giani (Presidente della Regione Toscana), Elena Martinelli (Presidente della Fondazione Alfredo Catarsini 1899 ETS), Cristina Acidini (Presidente dell’Accademia delle arti del disegno di Firenze) e gli storici dell’arte Lucia Mannini e Rodolfo Bona; all’inaugurazione farà seguito una visita guidata anche per persone con disabilità visiva.
«La proposta espositiva itinerante che presentiamo – dice Giani - è caratterizzata e resa più preziosa dal suo essere interamente inclusiva e accessibile, in ognuna delle sue sedi, anche ad un pubblico con disabilità visive; arricchita da un laboratorio esperienziale messo a disposizione dei visitatori e realizzato con il supporto della Stamperia Braille della Regione, grazie alla collaborazione da tempo avviata con la Fondazione Catarsini. L’Artista ci ha lasciato un’opera che ha attraversato il Novecento, a partire dai primi fertili incontri con protagonisti quali Amedeo Modigliani e Filippo Tommaso Marinetti, nelle inquietudini del Futurismo e delle altre avanguardie. E di sicuro ha saputo dare sostanza a una frase di Lorenzo Viani, di cui ha fatto tesoro fin dagli anni del Regio Istituto d’Arte di Lucca: ‘Non si diventa artisti andando dentro le accademie, ma l’arte va vissuta totalmente’».
Arricchita e completata dal catalogo con i testi di Giani, Martinelli, Acidini, Mannini, Bona, Gloria Chiarini, Elena Pontiggia, Sandro Gorra e Claudia Menichini, la mostra itinerante propone una selezione di 53 opere - fra dipinti e disegni – raffiguranti paesaggi, darsene, marine, cantieri, ritratti, nature morte – realizzate tra gli anni ’30 e gli anni ’80 del Novecento per raccontare il cammino artistico di Alfredo Catarsini (Viareggio 1899-1993), partito da dipinti di derivazione macchiaiola e postimpressionista e proseguito attraverso esperienze segnate dal gusto dei primitivi e dal richiamo all’ordine, per approdare alle forme volumetriche e plastiche degli anni Trenta e alle grandi composizioni a soggetto storico e religioso realizzate fra 1936 e 1948.
Nel secondo dopoguerra il suo percorso è caratterizzato da sperimentazioni, con le opere del periodo del suo Riflessismo, da rotture formali e dalla temperatura espressiva in cui si è incubato il realismo esistenziale italiano degli anni Cinquanta.
Quindi a partire dal 1948, Catarsini sviluppa una nuova forma espressiva incentrata sul difficile rapporto tra natura, uomo e macchina - ribattezzato Simbolismo meccanico e caratterizzato da pitture che raffigurano complessi ingranaggi -, un tema divenuto sempre più urgente nel secondo dopoguerra e oggi di grande attualità.
Da segnalare che tra le opere di Catarsini a Palazzo Sacrati Strozzi, vi sarà anche Il grano della bonifica lucchese, il grande dipinto su tela (cm 233 x 300) con cui l’Artista prese parte nel 1940 alla seconda edizione del "Premio Cremona" e che normalmente lo si può ammirare a Villa Bertelli di Forte dei Marmi.
Tra le novità presenti in mostra, anche tre dipinti – Mare agitato del 1969, Ritratto di un allievo del 1951 e Capanni sul mare del 1936 – che sono stati ritrovati recentemente sul mercato e vengono qui proposti per la prima volta dopo molto tempo.
Nata alla fine di giugno del 2020, con l’intento di studiare e valorizzare l’opera di Alfredo Catarsini, la Fondazione che porta il suo nome «si è ritrovata presto "in cammino", alzando continuamente l’asticella dei propri obiettivi, puntando dritta all’abbattimento di quelle barriere che ancora impediscono la piena accessibilità ai luoghi dell’arte, soprattutto alle persone con disabilità visiva» scrive Elena Martinelli nella prefazione del catalogo.
Infatti, dopo i primi due anni trascorsi tra mostre e convegni dedicati all’artista viareggino, alla fine di marzo 2023, in collaborazione con il Touring Club Italiano, è nato il Cammino i luoghi di Catarsini, percorso che abbraccia Lucchesia e Versilia, percorribile in autonomia, con qualsiasi mezzo, che attualmente comprende 8 tappe con 10 sedi espositive dove si incontrano le testimonianze dell’opera dell’Artista. La particolarità del Cammino è che si tratta dell’unico in Italia interamente accessibile anche a persone con disabilità visiva, recentemente presentato al Giubileo delle persone con disabilità.
Inoltre, in cinque delle tappe del Cammino sono allestiti dei Laboratori esperienziali per persone con disabilità visive, ognuno con un’opera tattilmente esplorabile che reinterpreta un’opera esposta di Catarsini allestiti con elaborati realizzati dagli studenti partecipanti al XXII e XXIII premio Catarsini. In definitiva, il Cammino I luoghi di Catarsini è una grande mostra diffusa permanente di una cinquantina di opere dell’Artista, oggi fruibili da un pubblico più vasto che in passato.
Inaugurazione GI 26.06.2025 ore 16
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