Ligabue a Bergamo. Nei dipinti della collezione della Banca Popolare di Bergamo
Dal 05 Ottobre 2013 al 06 Ottobre 2013
Bergamo
Luogo: Banca Popolare di Bergamo
Indirizzo: piazza Vittorio Veneto 8
Orari: sabato 10-18; domenica 10-16
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 320 8015469
E-Mail info: info@ babelecomunicazione.it
Sito ufficiale: http://www.babelecomunicazione.it
In occasione della XII edizione di “Invito a Palazzo”, la manifestazione promossa da ABI – Associazione Bancaria Italiana che ogni anno apre le porte dei palazzi storici delle banche italiane con i loro straordinari patrimoni artistici e architettonici, la Banca Popolare di Bergamo offre l’opportunità al pubblico di lasciarsi incantare e travolgere dalla poesia arcaica e struggente di cinque straordinari dipinti di Antonio Ligabue, custoditi nella collezione dell’istituto bancario e quindi normalmente non accessibili al pubblico.
La pittura come necessità fisica e istinto dirompente, e quindi il legame tra arte e vita, e una straordinaria empatia – quasi un’identificazione totale ("Io gli animali so come sono fatti anche dentro" diceva Ligabue) - con il mondo della natura, sono le chiavi di lettura che accompagnano come un filo rosso tra le opere esposte che, insieme, costituiscono un “concentrato” esemplare dei temi frequentati dall’artista. A superare gli stereotipi critici nei quali l’arte di Ligabue è rimasta, e rimane spesso tuttora, imprigionata: naïf o grande espressionista, arte e follia, umanità e bestialità.
L’incontro con Ligabue è da subito ravvicinato, grazie al disarmante Il GrandeAutoritratto in cui il pittore si presenta proprio così come si sente con un esito insieme grandioso e grottesco: alla posa impacciata fa da controcanto il viso segnato dalla lotta con la vita e da paure e inquietudini interiori, mentre tutto intorno esplode la poesia fantastica della natura che passa senza soluzione di continuità, e con altrettanta verità, dalla realtà alla tela e viceversa.
Si prosegue con l’immersione nel celebre bestiario di Ligabue, con la sua energia vitale e cromatica: dalla forza drammatica e primordiale di Leone e zebra in lotta che si propaga nella foresta agitandola di un frenetico fuggire di animali, alle scene di vita campestre di Cavalli con Castelloe dei due dipinti raffigurantiAratura con buoi, in cui impastando i blu, i gialli, i verdi e le terre, il pittore sembra condividere la fatica dei buoi che trascinano l’aratro a margine di fiabeschi villaggi, coronati dalle torri di chiese e castelli.
Un’immersione, quindi, nella pittura di Ligabue nell’insolita cornice del prestigioso spazio progettato da Luigi Angelini agli inizi degli anni ’20, che da allora ospita la Sede della Banca Popolare di Bergamo: “Un luogo di lavoro trasformato per due giorni in uno spazio museale liberamente accessibile a cittadini e turisti – sottolinea Osvaldo Ranica, Direttore Generale di Banca Popolare di Bergamo - una piccola pinacoteca che vuol offrire spunti, oltre che artistici, anche per considerazioni e riflessioni sull’importanza del patrimonio artistico che il mecenatismo delle banche ha permesso negli anni di acquisire e salvaguardare. La tutela e la valorizzazione della cultura, dell’arte e della storia locale, come processo di recupero e mantenimento della memoria e riaffermazione dell’identità locale sono sempre stati, per Banca Popolare di Bergamo, un impegno morale, oltre che istituzionale, a cui la Banca mai si è sottratta. Al riguardo vorrei anche evidenziare l’intensa attività della Fondazione Banca Popolare di Bergamo Onlus che, oltre all’impegno nel campo artistico e culturale, si distingue per quella capacità di dialogare con il territorio ed il tessuto sociale orobico, per tradizione da sempre votato ad una generosità concreta e fattiva”.
In concomitanza con la mostra dedicata a Ligabue il pubblico potrà accedere anche al suggestivo Chiostro di Santa Marta, testimonianza della presenza di un monastero quattrocentesco - che nel 1910 la Banca Popolare di Bergamo acquistò dal Comune di Bergamo- e oggi trasformato in un piccolo ma prezioso itinerario nella scultura en plein air, grazie soprattutto alla presenza del possente monolite nero dell’artista contemporaneo di origine indiana Anish Kapoor e del bronzeo Grande Cardinale Seduto di Giacomo Manzù. Per le giornate del 5 e 6 ottobre il Chiostro verrà arricchito da altre opere del grande artista bergamasco, che fanno parte del patrimonio artistico della Banca Popolare di Bergamo.
La pittura come necessità fisica e istinto dirompente, e quindi il legame tra arte e vita, e una straordinaria empatia – quasi un’identificazione totale ("Io gli animali so come sono fatti anche dentro" diceva Ligabue) - con il mondo della natura, sono le chiavi di lettura che accompagnano come un filo rosso tra le opere esposte che, insieme, costituiscono un “concentrato” esemplare dei temi frequentati dall’artista. A superare gli stereotipi critici nei quali l’arte di Ligabue è rimasta, e rimane spesso tuttora, imprigionata: naïf o grande espressionista, arte e follia, umanità e bestialità.
L’incontro con Ligabue è da subito ravvicinato, grazie al disarmante Il GrandeAutoritratto in cui il pittore si presenta proprio così come si sente con un esito insieme grandioso e grottesco: alla posa impacciata fa da controcanto il viso segnato dalla lotta con la vita e da paure e inquietudini interiori, mentre tutto intorno esplode la poesia fantastica della natura che passa senza soluzione di continuità, e con altrettanta verità, dalla realtà alla tela e viceversa.
Si prosegue con l’immersione nel celebre bestiario di Ligabue, con la sua energia vitale e cromatica: dalla forza drammatica e primordiale di Leone e zebra in lotta che si propaga nella foresta agitandola di un frenetico fuggire di animali, alle scene di vita campestre di Cavalli con Castelloe dei due dipinti raffigurantiAratura con buoi, in cui impastando i blu, i gialli, i verdi e le terre, il pittore sembra condividere la fatica dei buoi che trascinano l’aratro a margine di fiabeschi villaggi, coronati dalle torri di chiese e castelli.
Un’immersione, quindi, nella pittura di Ligabue nell’insolita cornice del prestigioso spazio progettato da Luigi Angelini agli inizi degli anni ’20, che da allora ospita la Sede della Banca Popolare di Bergamo: “Un luogo di lavoro trasformato per due giorni in uno spazio museale liberamente accessibile a cittadini e turisti – sottolinea Osvaldo Ranica, Direttore Generale di Banca Popolare di Bergamo - una piccola pinacoteca che vuol offrire spunti, oltre che artistici, anche per considerazioni e riflessioni sull’importanza del patrimonio artistico che il mecenatismo delle banche ha permesso negli anni di acquisire e salvaguardare. La tutela e la valorizzazione della cultura, dell’arte e della storia locale, come processo di recupero e mantenimento della memoria e riaffermazione dell’identità locale sono sempre stati, per Banca Popolare di Bergamo, un impegno morale, oltre che istituzionale, a cui la Banca mai si è sottratta. Al riguardo vorrei anche evidenziare l’intensa attività della Fondazione Banca Popolare di Bergamo Onlus che, oltre all’impegno nel campo artistico e culturale, si distingue per quella capacità di dialogare con il territorio ed il tessuto sociale orobico, per tradizione da sempre votato ad una generosità concreta e fattiva”.
In concomitanza con la mostra dedicata a Ligabue il pubblico potrà accedere anche al suggestivo Chiostro di Santa Marta, testimonianza della presenza di un monastero quattrocentesco - che nel 1910 la Banca Popolare di Bergamo acquistò dal Comune di Bergamo- e oggi trasformato in un piccolo ma prezioso itinerario nella scultura en plein air, grazie soprattutto alla presenza del possente monolite nero dell’artista contemporaneo di origine indiana Anish Kapoor e del bronzeo Grande Cardinale Seduto di Giacomo Manzù. Per le giornate del 5 e 6 ottobre il Chiostro verrà arricchito da altre opere del grande artista bergamasco, che fanno parte del patrimonio artistico della Banca Popolare di Bergamo.
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