Omaggio a De Chirico
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De Chirico, Venezia, isola di San Giorgio, 1950-1955, olio su tela, cm 35x55, collezione Banco Popolare
Dal 29 Settembre 2012 al 14 Ottobre 2012
Bergamo
Luogo: Palazzo del Credito Bergamasco
Indirizzo: largo Porta Nuova 2
Curatori: Angelo Piazzoli, Anna Maria Spreafico, Paola Silvia Ubiali
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 035 393230
E-Mail info: info@fondazionecreberg.it
Sito ufficiale: http://www.fondazionecreberg.it/
La Fondazione Credito Bergamasco presenta una esposizione dedicata a Giorgio De Chirico, uno dei maggiori pittori italiani del Novecento. Si tratta di una selezione di undici dipinti, tutti provenienti da sedi private e, pertanto, generalmente sottratte all’attenzione del pubblico.
Le undici opere hanno una datazione compresea tra il 1923 e il 1969, coprendono larga parte della carriera del pittore (nato a Volos, in Grecia, nel 1888 e morto a Roma nel 1978). I dipinti illustrano un ventaglio di temi e di soggetti in grado di presentare l’eccentrica personalità dell’inventore della pittura Metafisica.
Le opere esposte documentano le fasi che vanno dal “ritorno all’ordine” degli anni venti del Novecento fino alla tarda stagione della “neo-metafisica”; si passa da un intenso Busto di donna in verde del 1924 (una sorta di omaggio al grande pittore del realismo francese Gustave Courbet) a due Autoritratti (rispettivamente del 1931 e del 1953).
Tra le opere sorprendenti che arricchiscono la rassegna vanno segnalate la smagliante tavola del 1928 intitolata Conversazione (Archéologues) e la straordinaria veduta di Venezia (l’Isola di San Giorgio) dipinta tra il 1950-1955 che fa parte della collezione del Banco Popolare.
Le undici opere hanno una datazione compresea tra il 1923 e il 1969, coprendono larga parte della carriera del pittore (nato a Volos, in Grecia, nel 1888 e morto a Roma nel 1978). I dipinti illustrano un ventaglio di temi e di soggetti in grado di presentare l’eccentrica personalità dell’inventore della pittura Metafisica.
Le opere esposte documentano le fasi che vanno dal “ritorno all’ordine” degli anni venti del Novecento fino alla tarda stagione della “neo-metafisica”; si passa da un intenso Busto di donna in verde del 1924 (una sorta di omaggio al grande pittore del realismo francese Gustave Courbet) a due Autoritratti (rispettivamente del 1931 e del 1953).
Tra le opere sorprendenti che arricchiscono la rassegna vanno segnalate la smagliante tavola del 1928 intitolata Conversazione (Archéologues) e la straordinaria veduta di Venezia (l’Isola di San Giorgio) dipinta tra il 1950-1955 che fa parte della collezione del Banco Popolare.
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