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Sei camere chiare sei fotografi

Francesca Woodman, Untitled, Providence, Rhode Island, 1978, printed 2008, gelatine silver estate
Dal 29 Giugno 2014 al 31 Agosto 2014
Torre Pallavicina | Bergamo
Luogo: Palazzo Barbò
Indirizzo: via Torre 19
Orari: sabato 17-20; domenica 15-20
Curatori: Angela Madesani
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0363 996515 / 0373 729263
E-Mail info: info@palazzobarbo.com
Sito ufficiale: http://www.palazzobarbo.com
Domenica 29 giugno, alle ore 11, nelle sale di Palazzo Barbò a Torre Pallavicina, ha luogo l'inaugurazione della Mostra “Sei camere chiare sei fotografi” della collezione Massimo Minini, a cura di Angela Madesani.
L'evento si colloca all'interno della rassegna Odissea 2014 – Festival della Valle dell'Oglio.
Immagini di Julia Margaret Cameron, Wilhelm Von Glöden, Ghitta Carell, Georges Vantongerloo, Luigi Ghirri, Francesca
Woodman ospitate nelle sale affrescate del palazzo cinquecentesco. Viene così a crearsi un dialogo tra la storia dell’arte e la storia della fotografia attraverso sei importanti e non prevedibili protagonisti.
La scelta dei nomi è stata operata insieme alla curatrice da Massimo Minini, che da oltre quarant’anni è titolare a Brescia di una delle più interessanti gallerie italiane.
Minini è certo un gallerista, ma anche un attento quanto curioso collezionista.
La tensione è quella di conoscere, di capire, di raccogliere.
La mostra conduce lo spettatore in un raffinato cammino che dalla vittoriana Julia Margaret Cameron, che ha realizzato con la fotografia quello che altri facevano in pittura, porta al Barone von Glöden, con le sue atmosfere mediterranee e ai ritratti dell’alta società di Ghitta Carell.
In Italia quasi sconosciute sono le immagini che l’artista belga Georges Vantongerloo, firmatario del manifesto di De Stijl, realizzava delle sue sculture.
La mostra presenta anche i lavori di due artisti più vicini a noi, l’americana Francesca Woodman con le sue immagini in bianco e nero, di tematica esistenziale, e Luigi Ghirri con la sua sensibilità per il colore e per il senso stesso delle immagini.
La mostra è accompagnata da un catalogo, edito da Shin, in cui è pubblicata un’intervista a Massimo Minini di Angela Madesani, realizzata in occasione della mostra.
L'evento si colloca all'interno della rassegna Odissea 2014 – Festival della Valle dell'Oglio.
Immagini di Julia Margaret Cameron, Wilhelm Von Glöden, Ghitta Carell, Georges Vantongerloo, Luigi Ghirri, Francesca
Woodman ospitate nelle sale affrescate del palazzo cinquecentesco. Viene così a crearsi un dialogo tra la storia dell’arte e la storia della fotografia attraverso sei importanti e non prevedibili protagonisti.
La scelta dei nomi è stata operata insieme alla curatrice da Massimo Minini, che da oltre quarant’anni è titolare a Brescia di una delle più interessanti gallerie italiane.
Minini è certo un gallerista, ma anche un attento quanto curioso collezionista.
La tensione è quella di conoscere, di capire, di raccogliere.
La mostra conduce lo spettatore in un raffinato cammino che dalla vittoriana Julia Margaret Cameron, che ha realizzato con la fotografia quello che altri facevano in pittura, porta al Barone von Glöden, con le sue atmosfere mediterranee e ai ritratti dell’alta società di Ghitta Carell.
In Italia quasi sconosciute sono le immagini che l’artista belga Georges Vantongerloo, firmatario del manifesto di De Stijl, realizzava delle sue sculture.
La mostra presenta anche i lavori di due artisti più vicini a noi, l’americana Francesca Woodman con le sue immagini in bianco e nero, di tematica esistenziale, e Luigi Ghirri con la sua sensibilità per il colore e per il senso stesso delle immagini.
La mostra è accompagnata da un catalogo, edito da Shin, in cui è pubblicata un’intervista a Massimo Minini di Angela Madesani, realizzata in occasione della mostra.
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