Alberto Korda. Ernesto Che Guevara Guerrillero Heroico
Dal 02 Marzo 2017 al 23 Aprile 2017
Bologna
Luogo: ONO arte contemporanea
Indirizzo: via Santa Margherita 10
Enti promotori:
- Con il patrocinio del Comune di Bologna
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 051 262465
Sito ufficiale: http://www.onoarte.com
ONO arte contemporanea è lieta di presentare Ernesto Che Guevara Guerrillero Heroico una personale di Alberto Korda, fotografo cubano che deve la sua notorietà all’omonima immagine scattata al Che, che può essere considerata come la più iconica e famosa nella storia della cultura popolare.
L’immagine fu scattata con una Leica durante un funerale di Stato il 5 marzo del 1960, ma fu pubblicata solo un anno dopo sul quotidiano cubano «Revolución». Personaggio pubblico e persona si fondono in un’immagine che lentamente diventa vero e proprio immaginario, portando con sé una serie di significati che via via sbiadiscono da quella pellicola, che diventa vera e propria icona. Quell’immagine è stata non solo simbolo di un’epoca, ma a livello estetico e concettuale può annoverarsi a pieno titolo tra le immagini e le icone pop che anche lo stesso Andy Warhol ha portato nell’empireo dell’arte contemporanea.
Ma la storia di Che Guevara e di Alberto Díaz Gutiérrez, detto Korda, va molto oltre rispetto a questo singolo scatto, che sicuramente ne è riassunto e compendio. Sullo sfondo Cuba e la rivoluzione, Che Guevara e Fidel Castro, ma anche tutto il milieau culturale di un’epoca, fatto di personaggi di spicco della moda e della letteratura. Korda, Fu Richard Avedon a convincerlo ad aprire il suo primo studio fotografico e presto Korda divenne il più importante fotografo di moda cubano oltre che volontario per la “Rivoluzione”.
Nel 1959 gli fu chiesto di documentare la visita ufficiale di Fidel all’Havana e l’anno successivo immortalò lo stesso Fidel al Lincoln Memorial, dando vita ad una delle immagini più iconiche del Comandante, che quando le vide decise di farsi “seguire” nelle apparizione pubbliche dal suo fidato fotogarafo, con il quale instaurò un rapporto professionale e amicale che terminò solo con la morte di Korda, nel 2001.
Con le immagini in mostra è possibile immergersi in una Cuba ormai lontana, e nella quotidianità di un mondo cristallizzato che sta svanendo davanti ai nostri occhi proprio in questi giorni con la morte di Fidel Castro e l’apertura di Cuba al mondo, con tutto ciò che ne conseguirà.
Opening, giovedì 2 marzo, ore 18.30
Presentazione del volume Marco Rizzo. Que Viva El CHE GUEVARA sabato 1 aprile ore 18.30
ONO arte contemporanea in occasione della mostra presenta il volume Que Viva El CHE GUEVARA (Becco Giallo Editore), sabato 1 aprile dalle 18,30, alla presenza dell’autore Marco Rizzo. La celebre fotografia del “Guerrillero Heroico”, scattata il 6 marzo 1960 dal fotografo Alberto Korda e da questi regalata all’editore italiano Giangiacomo Feltrinelli, è diventata una delle immagini più famose del XX secolo, tanto da essere considerata la più riprodotta in assoluto nella storia della fotografia. Meno nota è la circostanza dello scatto: i funerali di 81 cubani morti durante un attentato terrorista finanziato e appoggiato dagli anticastristi e dalla CIA americana. Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso a partire da questa circostanza misteriosa ripercorrono la vita e il pensiero dolce e appassionato del Che, con un magistrale gioco a incastri che segue il percorso storico della foto, dallo scatto iniziale a L’Havana fino a mezzo di diffusione mondiale delle idee rivoluzionarie di Ernesto Che Guevara.
Marco Rizzo, è giornalista, traduttore e sceneggiatore di fumetti. Il suo Ilaria Alpi, il prezzo della verità (BeccoGiallo), ha vinto il Premio Micheluzzi come Miglior Fumetto. Per Castelvecchi ha pubblicato il libro-inchiesta Supermarket Mafia. Con Lelio Bonaccorso ha firmato Peppino Impastato, un giullare contro la mafia (BeccoGiallo), insignito del Premio Giancarlo Siani e del Premio Pino Zac, Que viva el Che Guevara e Gli ultimi giorni di Marco Pantani, edito da Rizzoli Lizard e tratto dall'monimo romanzo di Philippe Brunel (Rizzoli).
Lelio Bonaccorso nasce a Messina il 02/08/1982. Docente alla Scuola del Fumetto di Palermo e Messina, ha la fortuna di avere come divertimento e passione il proprio lavoro, il disegno.
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