Crossing. Da Klimt a Basilé, da Sironi a Bauermaister
Dal 12 Ottobre 2023 al 18 Gennaio 2024
Bologna
Luogo: CUBO – Museo d’impresa del Gruppo Unipol
Indirizzo: Torre Unipol e Porta Europa
Orari: Lunedì 14:00 - 19:00, Martedì 9:30 - 23:30, Mercoledì 9:30 - 20:00, Giovedì e Venerdì 9:30 - 20:00, Sabato 9:30 - 14:30. Domenica Chiuso
Curatori: Ilaria Bignotti
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 051 5076060
E-Mail info: arte@cubounipol.it
Sito ufficiale: http://www.cubounipol.it
Sarà un appuntamento di grande fascino quello che conclude gli importanti appuntamenti per i dieci anni di attività di CUBO, il Museo d’Impresa del Gruppo Unipol.
Nelle due sedi bolognesi di Torre Unipol e di Porta Europa è in programma, infatti, dal 12 ottobre 2023 al 18 gennaio 2024, la mostra Crossing. Da Klimt a Basilé, da Sironi a Bauermeister che presenta una selezione del suo patrimonio artistico affiancata da alcune recenti acquisizioni.
Il percorso, curato da Ilaria Bignotti, raccoglie 22 lavori di artisti moderni e contemporanei tra i quali, come recita il sottotitolo, Klimt, Basilé, Sironi, Bauermeister,con l’obiettivo di rileggere il patrimonio del Museo in maniera non storicistica, evidenziando i valori che le opere condividono con la sua identità, la sua mission e i suoi messaggi fondamentali.
Dieci anni di CUBO- afferma la curatrice - è un modo per tirare le fila di un percorso, è un modo per lanciare nuove sfide. È un modo per disegnare una mappa, o meglio un atlante, di forme che sono approdate e anche salpate dai porti operosi del Museo; è un momento per porre ben saldi, sulla carta e negli spazi espositivi, le pietre miliari e i crocevia dei linguaggi artistici che CUBO ha accolto e contaminato con amorevole cura e protezione.
L’itinerario di visita non terrà conto di mezzi e caratteristiche delle opere, ma si concentrerà sul loro contenuto articolandosi per nuclei di senso, valicando confini di genere e interessandosi principalmente ai temi trattati.
Il percorso espositivo, organizzato per temi, prende il via dalla Torre Unipol. Qui il visitatore troverà tre sezioni: Sperimentazione (con le opere di Mary Bauermeister, Francesca Pasquali, Scuola Napoletana, Alessandro Lupi), Empatia (Gaetano Previati e Luigi Conconi, Silvia Margaria, Angelo Marinell, Filippo De Pisis, Quayola), Confronti (Mario Sironi, Giovan Battista Langetti).
In Porta Europa, si dividerà in quattro sezioni: Protezione (Anna Di Prospero, Tommaso Fiscaletti), Condivisione (Jacop Ferdinand Voet, Vania Comoretti, Matilde Piazzi), Mutamento (Giacomo Costa, Ettore Frani), Visione (Gustav Klimt, Matteo Basilé, Tania Brassesco e Lazlo Passi Norberto, Ignazio Stern).
Tematiche e dialoghi in mostra ben esemplificati dall’opera Positions di Mary Bauermeister del 2015, formata da una miriade di sassi dipinti a creare un mandala di pietra dove ogni elemento assume la sua posizione, il suo senso nell’insieme organico che viene posta in dialogo con un’iconica Straws di Francesca Pasquali, realizzata nel 2020 e composta da centinaia di cannucce colorate, disposte in una maglia plastico-cinetica, così come solo il legno, tecnicamente parlando, associa il Cristo deposto di un autore sconosciuto del XVIII secolo e il Centaurus di Alessandro Lupi, due sculture dalla grammatica completamente opposta.
Connessioni che proseguono, valicando stili e medium, associando dipinti del XVII secolo (Ritratto Femminile di Jacob Ferdinand Voet) con scatti fotografici del 2013 (Ritratto di Louise di Matilde Piazzi) attorno al tema del ritratto e dell’individualità; le fotografie contemporanee di Marinelli e Margaria con l’olio su tela del 1887 firmato Gaetano Previati e Luigi Conconi sul tema della natura, lo stesso su cui Paesaggio di Filippo de Pisis dialoga con PP 3D-Scan T011.A12 di Quayola, diverse ma analoghe rappresentazioni dell’albero e della sua forza generativa.
Allo stesso modo il mistero della Visione è lo stesso sia nella notte di Matteo Basilè (Landing Francesca (dittico)) che nella Figura di donna seduta di Klimt, quanto nel quadro religioso di Ignazio Stern e nella stampa fotografica di Tania Brassesco & Lazio Passi Norberto (Fairy Book).Di rimandi diretti e laterali si compongono anche i Confronti tra Giovanni Battista Langetti e Mario Sironi (Figure),
Catalogo Skira.
Nelle due sedi bolognesi di Torre Unipol e di Porta Europa è in programma, infatti, dal 12 ottobre 2023 al 18 gennaio 2024, la mostra Crossing. Da Klimt a Basilé, da Sironi a Bauermeister che presenta una selezione del suo patrimonio artistico affiancata da alcune recenti acquisizioni.
Il percorso, curato da Ilaria Bignotti, raccoglie 22 lavori di artisti moderni e contemporanei tra i quali, come recita il sottotitolo, Klimt, Basilé, Sironi, Bauermeister,con l’obiettivo di rileggere il patrimonio del Museo in maniera non storicistica, evidenziando i valori che le opere condividono con la sua identità, la sua mission e i suoi messaggi fondamentali.
Dieci anni di CUBO- afferma la curatrice - è un modo per tirare le fila di un percorso, è un modo per lanciare nuove sfide. È un modo per disegnare una mappa, o meglio un atlante, di forme che sono approdate e anche salpate dai porti operosi del Museo; è un momento per porre ben saldi, sulla carta e negli spazi espositivi, le pietre miliari e i crocevia dei linguaggi artistici che CUBO ha accolto e contaminato con amorevole cura e protezione.
L’itinerario di visita non terrà conto di mezzi e caratteristiche delle opere, ma si concentrerà sul loro contenuto articolandosi per nuclei di senso, valicando confini di genere e interessandosi principalmente ai temi trattati.
Il percorso espositivo, organizzato per temi, prende il via dalla Torre Unipol. Qui il visitatore troverà tre sezioni: Sperimentazione (con le opere di Mary Bauermeister, Francesca Pasquali, Scuola Napoletana, Alessandro Lupi), Empatia (Gaetano Previati e Luigi Conconi, Silvia Margaria, Angelo Marinell, Filippo De Pisis, Quayola), Confronti (Mario Sironi, Giovan Battista Langetti).
In Porta Europa, si dividerà in quattro sezioni: Protezione (Anna Di Prospero, Tommaso Fiscaletti), Condivisione (Jacop Ferdinand Voet, Vania Comoretti, Matilde Piazzi), Mutamento (Giacomo Costa, Ettore Frani), Visione (Gustav Klimt, Matteo Basilé, Tania Brassesco e Lazlo Passi Norberto, Ignazio Stern).
Tematiche e dialoghi in mostra ben esemplificati dall’opera Positions di Mary Bauermeister del 2015, formata da una miriade di sassi dipinti a creare un mandala di pietra dove ogni elemento assume la sua posizione, il suo senso nell’insieme organico che viene posta in dialogo con un’iconica Straws di Francesca Pasquali, realizzata nel 2020 e composta da centinaia di cannucce colorate, disposte in una maglia plastico-cinetica, così come solo il legno, tecnicamente parlando, associa il Cristo deposto di un autore sconosciuto del XVIII secolo e il Centaurus di Alessandro Lupi, due sculture dalla grammatica completamente opposta.
Connessioni che proseguono, valicando stili e medium, associando dipinti del XVII secolo (Ritratto Femminile di Jacob Ferdinand Voet) con scatti fotografici del 2013 (Ritratto di Louise di Matilde Piazzi) attorno al tema del ritratto e dell’individualità; le fotografie contemporanee di Marinelli e Margaria con l’olio su tela del 1887 firmato Gaetano Previati e Luigi Conconi sul tema della natura, lo stesso su cui Paesaggio di Filippo de Pisis dialoga con PP 3D-Scan T011.A12 di Quayola, diverse ma analoghe rappresentazioni dell’albero e della sua forza generativa.
Allo stesso modo il mistero della Visione è lo stesso sia nella notte di Matteo Basilè (Landing Francesca (dittico)) che nella Figura di donna seduta di Klimt, quanto nel quadro religioso di Ignazio Stern e nella stampa fotografica di Tania Brassesco & Lazio Passi Norberto (Fairy Book).Di rimandi diretti e laterali si compongono anche i Confronti tra Giovanni Battista Langetti e Mario Sironi (Figure),
Catalogo Skira.
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