Daniele Cestari. Viaggio di ritorno
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Daniele Cestari. Viaggio di ritorno
Dal 07 Marzo 2015 al 12 Aprile 2015
Pieve di Cento | Bologna
Luogo: Museo Magi'900 - Museo delle eccellenze artistiche e storiche del '900
Indirizzo: via Rusticana a/1
Orari: mar-dom 10-18
Curatori: Valeria Tassinari
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 051 6861545
E-Mail info: info@magi900.com
Sito ufficiale: http://www.magi900.com
Nella personale Viaggio di ritorno, ideata appositamente per il MUSEO MAGI’900, Daniele Cestari interpreta il tema del viaggio, ricorrente nella sua ricerca, spostandolo in una dimensione per lui nuova.
Non più un’attenzione esclusiva per la metropoli – tra cemento e quartieri animati dalla gente – ma una calma deriva dalla città verso la provincia, in scenari che riportano l’artista alle sue radici, nelle campagne tra Ferrara e Bologna. Sono le stesse campagne di Galileo Cattabriga, pittore bondenese della prima metà del Novecento, e forse proprio gli stessi alberi e gli stessi orizzonti da lui rappresentati negli anni Venti e Trenta, quei paesaggi rarefatti della pianura di cui il trentenne Cestari ritrova ora la suggestione struggente.
Tra le opere esposte, infatti, alcuni paesaggi urbani contrasteranno con le campagne innevate e silenti della pianura padana, in un percorso emozionale catturato da una pittura figurativa e rapida, come nel reportage di un solitario ritorno a casa.
La mostra è curata da Valeria Tassinari e accompagnata da un testo di Lucio Scardino.
L’allestimento è ambientato nello spazio Open Box del museo, dedicato alla presentazione di nuovi progetti di artisti che si stanno affermando a livello internazionale.
Non più un’attenzione esclusiva per la metropoli – tra cemento e quartieri animati dalla gente – ma una calma deriva dalla città verso la provincia, in scenari che riportano l’artista alle sue radici, nelle campagne tra Ferrara e Bologna. Sono le stesse campagne di Galileo Cattabriga, pittore bondenese della prima metà del Novecento, e forse proprio gli stessi alberi e gli stessi orizzonti da lui rappresentati negli anni Venti e Trenta, quei paesaggi rarefatti della pianura di cui il trentenne Cestari ritrova ora la suggestione struggente.
Tra le opere esposte, infatti, alcuni paesaggi urbani contrasteranno con le campagne innevate e silenti della pianura padana, in un percorso emozionale catturato da una pittura figurativa e rapida, come nel reportage di un solitario ritorno a casa.
La mostra è curata da Valeria Tassinari e accompagnata da un testo di Lucio Scardino.
L’allestimento è ambientato nello spazio Open Box del museo, dedicato alla presentazione di nuovi progetti di artisti che si stanno affermando a livello internazionale.
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