Mehr Licht - More light. Sound Light Installations
Dal 23 Gennaio 2014 al 27 Gennaio 2014
Bologna
Luogo: Palazzo Bevilacqua Ariosti
Indirizzo: via D'Azeglio 31
Curatori: Eli Sassoli de' Bianchi, Olivia Spatola
Enti promotori:
- Comune di Bologna
- Bologna Fiere
Telefono per informazioni: +39 334 6865540
E-Mail info: olivia.spatola@tin.it
Sito ufficiale: http://www.palazzobevilacqua.it
“Mehr Licht”, più luce! sono state le ultime parole di Johann Wolfgang von Goethe.
La luce nella storia dell’uomo simboleggia la vita ed il sacro; è stato un elemento fondante nella storia dell’arte, un mezzo imprescindibile per la visione e la trasmissione dei colori nello spazio.
Trasfigurazione simbolica del divino in buona parte della pittura medievale, rinascimentale e barocca, a partire dagli inizi degli anni Settanta del secolo scorso, con la diffusione dell’arte Optical e Cinetica, la luce ed il suono diventano parte integrante delle cosiddette espressioni artistiche multimediali. Marshall McLuan, nel testo fondamentale “Gli strumenti del comunicare”, consi- dera che: “Il medium è il messaggio” e per tale via definisce la luce un media senza contenuto. Questa mostra intende, tramite due differenti visioni, arricchire l’utilizzo della luce di altrettanti significati anche attraverso il rapporto che può intrattenere con un altro mezzo: la musica. La musica è il messaggio del suono, un suono organizzato dalla sensibilità dei musicisti. Nello stesso
modo la luce diviene una “sinfonia” visiva una volta che viene gestita e modulata dalla sensibilità degli artisti. Nelle opere ed installazioni multimediali il suono e la luce vanno ad interagire l’un l’altro e, grazie all’interattività, anche l’intervento del pubblico diviene parte attiva dell’opera.
In occasione della mostra presso Palazzo Bevilacqua Ariosti di Bologna, gli artisti Fabrizio Corneli e Pietro Pirelli realizzeranno delle installazioni multimediali site specific creando delle visioni dove l’elemento di suggestione diviene determinante. Una “sinfonia” di luce declinata attraverso linguaggi diversi ma di pari suggestione.
Nel cortile cinquecentesco le tre installazioni di luce create da Fabrizio Corneli daranno origine ad altrettante immagini o meglio a delle “presenze virtuali” che appariranno come sospese sulle pareti del chiostro del palazzo provocando una sorta di straniamento percet- tivo.
Nel salone detto del Concilio, le “idrofone” di Pietro Pirelli: installazioni multimediali in cui le immagini, generate direttamente dai suoni prodotti dall’artista e dall’intervento del pubblico, si fanno suggestione.
Un momento performativo accompagnerà lo spettaore verso una maggiore consapevolezza dell’opera dell’artista e delle sue complessità tecniche.
La luce nella storia dell’uomo simboleggia la vita ed il sacro; è stato un elemento fondante nella storia dell’arte, un mezzo imprescindibile per la visione e la trasmissione dei colori nello spazio.
Trasfigurazione simbolica del divino in buona parte della pittura medievale, rinascimentale e barocca, a partire dagli inizi degli anni Settanta del secolo scorso, con la diffusione dell’arte Optical e Cinetica, la luce ed il suono diventano parte integrante delle cosiddette espressioni artistiche multimediali. Marshall McLuan, nel testo fondamentale “Gli strumenti del comunicare”, consi- dera che: “Il medium è il messaggio” e per tale via definisce la luce un media senza contenuto. Questa mostra intende, tramite due differenti visioni, arricchire l’utilizzo della luce di altrettanti significati anche attraverso il rapporto che può intrattenere con un altro mezzo: la musica. La musica è il messaggio del suono, un suono organizzato dalla sensibilità dei musicisti. Nello stesso
modo la luce diviene una “sinfonia” visiva una volta che viene gestita e modulata dalla sensibilità degli artisti. Nelle opere ed installazioni multimediali il suono e la luce vanno ad interagire l’un l’altro e, grazie all’interattività, anche l’intervento del pubblico diviene parte attiva dell’opera.
In occasione della mostra presso Palazzo Bevilacqua Ariosti di Bologna, gli artisti Fabrizio Corneli e Pietro Pirelli realizzeranno delle installazioni multimediali site specific creando delle visioni dove l’elemento di suggestione diviene determinante. Una “sinfonia” di luce declinata attraverso linguaggi diversi ma di pari suggestione.
Nel cortile cinquecentesco le tre installazioni di luce create da Fabrizio Corneli daranno origine ad altrettante immagini o meglio a delle “presenze virtuali” che appariranno come sospese sulle pareti del chiostro del palazzo provocando una sorta di straniamento percet- tivo.
Nel salone detto del Concilio, le “idrofone” di Pietro Pirelli: installazioni multimediali in cui le immagini, generate direttamente dai suoni prodotti dall’artista e dall’intervento del pubblico, si fanno suggestione.
Un momento performativo accompagnerà lo spettaore verso una maggiore consapevolezza dell’opera dell’artista e delle sue complessità tecniche.
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