Michelangelo, per inciso. Stampe di Cherubino Alberti della Pinacoteca Nazionale di Bologna
Dal 25 Ottobre 2014 al 15 Febbraio 2015
Bologna
Luogo: Pinacoteca Nazionale di Bologna
Indirizzo: via delle Belle Arti 56
Orari: martedì e mercoledì 9-13.30; da giovedì a sabato, domenica e festivi 14-19
Curatori: Elena Rossoni, Chiara Cassinelli
Enti promotori:
- Gabinetto Disegni e Stampe della Pinacoteca Nazionale
- Società di Santa Cecilia Amici della Pinacoteca di Bologna
Costo del biglietto: 4 € intero, 2 € ridotto, gratuito per minori di 18 anni, soci ICOM, personale MIBACT, e altre categorie convenzionate ingresso gratuito ogni prima domenica del mese
Telefono per informazioni: +39 051 4209411
E-Mail info: sbsae-bo@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.pinacotecabologna.beniculturali.it
Le opere verranno allestite nella sezione del manierismo della Pinacoteca, e saranno messe in relazione grafica con alcuni disegni di studio realizzati da Cherubino e tratti dal capolavoro michelangiolesco, conservati in diverse collezioni italiane, quali il GDSU degli Uffizi di Firenze, l’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma e la Biblioteca Oliveriana di Pesaro.
In occasione dell’inaugurazione che si terrà il 25 ottobre 2014, alle ore 17.00, il Soprintendente Luigi Ficacci terrà una conferenza dal titolo Il mito di Michelangelo.
La mostra, curata da Elena Rossoni e Chiara Cassinelli, è promossa dal Gabinetto Disegni e Stampe della Pinacoteca Nazionale in collaborazione con la Società di Santa Cecilia Amici della Pinacoteca di Bologna, e fa parte dell’esposizione a rotazione del patrimonio grafico delle collezioni, nell’ambito della serie Stampe in collezione.
Nella volontà di confrontarsi a Bologna con la figura universale di Buonarroti, nel periodo dell’esposizione si svolgerà un programma di conferenze incentrato sulla relazione tra Cherubino Alberti e Michelangelo e sulla figura stessa del maestro, con approfondimenti su singoli aspetti della sua produzione e sulla sua influenza sulla pittura ferrarese del Cinquecento, in rapporto alla mostra dedicata a Bastianino che inaugurerà alla Pinacoteca Nazionale di Ferrara il prossimo dicembre.
LA SISTINA, CHERUBINO ALBERTI E LA PRODUZIONE INCISORIA NEL CINQUECENTO
Malgrado la decorazione della volta della Sistina, realizzata da Michelangelo tra il 1508 e il 1512, abbia ricevuto una grande attenzione da parte degli artisti che, come testimonia Ascanio Condivi, accorsero subito in grande numero a studiarla e a copiarla, poche furono le stampe da essa derivate sino al quinto decennio del secolo. Fu infatti dopo lo scoprimento del Giudizio Universale nel 1541 che rinacque l’interesse per l’intera impresa. Se incisori quali il bolognese Marcantonio Raimondi, ne trassero isolate ispirazioni per singole figure o scene, è dagli anni Quaranta che l’attenzione degli artisti si rivolse, oltre che alla traduzione dell’intera parete del Giudizio (Niccolò della Casa, Giulio Bonasone, Giorgio Ghisi, Nicola Beatricetto, Martino Rota, per non citare che i principali) anche alle figure dei Veggenti della volta, tradotte per sezione, o addirittura, riprodotte una ad una, come fece Adamo Scultori con le sue settantatre tavole.
Cherubino Alberti si dedicò alla Sistina a partire dagli anni Settanta del secolo, affrontando alcune figure singole tratte dal Giudizio Universale, e realizzando lastre derivate da ampie sezioni della volta. La stampa con la Sibilla Libica e Profeta Daniele, che raggruppa in un’unica lastra due Veggenti e l’intero intorno di figure che li caratterizza, costituisce nel corso del secolo la stampa che riproduce la più ampia sezione della volta. Lo stesso artista decise in seguito di realizzare lastre più piccole, dedicate ad un solo Veggente, più agevoli evidentemente ai fini della realizzazione e della loro diffusione in album. Curiosamente, ad eccezione di Adamo Scultori che “spezzettò” la volta in tante figure isolate, nessuno degli artisti che la affrontarono in maniera più complessa (Nicola Beatricetto, Giorgio Ghisi, Cherubino Alberti) portarono a termine l’impresa, forse editorialmente troppo impegnativa. In particolare Cherubino non solo non realizzò tutti i Veggenti, ma lasciò alcune lastre incompiute, che vennero tra l’altro presumibilmente stampate solo nel 1628, diversi anni dopo la sua morte, per volontà degli eredi.
CHERUBINO ALBERTI
Cherubino Alberti fu un incisore, disegnatore e pittore attivo tra Borgo Sansepolcro e Roma a cavallo del XVI-XVII secolo. Numerose furono le sue imprese, legate in particolar modo all'incisione di traduzione, copiando non solo opere michelangiolesche ma anche di Raffaello, Polidoro da Caravaggio, e altri. Insieme al fratello Giovanni realizzò la decorazione in Palazzo Vaticano della Sala Clementina in occasione del Giubileo del 1600. Durante i suoi anni romani Cherubino strinse i rapporti con i maggiori artisti dell'epoca, tra i quali spicca Federico Zuccari, di cui diventò segretario durante la sua reggenza dell'Accademia di San Luca, che riuniva al suo interno tutti i pittori della città. Prolifico disegnatore, Cherubino trasse da Michelangelo numerosi studi preparatori per le incisioni di cui in mostra sono presentati in un confronto grafico alcuni esempi tratti da Michelangelo e conservati all'Istituto Nazionale per la Grafica di Roma, al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi di Firenze e alla Biblioteca Oliveriana di Pesaro. INCONTRI
25 ottobre, ore 17,00
Inaugurazione
Luigi Ficacci, Il Mito di Michelangelo
6 novembre, ore 17,00
Elena Rossoni, Cherubino Alberti e gli altri: la fortuna visiva della Sistina di Michelangelo nelle incisioni del Cinquecento
20 novembre, ore 17,00
Chiara Cassinelli, Alla volta di Michelangelo: disegni di Cherubino
4 dicembre, ore 17,00
Andrea Bacchi, Michelangelo e Bologna
18 dicembre, ore 17,00
Emanuela Fiori, Una pietà in grembo alla nostra Donna: Michelangelo per Vittoria Colonna
8 gennaio, ore 17,00
Anna Stanzani, Lampi sublimi a Ferrara: Bastianino tra Michelangelo e Tiziano
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