Nuovi sguardi. Dipinti della Pinacoteca Nazionale di Bologna prima e dopo il Concilio di Trento - Bartolomeo Passerotti e la pittura a Bologna nel secondo Cinquecento

Bartolomeo Passerotti e la pittura a Bologna nel secondo Cinquecento

 

Dal 21 Aprile 2016 al 21 Aprile 2016

Bologna

Luogo: Pinacoteca Nazionale di Bologna

Indirizzo: via Belle Arti 56

Orari: h 17

Curatori: Angela Ghirardi

Costo del biglietto: Ingresso alla galleria: 4€ intero / 2€ ridotto gratuito sotto i 18, soci ICOM, personale MIBACT, studenti di storia dell’arte, Soci della Società Santa Cecilia, e altre categorie convenzionate. Fino ad esaurimento posti. Non è necessaria la prenotazione

Telefono per informazioni: +39 051 4209411

E-Mail info: pm-ero.comunicazionepi-bo@beniculturali.it

Sito ufficiale: http://www.pinacotecabologna.beniculturali.it/



Il ciclo di incontri, organizzato in collaborazione tra la Pinacoteca e l’Università degli Studi di Bologna(Dipartimento delle arti visive performative e mediali) verterà su di un momento culturalmente significativo della produzione artistica del XVI secolo, vale a dire gli anni immediatamente precedenti e successivi al Concilio di Trento. Centrale dal punto di vista storico-religioso il Concilio ebbe infatti grande ruolo nel dibattito culturale relativo alla produzione artistica, influenzando più o meno direttamente committenti ed artisti del cosiddetto periodo manierista.
In occasione delle conferenze, verranno esposti alcuni dipinti provenienti dai depositi della Pinacoteca, trasformando gli incontri in opportunità di visione di opere generalmente non fruibili al pubblico.
 
21 aprile 2016, ore 17
Bartolomeo Passerotti e la pittura a Bologna nel secondo Cinquecento
a cura di Angela Ghirardi

Bartolomeo Passerotti, artista di primo piano a Bologna nell'età del papa bolognese Gregorio XIII Boncompagni, è specialmente versato nel ritratto, si applica, sul modello dei fiamminghi, alla cosiddetta "scena di genere" (la rappresentazione dei mestieri: pescivendoli, pollivendoli, macellai), senza mai dimenticare la produzione sacra. Ha un'avviata bottega, dove si formano il figlio Tiburzio e Agostino Carracci, all'incirca coetanei di Lavinia Fontana, prolifica ritrattista e una tra le prime donne ad affermarsi nell'arte.

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