Organised Chaos. Andrew Schoultz | Kathryn MacNaughton | Alberonero
Dal 14 Settembre 2019 al 09 Novembre 2019
Bologna
Luogo: MAGMA gallery
Indirizzo: via S. Stefano 164
Orari: da mercoledì a sabato ore 15.30 - 19.00
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 380 767 5718
E-Mail info: info@magma.gallery
Sito ufficiale: http://www.magma.gallery
MAGMA gallery è lieta di presentare la mostra “Organised Chaos”, con Andrew Schoultz (1975 - Wisconsin, USA), Kathryn MacNaughton (1985, Toronto, Canada), Alberonero (Luca Boffi – Lodi, 1991), dal 14 settembre al 9 novembre 2019.
Per la prima volta le opere di Schoultz e MacNaughton sono esposte in Italia insieme a quelle del talento lodigiano Alberonero, già protagonista di alcune mostre di MAGMA gallery. Tutti i lavori, realizzati appositamente per la mostra, dimostrano fin dal primo sguardo un comune approccio dinamico alla pittura, grazie alla ricerca fatta dagli artisti sullo studio della luce, del colore e del movimento, e che ne declinano il controllo, complesso e intuitivo, secondo le personali sfumature e narrazioni.
Andrew Schoultz è un punto di riferimento per l’Arte Urbana in U.S.A, con importanti e numerose mostre nel suo percorso, sia in gallerie private che in istituzioni pubbliche. Infatti, alla partecipazione alla fondamentale e recente collettiva “Beyond the Streets” di Los Angeles, vera e propria antologica della Street Art, si affiancano solo shows a New York, San Francisco, Los Angeles, Boston, Londra, Rotterdam e molte altre città. Il valore della sua ricerca è poi sottolineato da group shows istituzionali, tra cui devono essere citati quelli tenutisi presso l’Andy Warhol Museum (USA), il Torrance Art Museum (USA), l’Havana Biennial (Cuba), l’Hyde Park Arts Center (USA), il Laguna Art Museum (USA), San Francisco Museum of Modern Art (USA). Le sue opere fanno parte di importanti collezioni pubbliche tra cui quelle del San Francisco Museum of Modern Art, il Los Angeles County Museum of Art, la Frederick R. Weisman Foundation, la Progressive Art Collection e Colección SOLO.
Il caos di Schoultz, rappresentato nei suoi lavori precedenti come scene di battaglie, di lotta al sistema capitalistico, si ispira inizialmente ai fumetti underground, ai graffiti, alla cartografia tedesca: l’ossessione del potere e dell’accumulare sono temi ricorrenti e potentemente raffigurati nelle sue opere.
In una nuova fase, cui anche le opere esposte in “Organised Chaos” appartengono, il suo stile vira, si evolve, concentrandosi sulla percezione, sul movimento, esaltando quell’interesse per le vibrazioni cromatiche e lo sfondamento spaziale che lo accompagnano anche nei suoi murales cosi riconosciuti ed apprezzati. La violenza prima rappresentata viene sostituita dalla forza della tessitura cromatica che, anche senza rappresentare scene di battaglie, riesce a far percepire allo spettatore una tensione compositiva ed emotiva altrettanto intensa.
Nascono quindi opere come “Electric Void” dove già il titolo (Vuoto elettrico) basta a descriverne la qualità: il dipinto sembra essere solo un dettaglio di una forza dinamica esplosiva ed ipnotica, su cui si affaccia il nostro sguardo. Quando poi, come ad esempio nel caso di “Vessel with Arch”, Schoultz ritrae un elemento comune come un vaso, lo fa quasi scomponendolo nella struttura e nel colore ed espandendone l’energia, lasciandola fondersi con l’ambiente grazie alle incredibili pennellate circolari, che trasformano anche una natura morta in una sinfonia continua di colori e movimento.
Kathryn MacNaughton è uno dei nomi più promettenti della scena contemporanea attuale. Arriva alla mostra “Organised Chaos” dopo aver terminato la fortunata residenza presso gli PADA studios di Lisbona, istituzione culturale portoghese che seleziona ogni anno sei artisti in tutto il mondo. Le sei opere esposte da MAGMA gallery nascono anche grazie a questa esperienza, in particolare “Onda” e “Flor”. In questi due lavori infatti Kathryn affronta per la prima volta la tridimensionalità, raggiungendo un livello poetico inedito ma mantenendo comunque l’energia e l’istintività dei suoi tratti pittorici, che troviamo rappresentati perfettamente nelle altre tele, tra cui “Ventilar” e “Torcido”. Protagonista di numerose mostre personali e collettive in Canada, tra cui al Gardiner Museum di Toronto nel 2016, e all’estero, Kathryn ha visto le sue opere pubblicate in importanti testate come come Elle Magazine, District¬W Magazine, The Coveteur e Juxtapoz Magazine. Sul nostro profilo Facebook troverete la sua recente intervista su Forbes.
La qualità delle opere esposte da MAGMA gallery permette di percepire fin da subito il contrasto tra brutalità pittorica e rigore compositivo che ha reso così apprezzato e riconoscibile lo stile di Kathryn. Una pittura astratta che contrappone la bidimensionalità di campiture piatte alla forza di forme curvilinee che destrutturano la composizione, come squarci istintivi. Il meticoloso lavoro di sovrapposizione di layers crea opere allo stesso tempo piatte e scultoree, vitali e sospese nel tempo.
Il terzo protagonista di “Organised Chaos” è Alberonero, giovane talento già capace di raggiungere importanti risultati. MAGMA gallery gli dedica una personale nel 2018, e nello stesso anno partecipa all’importante collettiva “Abstracta” presso il Museo Gagliardi di Noto, con opere sia di grandi maestri italiani come Turcato, Perilli, Tancredi che della giovane generazione di urban artists italiani, come Tellas, 2501 e altri. Nel 2017 realizza un grande progetto installativo a Favara, in Sicilia, per Farm Cultural Park. Importante poi, tra le altre, è la partecipazione a “Roma Arte Aperta”, collettiva presso l’Ex Dogana di Roma, con opere anche di giganti dell’arte come Alighiero Boetti, Sol LeWitt, Jannis Kounellis ed altri.
Per questa nuova mostra Alberonero ha realizzato tre sculture che si inseriscono perfettamente nel dialogo con gli altri due artisti. Queste opere testimoniano i passi di un cammino stilistico iniziato e concentratosi sulla percezione visiva, sulle immagini residue e sull’interazione di questi elementi verso lo spettatore. In “Organised Chaos”, però, la matericità diventa il nuovo fulcro del suo racconto. Elementi naturali come piccoli rami raccolti si confrontano con acciaio e cemento, e la resa spaziale in altre opere è dilatata o esaltata ingannevolmente da specchi. L’utilizzo poi di paste colorate, stese volutamente in maniera istintiva, brutale, esprime il lato emozionale, non strutturato, libero della sua ricerca. Questi materiali, appartenenti al nostro vivere quotidiano e per questo solitamente ignorati, si miscelano, si contrappongono ad un livello poetico forse inedito per lo stesso artista, spogliandosi del rigore bidimensionale delle opere pittoriche e appropriandosi dello spazio fisico.
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