I M A G I N E W O R L D S allora, dopo, oggi
Dal 23 Febbraio 2024 al 19 Maggio 2024
Merano | Bolzano
Luogo: Kunst Meran Merano Arte
Indirizzo: Via Portici 163
Orari: martedì-sabato: 10-18. Domenica e festivi: 11-18
Curatori: Harald F. Theiss
Telefono per informazioni: +39 0473 212643
E-Mail info: info@kunstmeranoarte.org
Sito ufficiale: http://www.kunstmeranoarte.org
Il 23 febbraio 2024 la stagione espositiva di Kunst Meran Merano Arte si apre con il progetto interdisciplinare, in collaborazione con l’Accademia di Merano e il Festival Sonora, NIBELUNGEN: il ritorno, all’interno del quale sarà allestita la mostra I M A G I N E W O R L D S allora, dopo, oggi, a cura di Harald F. Theiss.
Il progetto è incentrato sul manoscritto del “Nibelungenlied” [Cantare dei Nibelunghi], risalente al 1300 circa, rinvenuto a Laces, in Alto Adige, e attualmente in possesso della Biblioteca di Stato di Berlino. Il Nibelungenlied è il più importante poema epico della letteratura tedesca medievale. Composto intorno al 1200, a partire da numerose leggende tramandate oralmente, comprende due diversi livelli narrativi: un primo nucleo racconta le gesta eroiche di Sigfrido, come l’uccisione del drago e la conquista di un tesoro di inestimabile valore, e ha radici in saghe scandinave dell’alto medioevo; un secondo affronta una serie di vicende storiche legate alla caduta dei Burgundi.
L’analisi del manoscritto offre la possibilità di riconsiderare diversi aspetti della storia culturale europea ed extraeuropea. Inoltre, l’impatto che il Nibelungenlied ha esercitato e le differenti possibilità interpretative che ne sono state proposte, rappresentano degli aspetti forse ancora più significativi dell’opera in sé, e si pongono come punto di partenza per una pratica espositiva basata su una narrazione extraletteraria.
La mostra I M A G I N E W O R L D S esplora, con gli strumenti dell’arte, la rilevanza sociopolitica e le formazioni delle funzioni identitarie, puntando sull’incontro tra linguaggio visivo e scritto. A partire da opere di arte contemporanea e da un progetto partecipativo, permette riflessioni critiche, contestualizzazioni e ricostruzioni di qualcosa che va oltre alla semplice narrazione tradizionale: interroga la memoria collettiva e il rapporto tra la costruzione e la decostruzione di miti eurocentrici in un’epoca di ridefinizione post-coloniale e post-migratoria del mondo. Nel contesto di concetti sociali, vengono esaminati i modi in cui qualcosa avrebbe potuto essere allora, è stato dopo, ed è oggi. La mostra riguarda anche l’emergere di nuove immagini di sé e degli altri. Stabilisce delle connessioni con la formazione delle classiche immagini eroiche e con le loro manifestazioni mediatiche contemporanee, ma anche con i cambiamenti dei ruoli di genere. In particolare, l’ideale dell’amore cortese rappresenta un sistema di valori che ancora oggi influisce sulle norme sociali e la cui comprensione approfondita può aiutare a chiarire azioni culturali più recenti, non solo per quanto riguarda la critica istituzionale queer-femminista e le prospettive specifiche di genere.
I M A G I N E W O R L D S è più un gioco di pensiero associativo che una riproduzione dell'epica con nuove immagini. Utilizzando l'arte dell'allusione e del riferimento, la mostra ragiona sull’ambivalenza dei miti, sulla scomparsa e sull’emergere di nuove storie e mitizzazioni. Vengono messe in scena nuove creazioni artistiche che raccontano cambiamenti culturali e aspetti che caratterizzano la società. Attraverso opere non solo di matrice linguistica, la mostra ha il coraggio di creare degli spazi vuoti, intesi come momenti di riflessione intorno a una realtà costituita da arte testuale, media art, forme interattive ma anche dipinti, disegni, oggetti scultorei.
In questo modo I M A G I N E W O R L D S consente una visione ampia del concetto di mito, rimandando ai significati e alle trasformazioni delle narrazioni (mano)scritte, dell’autorialità, della storia, dell’estetica, della ricezione, della demistificazione, delle costruzioni di genere – allora, dopo, oggi…
Artisti e artiste: Astha Butail, Julia Bünnagel, Andrea Canepa, Zuzanna Czebatul, Margret Eicher, Nadine Fecht, Philipp Fürhofer, Jeppe Hein, John Isaacs, Kubra Khademi, Alexander Kluge & Jonathan Meese, Oliver Laric, Kris Lemsalu, Philip Loersch, Tim Noble & Sue Webster, Mirja Reuter e Florian Gass, (progetto artistico partecipativo), Nasan Tur.
Inaugurazione: 23.2.2024 ore 19
Il progetto è incentrato sul manoscritto del “Nibelungenlied” [Cantare dei Nibelunghi], risalente al 1300 circa, rinvenuto a Laces, in Alto Adige, e attualmente in possesso della Biblioteca di Stato di Berlino. Il Nibelungenlied è il più importante poema epico della letteratura tedesca medievale. Composto intorno al 1200, a partire da numerose leggende tramandate oralmente, comprende due diversi livelli narrativi: un primo nucleo racconta le gesta eroiche di Sigfrido, come l’uccisione del drago e la conquista di un tesoro di inestimabile valore, e ha radici in saghe scandinave dell’alto medioevo; un secondo affronta una serie di vicende storiche legate alla caduta dei Burgundi.
L’analisi del manoscritto offre la possibilità di riconsiderare diversi aspetti della storia culturale europea ed extraeuropea. Inoltre, l’impatto che il Nibelungenlied ha esercitato e le differenti possibilità interpretative che ne sono state proposte, rappresentano degli aspetti forse ancora più significativi dell’opera in sé, e si pongono come punto di partenza per una pratica espositiva basata su una narrazione extraletteraria.
La mostra I M A G I N E W O R L D S esplora, con gli strumenti dell’arte, la rilevanza sociopolitica e le formazioni delle funzioni identitarie, puntando sull’incontro tra linguaggio visivo e scritto. A partire da opere di arte contemporanea e da un progetto partecipativo, permette riflessioni critiche, contestualizzazioni e ricostruzioni di qualcosa che va oltre alla semplice narrazione tradizionale: interroga la memoria collettiva e il rapporto tra la costruzione e la decostruzione di miti eurocentrici in un’epoca di ridefinizione post-coloniale e post-migratoria del mondo. Nel contesto di concetti sociali, vengono esaminati i modi in cui qualcosa avrebbe potuto essere allora, è stato dopo, ed è oggi. La mostra riguarda anche l’emergere di nuove immagini di sé e degli altri. Stabilisce delle connessioni con la formazione delle classiche immagini eroiche e con le loro manifestazioni mediatiche contemporanee, ma anche con i cambiamenti dei ruoli di genere. In particolare, l’ideale dell’amore cortese rappresenta un sistema di valori che ancora oggi influisce sulle norme sociali e la cui comprensione approfondita può aiutare a chiarire azioni culturali più recenti, non solo per quanto riguarda la critica istituzionale queer-femminista e le prospettive specifiche di genere.
I M A G I N E W O R L D S è più un gioco di pensiero associativo che una riproduzione dell'epica con nuove immagini. Utilizzando l'arte dell'allusione e del riferimento, la mostra ragiona sull’ambivalenza dei miti, sulla scomparsa e sull’emergere di nuove storie e mitizzazioni. Vengono messe in scena nuove creazioni artistiche che raccontano cambiamenti culturali e aspetti che caratterizzano la società. Attraverso opere non solo di matrice linguistica, la mostra ha il coraggio di creare degli spazi vuoti, intesi come momenti di riflessione intorno a una realtà costituita da arte testuale, media art, forme interattive ma anche dipinti, disegni, oggetti scultorei.
In questo modo I M A G I N E W O R L D S consente una visione ampia del concetto di mito, rimandando ai significati e alle trasformazioni delle narrazioni (mano)scritte, dell’autorialità, della storia, dell’estetica, della ricezione, della demistificazione, delle costruzioni di genere – allora, dopo, oggi…
Artisti e artiste: Astha Butail, Julia Bünnagel, Andrea Canepa, Zuzanna Czebatul, Margret Eicher, Nadine Fecht, Philipp Fürhofer, Jeppe Hein, John Isaacs, Kubra Khademi, Alexander Kluge & Jonathan Meese, Oliver Laric, Kris Lemsalu, Philip Loersch, Tim Noble & Sue Webster, Mirja Reuter e Florian Gass, (progetto artistico partecipativo), Nasan Tur.
Inaugurazione: 23.2.2024 ore 19
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
jeppe hein ·
oliver laric ·
kunst meran merano arte ·
john isaacs ·
margret eicher ·
kris lemsalu ·
andrea canepa ·
astha butail ·
julia b nnagel ·
zuzanna czebatul ·
nadine fecht ·
philipp f rhofer ·
kubra khademi ·
alexander kluge jonathan meese ·
philip loersch ·
tim noble sue webster ·
mirja reuter ·
florian gass
COMMENTI
-
Dal 18 dicembre 2024 al 18 dicembre 2024
Venezia | Museo Correr
L’impronta di Andrea Mantegna. UN DIPINTO RISCOPERTO DEL MUSEO CORRER DI VENEZIA
-
Dal 14 dicembre 2024 al 02 marzo 2025
Palermo | Palazzo Abatellis
Attraversamenti. Il Trionfo della morte, Guernica e Crocifissione di Guttuso
-
Dal 12 dicembre 2024 al 23 febbraio 2025
Roma | Palazzo Altemps
Gabriele Basilico. Roma
-
Dal 13 dicembre 2024 al 31 agosto 2025
Roma | Museo dell'Ara Pacis
Franco Fontana. Retrospective
-
Dal 13 dicembre 2024 al 09 marzo 2025
Milano | Fabbrica del Vapore
Tim Burton's Labyrinth
-
Dal 13 dicembre 2024 al 06 aprile 2025
Senigallia | Palazzo del Duca
La Camera Oscura di Giacomelli