THE POETRY OF TRANSLATION
Dal 13 Novembre 2021 al 13 Febbraio 2022
Merano | Bolzano
Luogo: Kunst Meran Merano Arte
Indirizzo: Via Portici 163
Orari: martedì-sabato: 10-18. Domenica e festivi: 11-18
Curatori: Judith Waldmann
E-Mail info: info@kunstmeranoarte.org
Sito ufficiale: http://www.kunstmeranoarte.org
[…] what I consider to be one of the most important arts of the future:
the art of translation.
Édouard Glissant (1928-2011)
Scrittore, poeta e filosofo
Quest’autunno Kunst Meran Merano Arte indagherà l’appassionante fenomeno della traduzione attraverso una mostra collettiva. 30 importanti artisti e artiste, nazionali e internazionali, proporranno oltre 70 lavori capaci di far luce sul processo della traduzione da prospettive inedite. Per la prima volta, saranno messe in relazione le opere di artiste e artisti tra cui Annika Kahrs, Anri Sala, Babi Badalov, Ben Vautier, Carla Accardi, Cerith Wyn Evans, Christine Sun Kim & Thomas Mader, Ettore Favini, Elisabetta Gut, Franz Pichler, Irma Blank, Jorinde Voigt, Kader Attia, Katja Aufleger, Ketty La Rocca, Kinkaleri, Lawrence Abu Hamdan, Lawrence Weiner, Leander Schwazer, Lenora De Barros, Maria Stockner, Mirella Bentivoglio, Siggi Hofer, Slavs and Tatars, Tomaso Binga.
Traendo ispirazione dalla condizione multilingue vissuta in Alto Adige e dalla sua complessa storia di convivenza interetnica, Kunst Meran Merano Arte si pone come il contesto ideale per una mostra dedicata alla traduzione, che intende porre interrogativi su concetti quali l’identità, il multiculturalismo, la diversità.
THE POETRY OF TRANSLATION guarda al complesso processo della traduzione tanto in qualità di fonte di partecipazione, comprensione internazionale, creatività, genio e poesia quanto come possibile causa di incomprensioni ed esclusioni. La traduzione è intesa come un processo creativo da cui scaturisce sempre qualcosa di nuovo.
A partire dalla traduzione di tipo linguistico, la mostra allarga l’indagine alla trasposizione di ulteriori sistemi segnici (artistici) come la musica, il canto, la danza, il colore, la luce, i codici digitali o la pittura. Attraverso alcune opere esposte, in cui unità di codice morse sono tradotte in segnali luminosi (Cerith Wyn Evans, Goodnight Eileen, 1982) o la musica in disegno (Jorinde Voigt, Ludwig van Beethoven - Sonate Nr. 1 bis 32, 2012), l’esposizione intende porre interrogativi come: cosa succede quando un sistema viene trasferito in un altro? E cosa accade quando un visitatore non è in grado di decifrare il codice di un sistema di segni e si ritrova a confrontarsi con degli schemi astratti?
Le ricerche contemporanee sono inoltre accompagnate da due excursus storici: una sala è dedicata alle lingue artificiali. Tanto l’esperanto che il linguaggio internazionale per immagini isotype (sviluppati, rispettivamente, nel 1887 da Ludwik Zamenhof e nel 1925 da Otto Neurath) ci raccontano il desiderio di un mondo antinazionale e senza traduzioni. Una seconda sala si confronta con la poesia visiva e concreta degli anni ’60 e ’70, dando spazio – in particolare – a un gruppo di artiste che erano state riunite da Mirella Bentivoglio in occasione della mostra Materializzazione del Linguaggio, realizzata in occasione della Biennale di Venezia del 1978, che aveva aperto prospettive inedite e dato spazio alla visione femminile del linguaggio e alla traduzione del linguaggio in forme visive.
La mostra prevede un ampio programma di iniziative, di offerte didattiche, visite guidate e incontri, tra cui un artist talk di Francesca Grilli, un concerto di Alessandro Bosetti, in collaborazione con Ensemble Conductus, e una performance di Kinkaleri.
Il percorso espositivo è completato da due opere di arte pubblica realizzate da Lawrence Weiner e Heinz Gappmayr presso l’ospedale di Merano.
È attesa per dicembre 2021 la pubblicazione di un volume edito da Mousse Publishing con una raccolta di testi inerenti alle opere in mostra.
THE POETRY OF TRANSLATION è la prima mostra curata a Kunst Meran Merano Arte da Judith Waldmann, la nuova curatrice responsabile delle mostre di arte contemporanea dal dicembre del 2020. Prima di assumere questo incarico in Alto Adige, Judith Waldmann ha lavorato come vicedirettore alla Adrian Piper Research Archive Foundation Berlin e come curatrice indipendente, collaborando con istituzioni come la Kasseler Kunstverein e le OGR di Torino.
In collaborazione con: Ensemble Conductus, Art Verona Level 0 (The Gallery Apart) e ÓPLA – Archivio del libro d'artista per bambini.
Babi Badalov e stato selezionato da Judith Waldmann nell’ambito del format Level 0 promosso da ArtVerona.
La mostra è sostenuta da:
Ifa - Institut für Auslandsbeziehungen
GALERIE POGGI, Paris
Un particolare ringraziamento a:
Paolo Cortese, Gramma_Epsilon Gallery, Roma/Atene
Bernhard Tuider, Sammlung für Plansprachen und Esperantomuseum, Österreichische Nationalbibliothek, Vienna
the art of translation.
Édouard Glissant (1928-2011)
Scrittore, poeta e filosofo
Quest’autunno Kunst Meran Merano Arte indagherà l’appassionante fenomeno della traduzione attraverso una mostra collettiva. 30 importanti artisti e artiste, nazionali e internazionali, proporranno oltre 70 lavori capaci di far luce sul processo della traduzione da prospettive inedite. Per la prima volta, saranno messe in relazione le opere di artiste e artisti tra cui Annika Kahrs, Anri Sala, Babi Badalov, Ben Vautier, Carla Accardi, Cerith Wyn Evans, Christine Sun Kim & Thomas Mader, Ettore Favini, Elisabetta Gut, Franz Pichler, Irma Blank, Jorinde Voigt, Kader Attia, Katja Aufleger, Ketty La Rocca, Kinkaleri, Lawrence Abu Hamdan, Lawrence Weiner, Leander Schwazer, Lenora De Barros, Maria Stockner, Mirella Bentivoglio, Siggi Hofer, Slavs and Tatars, Tomaso Binga.
Traendo ispirazione dalla condizione multilingue vissuta in Alto Adige e dalla sua complessa storia di convivenza interetnica, Kunst Meran Merano Arte si pone come il contesto ideale per una mostra dedicata alla traduzione, che intende porre interrogativi su concetti quali l’identità, il multiculturalismo, la diversità.
THE POETRY OF TRANSLATION guarda al complesso processo della traduzione tanto in qualità di fonte di partecipazione, comprensione internazionale, creatività, genio e poesia quanto come possibile causa di incomprensioni ed esclusioni. La traduzione è intesa come un processo creativo da cui scaturisce sempre qualcosa di nuovo.
A partire dalla traduzione di tipo linguistico, la mostra allarga l’indagine alla trasposizione di ulteriori sistemi segnici (artistici) come la musica, il canto, la danza, il colore, la luce, i codici digitali o la pittura. Attraverso alcune opere esposte, in cui unità di codice morse sono tradotte in segnali luminosi (Cerith Wyn Evans, Goodnight Eileen, 1982) o la musica in disegno (Jorinde Voigt, Ludwig van Beethoven - Sonate Nr. 1 bis 32, 2012), l’esposizione intende porre interrogativi come: cosa succede quando un sistema viene trasferito in un altro? E cosa accade quando un visitatore non è in grado di decifrare il codice di un sistema di segni e si ritrova a confrontarsi con degli schemi astratti?
Le ricerche contemporanee sono inoltre accompagnate da due excursus storici: una sala è dedicata alle lingue artificiali. Tanto l’esperanto che il linguaggio internazionale per immagini isotype (sviluppati, rispettivamente, nel 1887 da Ludwik Zamenhof e nel 1925 da Otto Neurath) ci raccontano il desiderio di un mondo antinazionale e senza traduzioni. Una seconda sala si confronta con la poesia visiva e concreta degli anni ’60 e ’70, dando spazio – in particolare – a un gruppo di artiste che erano state riunite da Mirella Bentivoglio in occasione della mostra Materializzazione del Linguaggio, realizzata in occasione della Biennale di Venezia del 1978, che aveva aperto prospettive inedite e dato spazio alla visione femminile del linguaggio e alla traduzione del linguaggio in forme visive.
La mostra prevede un ampio programma di iniziative, di offerte didattiche, visite guidate e incontri, tra cui un artist talk di Francesca Grilli, un concerto di Alessandro Bosetti, in collaborazione con Ensemble Conductus, e una performance di Kinkaleri.
Il percorso espositivo è completato da due opere di arte pubblica realizzate da Lawrence Weiner e Heinz Gappmayr presso l’ospedale di Merano.
È attesa per dicembre 2021 la pubblicazione di un volume edito da Mousse Publishing con una raccolta di testi inerenti alle opere in mostra.
THE POETRY OF TRANSLATION è la prima mostra curata a Kunst Meran Merano Arte da Judith Waldmann, la nuova curatrice responsabile delle mostre di arte contemporanea dal dicembre del 2020. Prima di assumere questo incarico in Alto Adige, Judith Waldmann ha lavorato come vicedirettore alla Adrian Piper Research Archive Foundation Berlin e come curatrice indipendente, collaborando con istituzioni come la Kasseler Kunstverein e le OGR di Torino.
In collaborazione con: Ensemble Conductus, Art Verona Level 0 (The Gallery Apart) e ÓPLA – Archivio del libro d'artista per bambini.
Babi Badalov e stato selezionato da Judith Waldmann nell’ambito del format Level 0 promosso da ArtVerona.
La mostra è sostenuta da:
Ifa - Institut für Auslandsbeziehungen
GALERIE POGGI, Paris
Un particolare ringraziamento a:
Paolo Cortese, Gramma_Epsilon Gallery, Roma/Atene
Bernhard Tuider, Sammlung für Plansprachen und Esperantomuseum, Österreichische Nationalbibliothek, Vienna
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
cerith wyn evans ·
anri sala ·
carla accardi ·
ettore favini ·
ben vautier ·
anna esposito ·
franz pichler ·
kunst meran merano arte ·
elisabetta gut ·
amelia etlinger ·
babi badalov ·
heinz gappmayr ·
annika kahrs ·
augusto de campos ·
christine sun kim thomas mader ·
franco marini ·
freundeskreis ·
jorel heid alexandra griess
COMMENTI
-
Dal 19 novembre 2024 al 09 febbraio 2025
Roma | Galleria Borghese
Poesia e Pittura nel Seicento. Giovan Battista Marino e la meravigliosa passione
-
Dal 16 novembre 2024 al 11 maggio 2025
Asti | Palazzo Mazzetti
Escher
-
Dal 16 novembre 2024 al 08 dicembre 2024
Venezia | Arsenale Nord
ARTE LAGUNA PRIZE. Mostra dei finalisti della 18ᵃ e 19ᵃ edizione
-
Dal 16 novembre 2024 al 09 febbraio 2025
Milano | Museo Diocesano Carlo Maria Martini
Giovanni Chiaramonte. Realismo infinito
-
Dal 16 novembre 2024 al 16 dicembre 2024
Bologna | Collezioni Comunali d'Arte Palazzo d'Accursio
Alex Trusty. Contemporary Museum Watching
-
Dal 31 ottobre 2024 al 24 febbraio 2025
Milano | Fondazione Prada
Meriem Bennani. For My Best Family