Franco Rinaldi. Oltre lo sguardo. Opere su carta

Franco Rinaldi. Oltre lo sguardo. Opere su carta, Museo Diocesano, Brescia
Dal 28 Novembre 2013 al 09 Gennaio 2014
Brescia
Luogo: Museo Diocesano
Indirizzo: via Gasparo da Salò 13
Orari: 10-12/ 15-18; chiuso mercoledì
Enti promotori:
- Comune di Brescia
- Regione Lombardia
Telefono per informazioni: +39 030 40233
E-Mail info: museo@diocesi.brescia.it
Sito ufficiale: http://www.diocesi.brescia.it
La mostra Oltre lo sguardo dell’artista Franco Rinaldi, che si apre al Museo Diocesano di Brescia il 27 Novembre p.v., ore 17 ha per tema “la figura degli Angeli e il Sacro”, ma non è certo una mostra confessionale come può far pensare il tema stesso. E’, invece, la raccolta selezionata di immagini, pur nel rispetto sacrale del tema, che l’artista ha realizzato per comunicare, in maniera estetica, la figura metafisica dell’Angelo.
Mostrare figure di Angeli al Museo Diocesano infatti può sembrare giocare in casa, ma non è solo così perché significherà affiancare nuove opere d’arte alle numerose opere d’arte che il Museo Diocesano contiene ed occasione per un confronto del modo di fare arte attraverso i tempi.
A tale proposito è proprio Giovanni Paolo II che dice “ogni autentica ispirazione racchiude in sé qualche fremito di quel soffio con cui lo Spirito pervadeva fin dall’inizio l’opera della Creazione”. Credo che l’arte sia il mezzo, con al suo interno molta della assonanza che chiedeva il Papa nella lettera agli artisti per mostrare un aspetto della poesia che è nel mistero della Creazione stessa. I percorsi dell’arte sono misteriosi e portano in luoghi e immagini spesso sorprendenti, coinvolgendo la nostra anima e, come la poesia rende le parole visioni, l’immagine rende le visioni tangibili. Nei paesaggi, nei fiori, nella luna, nelle montagne, si scorgono le impalcature su cui è stato costruito il palcoscenico della vita. Vista da dietro la realtà si prosciuga fino all’essenziale, sospesa in un chiarore poetico che sprona l’osservatore a interagire, riempiendo i vuoti con il suo pensiero e con il suo ritmo.
Mostrare figure di Angeli al Museo Diocesano infatti può sembrare giocare in casa, ma non è solo così perché significherà affiancare nuove opere d’arte alle numerose opere d’arte che il Museo Diocesano contiene ed occasione per un confronto del modo di fare arte attraverso i tempi.
A tale proposito è proprio Giovanni Paolo II che dice “ogni autentica ispirazione racchiude in sé qualche fremito di quel soffio con cui lo Spirito pervadeva fin dall’inizio l’opera della Creazione”. Credo che l’arte sia il mezzo, con al suo interno molta della assonanza che chiedeva il Papa nella lettera agli artisti per mostrare un aspetto della poesia che è nel mistero della Creazione stessa. I percorsi dell’arte sono misteriosi e portano in luoghi e immagini spesso sorprendenti, coinvolgendo la nostra anima e, come la poesia rende le parole visioni, l’immagine rende le visioni tangibili. Nei paesaggi, nei fiori, nella luna, nelle montagne, si scorgono le impalcature su cui è stato costruito il palcoscenico della vita. Vista da dietro la realtà si prosciuga fino all’essenziale, sospesa in un chiarore poetico che sprona l’osservatore a interagire, riempiendo i vuoti con il suo pensiero e con il suo ritmo.
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