Corto Maltese. Verso nuove rotte
![Corto Maltese. Verso nuove rotte, Palazzo di Città, Cagliari I Ph. Giorgio Marturana Corto Maltese. Verso nuove rotte, Palazzo di Città, Cagliari I Ph. Giorgio Marturana](http://www.arte.it/foto/600x450/1a/132409-Giorgio_Marturana_-_01_-_7R207420.jpg)
Corto Maltese. Verso nuove rotte, Palazzo di Città, Cagliari I Ph. Giorgio Marturana
Dal 06 Agosto 2022 al 04 Dicembre 2022
Cagliari
Luogo: Palazzo di Città
Indirizzo: Piazza Palazzo 6
Orari: dal lunedì alla domenica dalle 10.00 alle 20.00 (fino al 31 agosto)
Costo del biglietto: intero € 8, ridotto € 4, gratuito bambini minori di 6 anni, giornalisti, portatori di handicap e loro accompagnatore, soci ICOM
Telefono per informazioni: +39 070 6776482
E-Mail info: infoeprenotazioni@museicivicicagliari.it
Sito ufficiale: http://www.museicivicicagliari.it
Nei tre piani allestiti del Palazzo di Città sarà possibile ammirare oltre 200 opere originali di Hugo Pratt: disegni, acquerelli, rarissime tavole e apparati multimediali.
L’idea da cui parte la mostra nasce dall’identificazione tra l’autore Hugo Pratt, al secolo Ugo Eugenio Prat, e il suo alter ego Corto Maltese, celebre avventuriero ideato nel 1967 dalla penna del famoso fumettista per la rivista Sgt. Kirk. Da una parte Hugo Pratt, di madre tarologa e veneziana, e padre militare di origini provenzali, viaggiatore inquieto e cittadino del mondo, grande conoscitore delle lingue e amante del mare, del cinema, dei romanzi e dell’opera lirica. Dall’altra Corto Maltese, lupo di mare arruolato nella marina mercantile, nato a Malta nel 1887 e figlio di una gitana di Siviglia e di un padre di Tintagel, in Cornovaglia, di cui Corto ricorda soltanto la barba rossa e una bandiera piena di croci.
Nei paesaggi d’acqua di Corto c’è tutto l’immaginario prattiano, fatto di ribelli e rivoluzionari, donne seducenti, deserti africani e praterie americane. E Cagliari, con il suo mare, è il luogo ideale per creare un ponte con i mari del sud e la frontiera nord-americana, passando per le terre d’Africa, dove Pratt trascorse l’adolescenza, i cui paesaggi, tradizioni e cultura daranno lo spunto per lavori iconici come i quattro episodi de Le Etiopiche.
Un’intera sezione della mostra è dedicata agli indiani d’America, un popolo che il fumettista ha sempre ammirato e a cui ha dedicato una delle ultime opere dipinte della sua vita, un acquerello presente in mostra dal titolo Whelling, Il sentiero delle amicizie perdute.
Un’altra sezione è riservata a Le Donne, sognate o realmente incontrate, personaggi mitici della letteratura o della storia come la pittrice Tamara de Lempicka, l’attrice Louise Brooks, la matematica Ipazia, da Pratt omaggiate in magnifici acquerelli.
All’interno dell’ultima sezione, I Mari del Sud si trova anche l’elmo di uno scafandro da palombaro d’epoca e una scultura-riproduzione di un guerriero Shardana, prestati dalla Marina Militare. Infatti, nell’ultima storia scritta e disegnata da Hugo Pratt, Mū la città perduta, Corto Maltese è alla ricerca della mitica Atlantide e, in un viaggio ambientato tra il 1924 e il 1925, incontra, tra i tanti personaggi, anche un guerriero Shardana.
L’idea da cui parte la mostra nasce dall’identificazione tra l’autore Hugo Pratt, al secolo Ugo Eugenio Prat, e il suo alter ego Corto Maltese, celebre avventuriero ideato nel 1967 dalla penna del famoso fumettista per la rivista Sgt. Kirk. Da una parte Hugo Pratt, di madre tarologa e veneziana, e padre militare di origini provenzali, viaggiatore inquieto e cittadino del mondo, grande conoscitore delle lingue e amante del mare, del cinema, dei romanzi e dell’opera lirica. Dall’altra Corto Maltese, lupo di mare arruolato nella marina mercantile, nato a Malta nel 1887 e figlio di una gitana di Siviglia e di un padre di Tintagel, in Cornovaglia, di cui Corto ricorda soltanto la barba rossa e una bandiera piena di croci.
Nei paesaggi d’acqua di Corto c’è tutto l’immaginario prattiano, fatto di ribelli e rivoluzionari, donne seducenti, deserti africani e praterie americane. E Cagliari, con il suo mare, è il luogo ideale per creare un ponte con i mari del sud e la frontiera nord-americana, passando per le terre d’Africa, dove Pratt trascorse l’adolescenza, i cui paesaggi, tradizioni e cultura daranno lo spunto per lavori iconici come i quattro episodi de Le Etiopiche.
Un’intera sezione della mostra è dedicata agli indiani d’America, un popolo che il fumettista ha sempre ammirato e a cui ha dedicato una delle ultime opere dipinte della sua vita, un acquerello presente in mostra dal titolo Whelling, Il sentiero delle amicizie perdute.
Un’altra sezione è riservata a Le Donne, sognate o realmente incontrate, personaggi mitici della letteratura o della storia come la pittrice Tamara de Lempicka, l’attrice Louise Brooks, la matematica Ipazia, da Pratt omaggiate in magnifici acquerelli.
All’interno dell’ultima sezione, I Mari del Sud si trova anche l’elmo di uno scafandro da palombaro d’epoca e una scultura-riproduzione di un guerriero Shardana, prestati dalla Marina Militare. Infatti, nell’ultima storia scritta e disegnata da Hugo Pratt, Mū la città perduta, Corto Maltese è alla ricerca della mitica Atlantide e, in un viaggio ambientato tra il 1924 e il 1925, incontra, tra i tanti personaggi, anche un guerriero Shardana.
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